22 dicembre 2020

Erice: il borgo medievale che svetta su Trapani

Erice è un borgo medievale con un dedalo di viuzze lastricate che portano a scoprire piazzette, chiese e cortili dal fascino immutato nel tempo.

Da lassù si gode di una bellissima vista panoramica su Trapani e le isole Egadi da un lato e sulla Valderice dall'altro.

Per il suo fascino indiscusso che lo fa annoverare tra i Borghi più belli d'Italia sono tanti visitatori che attira ma si può passeggiare in tranquillità nelle vie periferiche che confluiscono nei punti di maggiore interesse.

Erice: il castello nel borgo medievale
Torri del Balio e Castello


Cosa vedere nel borgo di Erice

La visita del borgo di Erice può essere fatta seguendo un itinerario che porti nei luoghi di maggiore interesse per scoprire tracce della presenza di fenici, normanni, arabi e romani che hanno lasciato qualcosa delle loro culture. 

Un esempio è la cinta muraria lunga circa settecento metri che fu fatta costruire dagli Elimi nel VIII secolo e poi ultimata dai Normanni. Nelle mura si aprono tre porte: Porta Trapani, Porta Carmine e Porta Spada e altre porticine, chiamata postierle, che servivano a far passare il cibo per gli abitanti quando le porte principali erano chiuse.

porta trapani a Erice

In genere la visita del borgo inizia da Porta Trapani dove si percorre una via leggermente in salita. Dirigendosi a sinistra s'incontra il Duomo, ovvero la Real Chiesa Madrice Insigne Collegiata.

La chiesa fu fatta costruire nel XIV secolo da Federico d'Aragona utilizzando parte delle pietre del tempio di Venere.

la facciata del duomo di Erice

Arrivati in Piazza Matrice si rimane incantati nell'ammirare la facciata in stile gotico chiaramontano con un bel rosone e un porticato del 1400. L'interno a tre navate conserva le antiche colonne con archi ogivali e alcune cappelle del '500.

Accanto alla chiesa si erge il campanile che un tempo fungeva da torre di vedetta con monofore e bifore in stile gotico.

Si può salire sulla torre, facendo oltre 100 gradini, per ammirare Erice dall'alto.

Torre campanaria e vie di Erice
La Torre campanaria e le vie di Erice

La mia visita del borgo è proseguita lungo una delle vie lastricate con grandi pietre quadrate a formare un disegno che non ho visto in altri borghi antichi.

La passeggiata tra le vie di Erice riserva sorprese a ogni angolo tra scorci incantevoli, case ricoperte di edera, chiesette e mura in pietra. Questa zona è poco frequentata dai turisti e perciò la più tranquilla per fermarsi a scattare fotografie posizionando anche il cavalletto, come faccio io quando viaggio da sola.

casa in pietra nel borgo di Erice

All'estremità del paese si può vedere la Torretta Pepoli, un edificio di quattro piani che fu fatto costruire nel 1870 dal mecenate Agostino Pepoli in stile liberty, leggermente più in basso del castello.

In questo palazzo incantevole il Conte si dedicava agli studi e incontrava persone di cultura del suo tempo. Oggi ha mantenuto la sua importanza diventando un museo multimediale sulla storia e le tradizioni di Erice.

Torretta Pepoli e dietro il Castello di Erice

Proprio in questa parte di Erice si gode della vista panoramica sulla vallata sino al monte Cofano e il promontorio di San Vito Lo Capo, due dei luoghi da vedere quando si viene in vacanza a Trapani.

Proseguendo il cammino si arriva al Castello di Venere così chiamato perché qui nell'antichità sorgeva un tempio in onore di questa divinità. Oggi il castello, costruito dai normanni, presenta mura ornate da merli ghibellini. Si svela in tutta la sua magnificenza arroccato su uno sperone roccioso al quale, un tempo, si accedeva grazie a un ponte levatoio.

Sopra il portone d'ingresso si notano lo stemma Asburgo di Spagna e una bifora trecentesca, mentre all'interno si possono vedere reperti archeologici, le terme romane, un tunnel di epoca medievale e le carceri del periodo borbonico.

Torri del Balio a Erice
Torri del Balio

Accanto si vedono le Torri del Balio che risalgono all'epoca medievale ed erano collegate al castello da una cortina muraria per fungere da torri di avvistamento. Il loro nome deriva dalla parola normanna baiulo che significa governatore.

Sotto le torri si trova il giardino in stile inglese del Balio che sono un luogo ameno dove passeggiare tra fontane, arbusti e siepi. Dalla terrazza panoramica lo sguardo spazia verso Marsala, le saline di Trapani e le isole Egadi e questo è il punto migliore per godersi il tramonto infuocato.

Addentrandosi nuovamente tra le viuzze del borgo s'incontrano diverse chiesette e palazzi storici. La prima che s'incontra è la chiesa di San Giuliano che rimane in posizione sopraelevata rispetto alla strada. Fu fatta erigere nel 1076 dal Conte Ruggero d'Altavilla come ringraziamento al Santo che lo aveva aiutato a scacciare gli Arabi dalla città.

facciata della Chiesa di San Giuliano a Erice

La facciata a capanna in stile gotico ha un portale e una nicchia di epoca rinascimentale mentre il campanile di epoca barocca si distingue per la copertura a pagoda realizzata in un periodo successivo.

