Questa è una passeggiata che fa scoprire lo stile liberty, ovvero l'art nouveau, con contaminazioni di altri stili dei secoli precedenti.
Camminare da soli, o accompagnati da una guida che racconti curiosità su questi bei palazzi e la loro storia, è un modo per scoprire la città da un'altra prospettiva, anche per gli stessi spezzini.
Piazza Verdi |
La Spezia: itinerario a piedi tra edifici liberty
Prima di andare alla scoperta dei palazzi esempio dello stile liberty in città voglio raccontare brevemente il periodo storico nel quale si collocano.
A metà dell'ottocento alla Spezia s'iniziarono a costruire l'Arsenale militare e la base navale che doveva essere la più grande del Regno d'Italia.
Così il centro, all'epoca abbastanza piccolo, s'ingrandì grazie alla costruzione del nuovo quartiere Umbertino con edifici popolari per ospitare chi arrivava in città. La città si sviluppò seguendo un modello urbanistico ortogonale nel quale Via Chiodo e Corso Cavour erano gli assi portanti.
L'itinerario di visita della città può iniziare dalla stazione ferroviaria, costruita nel 1887, che all'epoca aveva una copertura metallica liberty, purtroppo distrutta nel '43 dai bombardamenti.
Oggi nell'atrio si possono ammirare gli affreschi di Luigi Agretti e nei medaglioni si riconoscono le allegorie del commercio, dell'industria e dell'artigianato.
Scendendo le scale si arriva nella vicina Via Lamarmora dove, al civico 30, si può vedere un edificio del 1899 che rivela una serie di figure fluide e l'armoniosa linea dei volumi. Qui, come in altri palazzi, si svela come la bellezza può essere anche nei caseggiati dell'edilizia popolare.
Scendendo in Corso Cavour 400 s'incontra uno degli edifici più belli della città, Palazzo Maggiani.
Costruito tra il 1900 e il 1902 presenta uno stile liberty molto accentuato con sculture e fregi che adornano tutto il palazzo. I decori si ripetono sull'intera facciata, diversi a ogni piano, mentre uno dei quattro angoli risulta smussato per accentuare l'armonia dei volumi.
Si possono osservare figure femminili, motivi vegetali e pavoni.
Palazzo Maggiani |
All'interno il cortile ha ben tre lucernari e tre scale, tanto è grande. Proprio in questo palazzo fu installato il primo ascensore in città, nel 1906, tanto era importante.
Accanto si trova Palazzo Fumagalli-Federici, costruito nel 1908, che presenta decori più vistosi come draghi cinesi, girasoli, conchiglie e aquile.
Figure femminili adornano il portale di Palazzo Maggiani |
Dirigendosi verso il centro città si arriva in Piazza Brin, cuore del quartiere Umbertino, e qui si possono ammirare palazzi in mattoni a vista. Al civico 13 si trova Palazzo Bertonati che mostra particolari fregi e ceramiche che adornano il porticato.
Questi palazzi, sino a qualche decenni fa, erano considerati di lusso ma ora il quartiere è un po' degradato, comunque la loro bellezza resta immutata.
Tornando verso la stazione si può vedere, in Via Paleocapa 22, Villa Nespolo Lajolo. L'interno ha un atrio con un soffitto decorato con motivi floreali e frutta ma se il portone fosse chiuso, come giustamente dovrebbe essere visto che è un'abitazione privata, possiamo accontentarci di ammirare l'esterno. Sopra il portone si vede un bel fregio in ceramica che raffigura ortensie su fondo dorato e un volto femminile che fa venire in mente la primavera. Ho trovato belli anche gli elementi decorativi dei pilastri laterali.
In Via Bixio 96 si può osservare Casa Bianchi. Volgendo lo sguardo verso l'ultimo piano si vedono i dipinti tra le finestre e i sinuosi balconi in ferro battuto, classico esempio dello stile liberty.
Dopo aver visto questi meravigliosi decori si può dire che anche qui a Spezia si possono ammirare begli edifici, anche senza andare a Riga, la capitale europea indiscussa dell'Art Nouveau.
