21 novembre 2023

Viterbo: cosa vedere in un giorno nella Città dei Papi

Viterbo è denominata la Città dei Papi in quanto è stata sede papale, ma le sue origini sono molto più antiche in quanto si hanno notizie di un insediamento di epoca romana.

Un solo giorno può essere sufficiente per visitare il centro storico che comprende il quartiere medievale del Borgo di San Pellegrino che si distingue per la sua bellezza.

Chi ama le viuzze acciottolate rimirando case in pietra trova qui il posto perfetto nel quale passeggiare.


Viterbo: cosa vedere un giorno Città Papi
Panorama dal Palazzo dei Papi


Cosa vedere a Viterbo

Viterbo era racchiusa da mura che ancora oggi si vedono nel tratto tra Porta San Pietro, Porta Romana, Porta della Verità, Porta San Marco e Porta Fiorentina che delimitano l'area del centro storico dove si concentrano le principali attrattive.

Proprio da Porta Romana può iniziare la visita scendendo verso la piazza con la fontana Grande e poi perdendosi nei vicoli del quartiere di San Pellegrino, un borgo medievale incantevole.


porta romana viterbo

Arrivando in Piazza San Pellegrino si può entrare nell'omonima chiesa, punto di passaggio dei pellegrini che percorrono la via Francigena, e guardare come da dentro il suo rosone sembri sfalsato rispetto al muro e questo perché la facciata venne costruita sopra quella già esistente.

Passeggiando nell'incantevole quartiere si vedono profferli, ovvero scale esterne che conducono al primo piano delle abitazioni, e case a ponte che sono passaggi coperti che uniscono le case ai lati delle vie.

Consiglio di girovagare nel quartiere medievale per ammirare la bellezza di questi elementi architettonici e i cortili interni, chiamati richiastri, e le tante case torri che erano un segno dell'importanza delle famiglie aristocratiche. Un po' come in altre località, come San Gimignano, anche qui le torri più erano alte e più indicavano che la famiglia fosse importante.


piazza chiesa san Pellegrino Viterbo
Piazza San Pellegrino

Una delle abitazioni più belle è Palazzo degli Alessandri, risalente al XIII secolo, che si distingue per la bellezza della scala esterna e della torre che s'innalza da una delle tante piazzette del quartiere.

Nei vicoli sono presenti alcune botteghe storiche e molte delle antiche abitazioni sono divenute residenze turistiche.


palazzo alessandri Viterbo
Palazzo degli Alessandri

Un altro edificio storico degno di nota è Palazzo Gatti, risalente al Duecento, che si sviluppa su tre livelli che culminano con una terrazza nella quale s'intravedono delle piante. La facciata del palazzo è decorata con stemmi.

Proseguendo si arriva alla Chiesa di Santa Maria Nuova che è la più antica parrocchia della città. La chiesa in stile romanico viterbese presenta nell'angolo esterno un pulpito dedicato a San Tommaso d'Aquino che predicò qui nel 1266. All'interno si possono ammirare pregevoli affreschi e tavole, molto bello anche il chiostro longobardo che è visitabile solo la mattina del sabato e della domenica.

A poca distanza si trova Piazza del Gesù, un tempo dedicata a San Silvestro, nella quale svetta la Torre del Borgognone, a sei livelli, che venne eretta in tre fasi costruttive. Alla base si può notare la rappresentazione del piede di Messer Angelo Borgognone che veniva usata come misura lineare del comune.

Continuando la passeggiata nel centro storico si giunge nella Piazza della Morte, che deve il suo nome al fatto che qui venivano eseguite le esecuzioni capitali, dove si trovano la fontana di San Tommaso e la Chiesa di Santa Giacinta Marescotti con un bel rosone a forma di stella.

Dopo aver rimirato alcuni scorci incantevoli della piazza si prosegue, passando accanto a Palazzo Farnese di Viterbo, per giungere nella piazza principale della città.


piazza quartiere medievale Viterbo
Piazza nel quartieremedievale

A chi è interessato a conoscere la storia della città e ama visitare i musei consiglio l'acquisto della Viterbo Pass, la card che consente l'accesso a molti siti cittadini che si possono vedere anche in mezza giornata.

Nella piazza sono presenti tre siti compresi nella carta turistica che sono aperti da aprile a ottobre dalle10.00 alle 19.00 e nei restanti mesi tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Il duomo è ad accesso libero ma, visitando il museo, si può usufruire dell'audioguida per comprendere meglio i suoi capolavori.

