Il sentiero dei doganieri è percorso lungo circa duemila chilometri che inizia da Mont Saint-Michel e raggiunge Pont de Saint-Nazaire, a poca distanza da Nantes, del quale in genere si percorre solo una parte.
In questo post racconto l'ultima giornata che mi ha portato dal villaggio di Le Conquet alla città di Brest terminando, per il momento, il cammino sul sentiero costiero del Finistère in Bretagna.
GR34 da Le Conquet a Brest
Partita da Lilia sono arrivata alla spiaggia di Sainte-Anne-du-Portzic, vicino a Brest, percorrendo in totale circa 143 chilometri e tornando a casa con tanti bei ricordi fatti di paesaggi spettacolari e incontri con persone davvero squisite.
Come avevo scritto nella guida sul sentiero dei doganieri ho rimodulato le tappe in base a dove ho trovato alloggio in quanto la disponibilità in queste zone non è tantissima.
Se però venite qui in camper, un mezzo ottimale per visitare la Bretagna, potete considerare di fare dei percorsi ad anello o studiare un itinerario che vi permetta di tornare al punto di partenza con i mezzi pubblici.
Itinerario: Le Conquet - Plougonvelin - Fort du Petit Minou - Sainte-Anne-du-PortzicSentiero: GR34
Lunghezza: circa 30, 3 km
Difficoltà: EE (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 9 ore
Dislivello: quota max 62 m s.l.m.
Le tappe ufficiali del sentiero dei doganieri prevedono di percorrere la tratta da Le Conquet a Brest in due giornate, fermandosi a dormire a Plougonveli, oppure in una terminando il cammino al faro di Petit Minou se si prenota un servizio di transfert privato.
Volendo arrivare in una sola giornata a Brest, da dove avrei continuato il mio viaggio in direzione di Saint-Malo, ho deciso di percorrere oltre trenta chilometri, considerando che a giugno le ore di luce sono molte.
Dal bellissimo villaggio costiero di La Conquet, si passa accanto alla Plage de Portez, insignita dalla bandiera blu, che è molto gettonata come luogo dove attendere il tramonto.
Lasciata la strada asfaltata, si prosegue sul sentiero costiero, pressoché pianeggiante, che passa sopra le Plage du Bilou e Plage de Porz Liogan e, dopo poco più di un'ora, si giunge alla Pointe Saint-Mathieu.
Secondo una leggenda dei mercanti del Léon sarebbero scampati a un naufragio mentre riportavano in patria il corpo dell'apostolo Matteo e San Tanguy fece erigere nel VI secolo l'abbazia che potesse ospitare le reliquie (il cranio), del Santo.
Oggi rimangono in piedi la facciata romanica dell'abbazia che venne eretta tra l'XI e il XII secolo e modificata con l'inserimento di elementi gotici come le volte in pietra e le arcate delle navate nei secoli seguenti.
Questo è davvero uno dei luoghi più iconici di tutto il cammino per la presenza della suggestiva abbazia e della vicina Chapelle Notre-Dame des Grâces al cui interno sono ospitate alcune vestigia della chiesa.
La cappella si trova in quella che un tempo era la navata della chiesa della quale rimane un porticato.
Alla punta Saint-Mathieu si trovano anche il semaforo, usato per le segnalazioni, e il faro alto 37 metri che spiccano tra i resti degli edifici religiosi.
Il faro è visitabile a orari differenti a seconda del periodo dell'anno, per info vi rimando al sito ufficiale, e tenete presente che sono 163 gradini da salire per giungere alla terrazza con vista panoramica.
Questo luogo dà proprio l'idea del Finistère, del finis terrae, oltre il quale sembra esserci solo mare.
Questa zona è abbastanza frequentata da chi fa percorsi ad anello, considerato che si arriva comodamente in auto.
Le coste in questa zona sono alte e frastagliate e non mancano le rocce affioranti che possono essere molto insidiose per le imbarcazioni.
Da qui il sentiero dei doganieri coincide con il cammino di Santiago che da Pointe Saint-Mathieu - Sainte-Anne du Portzic coprendo una distanza di 26 chilometri. Perciò si troverà la doppia segnaletica lungo il percorso che nella prima parte è affiancato da macigni con sopra delle targhe che ricordano le navi naufragate in queste acque.