Nella vicina Via Fiume 61 si può ammirare Palazzo Bianchi-Cavallo che fu costruito da Bacigalupi e poi venduto a un uomo diventato ricco dopo essere stato in Argentina, un emigrato in quelle terre come lo fu il mio bisnonno.
Il palazzo è elegante e raffinato e si può apprezzare il portale con le figure femminili che fanno da custode all'accesso.
Un'altra zona di eleganti palazzi signorili in città è Via Spallanzani. Al civico 14 si trova Palazzo Castrucci dove si scorgono forme femminili che sembrano reggere il balcone del secondo piano mentre figure maschili sono poste al primo piano.
Nella facciata sono presenti anche elementi lineari ma la bellezza dell'espressione dell'art nouveau è predominante.
Al numero 19 della stessa via si trova un edificio che presenta formelle polilobate che smussano l'angolo e dalle quali sembrano uscire busti.
Imboccata la centrale e storica Via del Prione si arriva in Via Capellini 9 dove si trova Palazzo Campodonico, sempre realizzato dal Bacigalupi.
Qui si può osservare un edificio con un corpo centrale che presenta una cancellata divisa in tre e sopra loggette con esili pilastrini che hanno resistito nel tempo pur sembrando così fragili.
In Via dei Mille 90 si trova Palazzo di Valente Carletti con una facciata in cemento martellinato alleggerito dalle curve dei balconi.
Non è tra i palazzi più belli, nonostante la decorazione con archetti pensili, ma è l'unico edificio della città sul quale comprare lo stemma di La Spezia.
Inoltrandosi nel centro storico si arriva al Teatro Trianon, in Via Manzoni 37. Fu costruito nel 1904 e inaugurato nel 1907 ma la sua attività durò poco vista apertura di altri teatri che riscossero maggior successo in città.
Stemma di La Spezia e la facciata del teatro Trianon |
Ancora oggi si possono vedere i decori con motivi floreali nell'ingresso circolare e lungo la facciata.
Percorrendo Via Chiodo si arriva nella moderna Piazza Verdi che ha fatto tanto scalpore per la scelta di affidarne la riqualificazione all'architetto Buren che ha collocato archi colorati laddove, già nel novecento, si aprivano il Palazzo delle Poste, dove all'interno si trovano bellissimi mosaici futuristi, e quello del Governo.
La piazza, a mio parere, è molto ariosa e ben integrata col resto degli edifici.
L'itinerario tra i palazzi in stile liberty può proseguire nella retrostante zona collinare dove sorsero numerosi edifici quando si decise di ampliare il centro cittadino.
In Via dei Colli 2 si trova un palazzo sempre progettato dal Bacigalupi che presenta balconi con pilastrini binati, motivi floreali nelle cornici tra le finestre.
Nell'insieme è un edificio più sobrio ma innegabile la bellezza delle finestre coi pilastrini.
In Via XX settembre 34 si trova Villa Ceretti Marmori che fu progettata da Oliva. La bella casa signorile, che oggi ospita il Conservatorio, ha fregi floreali nella parte alta e nella sottocornice del balconcino nella torretta laterale.
A mio parere uno degli edifici più belli realizzati nello stile liberty è Villa Orioli, forse perché mi piacerebbe abitare lì!
Si trova in Via dei Colli 23, proprio dietro Piazza Verdi, e nella facciata si può notare il doppio balcone sormontato da una lunetta decorata e una serie di bifore e quadrifore che accentuano la sensazione di ariosità della struttura.
Questo è solo un assaggio di ciò che si può vedere passeggiando per la città perché tra Via XX Settembre, Via XXVII Marzo si possono trovare altri esempi di palazzi con decori e altorilievi in stile liberty.
Vi invito perciò a venire alla Spezia e visitarla con calma e con gli occhi all'insù perché troppo spesso siamo abituati a passeggiare guardando le vetrine e poco gli antichi palazzi.
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