La Cattedrale di San Lorenzo ha la facciata in stile rinascimentale, l'interno in stile romanico del XII secolo, mentre il campanile è in stile gotico con doppie bifore e fasce policrome in travertino e basalto.

All'interno spicca per la sua bellezza il pavimento cosmatesco con mosaici a motivi geometrici.

Accanto alla chiesa si trova il Museo Colle del Duomo che è stato inaugurato in occasione del Giubileo del 2000.

Per prima cosa si accede nella sacrestia che fu ultimata nel 1795 e finanziata dal cardinale Muzio Gallo, all'epoca Viterbo. Si può notare in basso il rivestimento in radica di noce e in alto un effetto d'illusionismo prospettico, dovuto alle linee convergenti al centro del soffitto, che rende la sala davvero particolare.


museo colle duomo viterbo
Statua della Dea dell'Abbondanza a sacrestia

Il museo si sviluppa in tre settori con l'area archeologica, che inizia nel giardino, nella quale si possono vedere cippi e sarcofagi di epoca etrusca e una statua in marmo di epoca romana che raffigura la dea dell'abbondanza. Nella sezione storico-artistica si ammirano diversi capolavori come l'icona di scuola romana la Madonna della Carbonara, risalente al XIII secolo, e una tela del XVIII secolo che raffigura Santa Rosa da Viterbo mentre compie un miracolo. L'ultima sezione è quella di arte sacra dove sono esposti paramenti e oggetti liturgici e il busto in argento dorato che raffigura San Sisto.

Apprezzo sempre le sezioni archeologiche che consentono di approfondire la storia dei luoghi che si visitano come nel percorso di visita del Museo archeologico di Reggio Calabria.

Nella piazza si può osservare il Palazzetto di Valentino della Pagnotta, costruito con una roccia magmatica chiamata peperino, che si distingue per la sua eleganza e semplicità mentre di fronte si trova l'edificio simbolo della Città.

Il Palazzo dei Papi, in origine sede vescovile, fu ampliato quando Papa Alessandro IV si trasferì in città nel 1257.


scala palazzo papi Viterbo

Dalla piazza San Lorenzo si notano il largo scalone e la Loggia delle Benedizioni con archi ogivali trilobati che si può ammirare da vicino una volta entrati nella terrazza del loggiato. Qui si trova la fontana del XV secolo con getti a forma di testa di leone e si ammira un bel panorama sulla città.

Il palazzo da fuori è molto scenografico, mentre l'interno è abbastanza spoglio. La grande Aula del Conclave, fatta costruire dal Capitano del Popolo Raniero Gatti, ospitò il primo conclave che iniziò nel 1268 e durò ben trentatré mesi. Nella sala Gualtiero si può vedere, custodita in una teca, la pergamena datata 8 giugno 1270 che siglò la fine dell'assemblea.


fontana loggia palazzo papi Viterbo
Loggia delle Benedizioni

Continuando la visita si raggiunge Piazza del Plebiscito dove si ergono la Torre civica, o dell'Orologio, il Palazzo del Podestà con all'angolo la statua di un leone posto su una colonna in granito di epoca romana e la Chiesa di Sant'Angelo in Spatha sulla cui semplice facciata spicca la copia di un sarcofago di epoca romana.

Nella piazza si trova Palazzo dei Priori il cui ingresso è compreso nel Viterbo Pass.

Gli orari di visita sono i seguenti: da aprile ad agosto dalle 10.00 alle 19.00, a settembre e ottobre dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 e il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00. Nei mesi da novembre a marzo si può accedere dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00.


piazza plebiscito Viterbo
Piazza del Plebiscito

Nel piano nobile del palazzo sono visitabili meravigliose sale ricoperte di affreschi: la Sala Regia dove sono raffigurati i castelli che furono sotto il dominio della città, la Sala d'ercole e la Sala dei Paesaggi. Nel museo dei Portici si possono vedere dipinti di pregio come la Flagellazione di Sebastiano del Piombo.

Una volta usciti consiglio di dare un'occhiata nella stradina in discesa per vedere il portale gotico della ex chiesa di Santa Maria della Salute.


affresco palazzo Priori Viterbo
Palazzo dei Priori

Uno dei musei più belli è quello della Ceramica della Tuscia che si sviluppa su sette sale nelle quali sono esposti reperti di differenti epoche. Le più antiche sono quelle risalenti al XII secolo che sono di semplice impasto senza rivestimento e che venivano usate in casa come boccali o la tipica panata viterbese.