Più avanti si vedono alti piloni bianchi, chiamati amers, che in Bretagna vengono utilizzati per le segnalazioni nautiche.
Proseguendo, molto spesso si deve scendere gradoni per attraversare gli spartiacque e poi risalire dall'altro lato e perciò il sentiero presenta un maggiore dislivello rispetto ad altre tratte.
Questa zona costiera è costellata da batterie militari che un tempo venivano utilizzate per la sorveglianza e quelle di Blockhaus de la Casquette sono tra le più grandi.
Più avanti s'incontra Forte Bertheaume che venne costruito da Sébastien Le Prestre de Vauban nel 1689 per contrastare gli Inglesi e difendere la città di Brest.
Il forte si trova su un isolotto unito da una passerella alla terra ferma e oggi ospita due tirolesi, lunghe rispettivamente 100 e 200 metri, che sono in funzione da aprile e settembre per i temerari che vogliono provare il brivido di rimanere sospesi a 50 metri sopra il mare.
Proseguendo, si scende nella Plage du Perzel per risalire e intravedere dall'alto tra la vegetazione la Plage des Curés.
Trascorse poco meno di quattro ore dalla partenza si giunge alla Plage du Trez Hir nel comune di Plougonvelin.
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Plage des Curés |
La località costiera è molto vivace considerato che sono presenti larghe spiagge, scuole di surf, negozi e ristoranti e si può sceglierla per il soggiorno, sebbene consiglierei di proseguire ancora per qualche chilometro per raggiungere centri abitati un poco più piccoli ma con spiagge ancor più belle.
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Plage Ste Anne |
Proseguendo sul sentiero costiero s'incontra una serie di insenature, inframezzate da tratti di scogliera, che sono una più bella dell'altra: Plage de Ste Anne, Grève du Cosquer e Plage de Porsmilin.
Per abbreviare il percorso ho eliminato la discesa alle batterie di Toul-Logot considerato che ne avevo già viste altre.
Superata la Plage de Trégana, si sale su asfalto tra le case del centro abitato per ridiscendere e imboccare il sentiero che passa sull'alta scogliera.
La segnaletica si discosta dalla traccia che avevo scaricata e perciò sono salita verso il mulino di Ru Vras che si trova nel comune di Locmaria-Plouzane.
La presenza di questo mulino a vento è attestata sin dagli inizi dell'Ottocento, ma oggi rimane solo la sua struttura in pietra che venne ampliata e usata come posto di osservazione dai tedeschi durante la guerra.
Accanto si trova un'altra struttura in pietra che serviva alla milizia costiera per osservare il litorale dalla baia di Bertheaume sino allo stretto di Brest.
Per tornare sul sentiero in basso, ho proseguito sulla strada bianca che passa tra i campi per ritrovarlo più avanti. Per fare queste lievi deviazioni è indispensabile avere le mappe scaricate per poter vedere il tracciato del sentiero.
In questa zona si ammirano bellissimi riflessi sull'oceano con l'acqua che, in questa giornata soleggiata, sembra color smeraldo.
Il tracciato del sentiero ha continui sali e scendi fino al Forte Toulbroc'h le cui batterie vennero costruite a partire dal 1884. Ora rimane un vetusto complesso di bunker ancora ben conservato, però preso di mira dai writer che vengono qui a fare graffiti.
In questa zona la segnaletica del sentiero dei doganieri si perde un po' nella vegetazione, ma non si può sbagliare direzione in quanto a destra si trova la recinzione che delimita l'area militare.
Si cammina verso la strada asfaltata, in prossimità di cascinali, che scende verso una zona con fonti d'acqua nella quale la vegetazione diventa rigogliosa, ben diversa da quella bassa del litorale.
Trascorse circa sei ore dalla partenza si giunge al Fort du Petit Minou che venne costruito alla fine del XVII secolo su progetto di Vauban per completare il sistema di difesa attorno a Brest.
Rinforzato nei secoli seguenti, perse la sua funzione militare per divenire un albergo con un ristorante insignito persino di una stella Michelin. Utilizzato nuovamente per scopi bellici durante l'occupazione dei tedeschi, oggi è visitabile a orari differenti a seconda del periodo dell'anno.
Il faro si erge sopra uno sperone roccioso ed è uno dei più scenografici tra quelli lungo il sentiero dei doganieri in Bretagna.