Il centro del borgo di Erice può essere considerata Piazza Umberto I dove si trovano alcuni palazzi nobiliari e il Municipio che è sede del Museo Cordici. All'interno del percorso museale si possono ammirare la testa di Venere, che risale al IV secolo a.C., antiche monete, paramenti sacri e diversi dipinti di pittori siciliani.

facciata palazzo nobiliare a Erice
Decori barocchi nelle facciate dei palazzi

Continuando la passeggiata in Via Vittorio si può visitare la Chiesa di San Martino che fu fatta costruire da Ruggero il Normanno. All'interno conserva decorazioni fatte con maioliche e affreschi e un portale barocco.

Erice è conosciuta anche per essere la sede del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, organizzazione fondata nel 1963 dal fisico Antonio Zichichi e celebre nel mondo. Il centro è dislocato in vari edifici tra i quali l'ex convento delle monache clarisse e quello di San Domenico dove ci sono due musei che espongono materiali provenienti dall'Istituto Americano di Fisica di New York.

Chiesa San Domenico a Erice
Chiesa San Domenico

In questa cornice unica spesso si tengono seminari di scienziati e medici tanto da essere divenuta Città della Scienza per la Pace.

Passeggiando per le vie del borgo medievale di Erice si possono vedere alcuni murale che sono stati realizzati nel 2019 in occasione dell'Urban Street Art. Hanno per tematica l'Umanità e la bellezza, infatti attirano l'attenzione proprio perché spiccano per i loro colori nel borgo in pietra.

A me piace sempre seguire degli itinerario alla scoperta della street art come ho fatto a Vilnius oppure nella cittadina di Angera sul Lago Maggiore.

giovane raffigurata murale per Urban Street Art di Erice

Cosa comprare a Erice

Il borgo di Erice è celebre per la sua tradizione culinaria e molti vengono qui per acquistare i Genovesi ericini che sono il dolce tipico. Una prelibatezza fatta di pasta frolla con all'interno crema pasticcera. Diverse pasticcerie espongono queste delizie per il palato che possono essere un gradito ricordo da portare a casa dal viaggio.

Passeggiando si viene inebriati dal profumo di mandorle che sono tra la frutta secca che prediligo.

Molte sono le delizie della pasticceria che si possono gustare come i mustazzoli, biscotti di pasta di mandorle aromatizzati con chiodi di garofano, i dolci di riposto, decorati con glassa e ripieni di conserva di cedro e liquore, e la frutta Martorana che imita la vera frutta e gli ortaggi usando la pasta di mandorle.

Murale che raffigura uomo con fiore a Erice

Le pasticcerie più famose sono quella San Carlo e quella di Maria Grammatico.

Chi volesse fare un tour del borgo che comprenda anche una degustazione di prodotti tipici può prenotare l'escursione con una guida turistica.

Cosa mangiare a Erice

A Erice come in tutta la Sicilia è immancabile una sosta per gustare un'arancina che viene farcita con diversi ingredienti. Proprio accanto a Porta Trapani c'è un locale con servizio asporto dove gustarle anche in versione vegana. Chi vuole accomodarsi a un tavolo per bere anche qualcosa può gustare quelli della pasticceria Le monache dove si può mangiare anche il tipico pane cunzato.

Per fermarsi a cena a Erice occorre arrivare in auto perché la funivia chiude presto e non ci sono bus per tornare a Trapani.

Chi volesse gustarsi l'atmosfera serale del borgo medievale può considerare di soggiornare qui in albergo o in un appartamento.

Chiesa San Carlo e viuzza di Erice
Chiesa San Carlo e la via limitrofa

Come raggiungere Erice

Erice si trova a 750 metri di altitudine sull'omonimo monte che svetta su Trapani e anche in estate è meglio arrivare con un abbigliamento a strati nel caso si levasse un po' di vento.

Il borgo dista una quindicina di chilometri dalla città alla quale è collegata con la strada SP31. In mezz'ora perciò si arriva qui e si può parcheggiare a pagamento nel grande spiazzo prima della porta principale. Altri parcheggi si trovano poco sotto, vicino al campo sportivo San Nicola, lungo la SP3 e sono serviti nei mesi estivi da shuttle gratuiti.

Soggiornando a Palermo, che dista 118 chilometri, si può considerare di partecipare a un tour che comprenda la visita di Erice, Segesta e le saline di Trapani che è molto vantaggioso per quanto riguarda il costo.

Si può raggiungere Erice da Trapani col servizio bus dell'AST ma le corse sono poco frequenti e occorrono 45 minuti per arrivare fin quassù.

Un'ottima alternativa è quella di prendere la cabinovia che parte dalla periferia di Trapani. Le cabine a 8 posti monofune coprono il dislivello di quasi 700 metri in dieci minuti.

cabinovia che scende da Erice

Il costo della funivia per gli adulti è di 9 € per andata e ritorno, per tutti gli aggiornamenti rimando al sito ufficiale. In caso di forte vento la teleferica rimane chiusa.

La cabinovia è in funzione il lunedì dalle 13.00 alle 20.00, dal martedì al venerdì dalle 8.30 alle 20.00 e il sabato e la domenica e i festivi dalle 9.30 alle 20.30.

Gli utenti della funivia possono parcheggiare nei pressi della stazione di valle pagando 1,5 € per le prime tre ore e successivamente 1 € all'ora.

Chi si sposta coi mezzi pubblici dal centro città può arrivare nei pressi della stazione della funivia coi bus 21 e 23 nei giorni feriali e coi bus 201 e 202 nei festivi. La singola corsa costa 1,2 € e il biglietto si può acquistare nei tabacchini.

A ogni palina sono chiaramente indicati gli orari dei bus in transito e tutte le fermate che effettuano.


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