Sul Cammino Primitivo si respira ancora autenticità tra piccoli borghi, zone rurali dove la vita scorre lenta come un ruscello, e città che sembrano uscite da un'altra epoca.
Questo fu il primo cammino di pellegrinaggio, percorso nell'anno 829 da Alfonso il Casto, deciso a raggiungere il monte Libredòn per rendere omaggio alle reliquie del Santo. Quando vi arrivò, fece costruire una chiesa proprio là dove oggi si erge la maestosa Cattedrale di Santiago de Compostela.
Guida del Cammino Primitivo
Col tempo, questo itinerario guadagnò una certa fama: pellegrini da ogni angolo della Spagna e dell'Europa si misero in marcia. Alfonso III il Magno, nel 899, commissionò una nuova basilica, più grande e imponente.
Ma a partire dall'XI secolo, con il trasferimento della capitale a León, il Cammino Francese prese il sopravvento come percorso principale.
Eppure il Cammino Primitivo non è mai scomparso. Anzi, ha continuato a segnare la strada per molti viandanti, come dimostrano gli antichi hospitales incastonati persino tra le montagne, e le imponenti cattedrali di Oviedo e di Lugo che punteggiano il tragitto come fari per l'anima.
Nel 2015 l'Unesco gli ha riconosciuto il suo valore, affiancandolo al Cammino del Nord nella lista dei Patrimoni dell'Umanità.
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Ermita di Fatima: prima tappa del cammino |
Oggi è considerato tra i più tosti da affrontare, ma proprio per questo affascina sempre più camminatori in cerca di rotte non troppo battute. Nel 2024 sono stati più di 24.000 a mettersi in cammino lungo i suoi 320 km, divisi generalmente in 13 tappe, tra Oviedo e Santiago, passando da Lugo e Melide, dove si innesta nel Cammino Francese.
Qui trovate una panoramica delle tappe principali; nei prossimi articoli approfondirò cosa vale la pena vedere in ciascuna di esse.
- Il cammino nelle Asturie
- Il cammino in Galizia
- Le tappe
- Dove dormire
- Quando fare il cammino
- Cosa portare
- La segnaletica
- La credenziale
- Quanto costa fare il cammino
- Come arrivare a Oviedo
Il Cammino Primitivo nelle Asturie
Sono circa 170 i chilometri che attraversano le Asturie in 7 tappe. Il via si prende proprio davanti alla Cattedrale di Oviedo, un gioiello su cui tornerò in un altro articolo. Da lì si snoda un percorso che tocca Grado, Tineo e piccoli villaggi dove la vita ruota ancora attorno alla campagna e all'allevamento.
Oviedo conserva scrigni d'arte come le chiese pre-romaniche e una cattedrale che è un tuffo nella storia. Ma anche paesi come Cornellana sorprendono con perle come il Monastero di San Salvador.
Dopo Tineo il paesaggio si fa selvaggio. Le due tappe dopo Borres sono quelle che più raccontano l'essenza di questa terra: la salita agli Hospitales è una sorta di rito d'iniziazione, tra panorami che si aprono all'improvviso e un clima che cambia in un soffio.
Le tappe fino a Grandas de Salime sono indimenticabili. E qui, non perdetevi il museo etnografico: è come entrare nella memoria della vita contadina.
Il percorso si snoda per lo più su sterrati e strade secondarie. Chi è abituato a salite e dislivelli si troverà a proprio agio, chi arriva da cammini più semplice potrebbe trovarlo impegnativo. Ma niente che un buon paio di scarpe e un po' di pazienza non possano affrontare. In caso di pioggia, tenete conto che il fango non fa sconti.
Il Cammino Primitivo in Galizia
Dopo Grandas de Salime si sale verso l'Alto do Acebo e si varca il confine con la Galizia. In questa regione si percorrono circa 150 km in 5 o 6 tappe.
Il cuore galiziano del cammino pulsa forte a Lugo, con le sue mura romane intatte – un unicum mondiale inserito nei siti UNESCO – e una cattedrale dove la bellezza lascia quasi senza fiato. Un luogo che invita al silenzio, dove anche le foto sono bandite.
Anche in Galizia si attraversano terre che si stanno spopolando, ma non per questo meno affascinanti. Melide e Arzúa meritano una sosta lunga perché custodiscono più di quanto si possa immaginare a un primo sguardo.
Lungo il percorso s'incontrano innumerevoli hórreos, i granai tipici, che avevo già visto quando avevo percorso il Cammino dei Fari.