Per raggiungere il faro occorre scendere per circa 300 metri e quindi risalire, cosa che ho evitato considerato che avevo ancora sei chilometri da percorrere. Sembrerebbero pochi, ma dopo averne già fatti tanti i continui sali e scendi su un sentiero divenuto un poco impervio sembravano infiniti.
Lungo il sentiero, che presenta anche tratti pianeggianti, si vede la penisola di Roscanvel dove prosegue in direzione di Nantes.
Dall'alto s'intravede il Forte Mengant, occupato dal club nautico della Marina di Brest e usato ancora come stazione radar. Perciò per aggirarlo si prosegue nell'entroterra tra la fitta vegetazione sul limitare di campi coltivati.
Tornati sulla costa si prosegue in direzione del Forte Dellec ma ho abbreviato il percorso continuando su asfalto fin sopra l'omonima spiaggia.
Da qui si continua sul sentiero che costeggia la recinzione che delimita il Technopôle Brest-Iroise. In breve lo sterrato porta sopra la Plage de Sainte-Anne che si raggiunge dopo circa nove ore di cammino.
Qui si conclude la mia esperienza sul sentiero dei doganieri con un meritano bagno rinfrescante nelle acque della bella spiaggia situata a pochi chilometri dal centro di Brest.
Seguendo la divisione classica delle tappe si potrebbe arrivare a Brest percorrendo quasi altri sette chilometri sul sentiero costiero che passa dal Fort de Portzic, dalle belle spiagge di Maison Blanche e che costeggia la base navale.
Informazioni utili per la tappa
Come per le altre tappe del sentiero dei doganieri bisogna mettere nello zaino le cose indispensabili per questo cammino, sempre in relazione al periodo dell'anno scelto, considerando che i mesi da giugno a settembre sono i pi indicati:
- un paio di pantaloni da trekking lunghi e uno corto
- due maglie tecniche a manica corta
- una felpa o giacca a vento
- due paia di calze
- intimo
- mantella per la pioggia
- crema solare
- occhiali da sole
- cappello (se siete abituati a usarlo)
- costume da bagno e telo mare
- un cambio per la sera (scarpe, pantaloni, maglia)
- necessaire da bagno in formato mignon
- cerotti per le vesciche
- kit medicinali
- barrette
- bastoncini da trekking (se siete abituati a usarli)
Tenete presente che nello zaino vanno aggiunti l'acqua e il cibo per la giornata, oltre al portafoglio e alle apparecchiature elettroniche come cellulare e caricabatterie.
In questa tappa la disponibilità di alloggi è abbastanza ampia, ma concentrata all'inizio e alla fine del percorso.
Lasciata Le Conquet si trova da dormire nella zona di Le Trez Hir, nel comune di Plougonvelin, in un appartamento come Vacancéole - Le Domaine de Bertheaume così da avere un alloggio con balcone e cucina per prepararsi il pasto.
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Le Trez Hir |
Consiglio però di arrivare sino a Portez dove la spiaggia è ancor più bella, ma qui è più complicato trovare da dormire.
Più avanti si trova ospitalità solo, se non si desidera uscire troppo dal percorso, in prossimità della spiaggia di Sainte-Anne e a Brest dove consiglio l'hotel de la Rade per la posizione centrale sulla piazza che la sera si anima. Il balcone della camera offre una bella veduta sino verso il castello.
Per quanto riguarda il mangiare si trovano negozi a Le Conquet, Le Trez Hir e Brest, mentre bar e ristoranti sono ubicati anche in prossimità di altre spiagge come quella di Portez.
Come arrivare in bus
Per verificare i collegamenti con i mezzi pubblici si può consultare il sito ufficiale dei trasporti della Bretagna per gli orari aggiornati e può essere utile anche solo consultare la mappa delle linee per farsi un'idea di dove partire in quanto si potrebbe decidere di percorrere solo alcune tappe del sentiero dei doganieri.
In questa zona del Finistère è operativa la linea 911 dei bus che collega Le Conquet a Brest, passando da Plougonvelin, mentre dalla spiaggia di Sainte-Anne si possono prendere i bus urbani della linea 2B, gli orari sono consultabili dal sito ufficiale, acquistabili a bordo con carta di credito.
Per le informazioni su come arrivare a Brest dall'Italia potete consultare il post dedicato alla città della Bretagna.
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