Si apprezza la bellezza e semplicità dei manufatti che nel tempo si arricchiscono di decori come tralci di fogli d'acanto, figure zoomorfe, motivi religiosi e stemmi araldici. L'impasto diventa più raffinato con l'aggiunta dello smalto stannifero e del giallo ferraccia.

I pezzi più recenti sono quelli di epoca rinascimentale con ceramiche usate nella spezieria e i vasi provenienti dall'antica Farmacia dell'Ospedale Grande degli Infermi di Viterbo.

Molte di queste ceramiche sono state sapientemente ricostruite visto che furono ritrovate in frantumi.


museo ceramica Viterbo

Il museo, a ingresso gratuito, è aperto da aprile a settembre dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 e negli altri mesi dal venerdì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Un altro museo gratuito è quello del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa che si trova in piazza San Pellegrino. All'interno del palazzo medievale si possono vedere alcuni modelli in scala della Macchina usata durante la processione e visionare un filmato che mostra come questa festa sia molto sentita in città.

Il museo è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Per conoscere più nel dettaglio uno dei Patrimoni immateriali dell'Umanità si deve visitare anche il Santuario dedicato a Santa Rosa.

Nell'attiguo museo, a ingresso gratuito, si possono vedere i modellini delle macchine usate in questi anni. La Macchina di Santa Rosa è una torre alta 30 metri e pesante 5 tonnellate che viene portata in processione per le vie del centro storico da un centinaio di uomini, i Facchini di Santa Rosa, la sera del 3 settembre. La processione inizia da Porta Romana e termina davanti al Santuario che si trova alla fine di una ripida salita e questo fa capire come sia ardua l'impresa.


abito facchini santa rosa Viterbo
Abito dei facchini di Santa Rosa e reperto nel museo civico

La visita alla città può continuare con la visita al Museo Civico Luigi Rossi Danielli che si trova appena fuori le mura, uscendo da Porta della Verità. Il museo è ospitato nel Convento di Santa Maria della Verità e appena entrati si può ammirare la bellezza del chiostro gotico al cui centro si trova il pozzo proveniente dall'antico monastero di Sant'Agostino.

Attorno al chiostro sono posizionati sarcofagi etruschi mentre al primo piano sono esposti dipinti e sculture di epoca medievale come un acquamanile zoomorfo, ovvero una brocca a forma di leone.

All'ultimo piano ritorna la tematica legata a Santa Rosa con l'esposizione dei progetti per la realizzazione della Macchina da portare in processione che in genere viene cambiata ogni cinque o sei d'anni.

Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.


chiostro museo civico Viterbo
Il chiostro gotico

Il centro storico di Viterbo è delizioso e passeggiando tra le vie s'incontrano numerose fontane e palazzi antichi che offrono tanti scorci da fotografare anche fuori dal quartiere di San Pellegrino.

Soggiornando in città più giorni si possono visitare altre cose come Viterbo sotterranea per scendere nei cunicoli e arrivare a quelle che erano le catacombe.


Dove mangiare e dormire a Viterbo

A chi segue una dieta vegana o a chi desidera spendere poco per cenare consiglio La spaghetteria che offre nel menù tantissime tipologie di pasta preparata con materie prime fresche e ottime bruschette come antipasto. Nel menù sono presenti anche insalatone, secondi piatti e dolci artigianali e la carta dei vini offre un'ampia selezione di etichette.

L'offerta ricettiva a Viterbo è ampia per cui si possono scegliere alloggi con ottime recensioni come la Guest House S. Caterina che si trova in centro e dispone di camere spaziose, oppure il B&B Medieval House che è ubicato in una casa del quartiere più caratteristico e offre camere molto accoglienti e curate nei dettagli.


palazzo farnese Viterbo
Palazzo Farnese

Come arrivare a Viterbo

La città di Viterbo è collegata a Roma Ostiense dai treni regionali che impiegano circa due ore e che fermano nella stazione di Porta Romana oppure da quelli che arrivano da Roma Tiburtina o Termini che giungono alla stazione di Porta Fiorentina, passando da Orte.

Arrivando in auto si può uscire dal casello di Orte, sull'autostrada A1, e poi proseguire sulla SS675 oppure da Roma seguire la Cassia bis sino a Viterbo. Dal litorale tirrenico si può seguire la SS1 bis che attraversa Monte Romano, uno dei paesi che ho incontrato percorrendo il cammino della Tuscia.

La città è collegata coi bus della Cotral a Orte e a Roma Saxa Rubra con corse abbastanza frequenti.


Nessun commento:

Posta un commento

Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.