Le tappe del Cammino Primitivo
Quando si organizza il cammino contano i chilometri giornalieri da percorrere, ma anche i luoghi dove ci si ferma. Alcuni meritano una notte in più, come Lugo: lì vale la pena rallentare, assaporare la città e recuperare le forze.
- Oviedo ➔ Grado 24,6 km (6 ore e 30 minuti)
- Grado ➔ Salas 23,6 km (7 ore)
- Salas ➔ Tineo 20,3 km (6 ore e 30)
- Tineo ➔ Borres 15 km (5 ore)
- Borres ➔ Berducedo 24,9 km (8 ore)
- Berducedo ➔ Grandas de Salime 20 km (5 ore e 30)
- Grandas de Salime ➔ A Fonsagrada 25 km (7 ore)
- A Fonsagrada ➔ O Cádavo (Baleira) 24 km (6 ore)
- O Cádavo ➔ Lugo 30 km (7 ore)
- Lugo ➔ A Ponte Ferreira 26,5 km (6 ore e 30)
- A Ponte Ferreira ➔ Melide 20 km (5 ore)
- Melide ➔ O Pedrouzo (O Pino) 32 km (7 ore e 30)
- O Pedrouzo ➔ Santiago de Compostela 20 km (5 ore)
Dove dormire lungo il cammino
Con l'aumento dei camminatori, trovare un posto letto in alta stagione non è più scontato. Prenotare in anticipo può fare la differenza, soprattutto nei borghi più piccoli.
Due le soluzioni più economiche:
- albergue municipali: a donativo o con prezzi bassissimi (8-10 €), non prenotabili. Si entra finché ci sono letti.
- albergue privati: ostelli prenotabili, prezzi tra 15 e 20 €, a volte con camere private.
Sono sistemazioni spartane ma spesso fornite di cucina, lavatrice e asciugatrice. Nei mesi invernali molte strutture chiudono, quindi occhio al calendario.
Negli ostelli si deve utilizzare un sacco lenzuolo, oppure il sacco a pelo, ma in genere vengono fornite le coperte.
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Casa Sueño a Salas |
Alcuni albergue hanno stanze private, con bagno privato o in comune, per chi desidera maggiore privacy. In molte località si trovano anche alberghi o appartamenti che risultano più convenienti se si è un gruppo di 3 o 4 persone.
Le prenotazioni si possono fare direttamente con le strutture, telefonicamente o per email, oppure sui portali come Booking che sono molto pratici in quanto si ha la conferma immediata della disponibilità senza dover attendere la risposta.
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A Nave de Ferreira |
Questo è un elenco delle strutture che consiglio:
- Grado: La Quintana
- Salas: Casa Sueño
- Tineo: Albergue La Plaza
- Borres (L'Espin): Casa Pascual
- Berducedo: Albergue Camino Primitivo
- Grandas de Salime: Casa Sanchez
- A Fonsagrada: Casa Cuarter
- O Cádavo: Albergue San Mateo
- Lugo: Pension San Roque
- A Ponte Ferreira: A Nave de Ferreira
- Melide: Albergue San Anton
- O Pedrouzo: Pensión O Muiño
- Santiago de Compostela: Albergue Municipal Monte do Gozo
Quando fare il cammino
Asturie e Galizia sono terre generose di pioggia. In inverno anche di neve. Da novembre a marzo il cammino è sconsigliato, anche per via delle poche ore di luce.
Luglio e agosto regalano giornate lunghe e temperature miti, ma anche più affollamento. I mesi migliori? Maggio, giugno e settembre: la luce giusta e un clima più favorevole.
Cosa portare nel cammino
Lo zaino è il tuo compagno più fedele, ma anche il più spietato se lo riempi troppo. Portare solo ciò che serve è una regola d'oro.
Uno zaino da 30 litri basta e avanza. I cambi si lavano lungo la via.
Indispensabili (trovate i miei consigli):
- scarpe da trekking
- due pantaloni
- tre maglie
- tre paia di calza da trekking
- intimo per 4 giorni
- sacco lenzuolo
- telo da bagno
- ciabatte
- kit medicine
A seconda delle proprie necessità e abitudini:
- mantella per la pioggia
- bastoni da trekking
- power bank
Per quanto riguarda i prodotti di igiene si può portare un sapone solido che va bene sia per la doccia sia per lavare a mano gli indumenti. Le creme è meglio portarle nel formato viaggio: crema viso, crema solare, crema per i piedi.
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Il confine Asturie - Galizia |
A seconda delle vostre abitudini, potete aggiungere o togliere qualcosa. Porto sempre un secondo paio di scarpe per la sera, un cambio comodo e il pigiama. Non dimenticate qualche snack e acqua, specialmente nelle tappe più isolate.
Chi preferisce camminare leggero può affidarsi ai servizi di trasporto bagagli: paghi, lasci lo zaino e lo ritrovi a destinazione. Il costo del servizio varia e può comprendere anche l'intera pianificazione del cammino con la prenotazione delle strutture ricettive. Un modo diverso di vivere l'esperienza.
Considerate di portare un litro d'acqua e alcuni snack come barrette o frutta secca e nelle tappe dove non vi sono punti di ristoro qualcosa in più.
La segnaletica del cammino
Conchiglie e frecce gialle vi guideranno passo dopo passo. A ogni bivio, a ogni dubbio, la via è segnata. Le mappe servono solo per sapere quanto manca o quanta salita vi aspetta.
In Galizia, i cippi, in spagnolo mojón, segnano i chilometri che mancano all'arrivo a Santiago. A Lugo troverete il fatidico cartello dei 100 km. A Melide, ne restano solo 54. Ed è lì che l'adrenalina inizia a farsi sentire.
La credenziale del Cammino Primitivo
La credenziale è il vostro passaporto simbolico. Si può richiedere prima di partire o direttamente a Oviedo all'ufficio del turismo oppure in cattedrale dove si appone il primo timbro.
Durante il cammino, timbrate ovunque potete: ostelli, chiese, bar. Ogni sello è un ricordo. A Santiago, dopo l'ultima tappa, vi aspetta la Compostela: il certificato del vostro pellegrinaggio.
Registrarsi online prima dell'arrivo fa risparmiare tempo in coda. E se volete un ricordo in più, potete acquistare anche l'attestato con i chilometri percorsi che costa 3 euro.
Nel caso non aveste fatto la registrazione online, potete effettuarla dai terminali messi a disposizione ai pellegrini che trovano anche armadietti dove lasciare lo zaino, pagando due euro, mentre si visita la città.
Quanto costa percorrere il cammino
Il budget dipende da come scegliete di vivere il cammino. Alloggiando sempre nei municipali, bastano 10 € a notte. Alternando con hotel e privati, si sale a 15-30 €.
I menù del pellegrino sono onesti e sostanziosi: primo, secondo, dolce, acqua e vino per 15-17 €. Per chi come me segue una dieta vegana, la disponibilità è limitata ma con un po' di flessibilità ci si arrangia.
Una birra qui, un caffè là, qualche snack: aggiungete almeno 12 € al giorno. Ma se vi organizzate e cucinate negli ostelli, potete risparmiare parecchio.
A colazione ho sempre mangiato frutta fresca o secca e per pranzo barrette di cereali e frutta.
Alcuni ristoranti vegani, o con opzioni vegane, che consiglio lungo il cammino:
- Oviedo: Cerveteria La Raposa (burger) - Mediafresa (caffetteria)
- Grado: El Rincón de Fufo (piatti vegani nel menù, prezzi alti)
- Salas: Casa Sueño (menù pellegrino anche vegano)
- Tineo: La Griega (opzioni vegane - piccolo omaggio ai pellegrini)
- Grandas de Salime: Bar La Esquina (opzioni vegane)
- O Cádavo: Mesón a Marronda (opzioni vegane)
- Lugo: A Seimeira (ottimo ristorante vegano, aperto solo a pranzo)
- Melide: Duas Ruas Bodeguilla (opzioni vegane)
- O Pedrouzo: Taste the Way (piatti vegani e vegetariani di ottima qualità)
- Santiago de Compostela: A Porta Verde (ristorante vegano, prezzi alti)
Il Cammino Primitivo non è solo un viaggio tra montagne e zone rurali: è un ritorno all'essenziale, dove ogni passo racconta una storia e ogni fatica si trasforma in scoperta. Se cercate un cammino che parli al cuore prima che alle gambe, è da qui che dovreste cominciare.
Come arrivare a Oviedo
La città di Oviedo è servita dall'Aeropuerto de Asturias (OVD) con voli tre volte la settimana da Bergamo e due voli la settimana da Venezia, operati da Volotea, e voli settimanali da Roma con Ryanair. In alternativa, da altre città italiane si possono fare voli con scalo.
Un'ulteriore soluzione è quella di volare a Madrid o Santander e raggiungere Oviedo in bus oppure in treno.
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