La tappa numero 28 del sentiero Liguria va da Sanremo a Ventimiglia ma, volendo visitare i paesi lungo il tragitto, sono arrivata a Vallebona lasciando per il giorno seguente l'arrivo al confine con la Francia.
Col senno di poi la mia scelta è stata azzeccata perché questo paesino è davvero delizioso e per girovagare tra i vicoli occorre almeno un'oretta di tempo. Suddividendo le tappe come consigliato sul sito ufficiale si arriverebbe qui nel pomeriggio e si dovrebbe camminare almeno altre due ore per giungere a Ventimiglia, camminando così per un totale di circa nove ore nella stessa giornata.
Piazza di Seborga |
Sanremo - Seborga - Vallebona: tappa 28 del sentiero Liguria
Sono partita di prima mattina dal forte di Santa Tecla a Sanremo dove avevo concluso la tappa precedente che mi aveva regalato la possibilità di visitare paesi splendidi come Taggia e Bussana Vecchia, dove ero già stata un paio di anni fa.
Ho seguito la passeggiata lungomare per proseguire sulla pista ciclopedonale nei pressi dell'ex stazione ferroviaria che rimane separata dalle spiagge da alte aiuole.
In circa trenta minuti si percorrono due chilometri e, seguendo sempre le indicazioni, sono scesa in Corso Guglielmo Marconi per costeggiare il rio San Bernardo e risalire verso la strada principale.
Forte di Santa Tecla |
Itinerario: Sanremo - Coldiroli - Seborga - Vallebona
Sentieri: SL - sentiero Arcobaleno - SL - MNS - SL
Lunghezza: circa 19,5 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 6 ore (escluse le soste)
Dislivello: quota max 561,9 m s.l.m.
Attraversato Corso Matuzia inizia la lunga salita sulla Strada alla Colla, una strada secondaria che ogni tanto incrocia altre vie maggiormente trafficate.
Questo tratto è estenuante e senza attrattive visto che la veduta sulla collina sopra la cittadina ligure non riserva un particolare fascino, solo un susseguirsi di serre.
Dopo poco più di un'ora dalla partenza si giunge a Coldirodi, graziosa frazione di Sanremo, situata a circa 250 metri di altitudine. Dalla piazza antistante la Chiesa di San Sebastiano si scende tra i vicoli decorati con stemmi araldici del paese per giungere in via Ospedaletti, altra via secondaria che passa tra case sparse e serre.
Il paese di Coldirodi deve il nome ai Cavalieri di Rodi che sarebbero naufragati nella spiaggia, mentre erano in viaggio verso la Provenza, e furono ospitati in capanne di pescatori.
A un certo punto i segnavia del sentiero Liguria indicano di passare sulla Strada S. Pietro di Levante e in una curva di seguire il percorso che s'inoltra tra i campi incolti. Proprio qui ho trovato rovi e alberi caduti e sono stata impossibilitata a proseguire.
Sono tornata così indietro e ho proseguito sull'altra strada per girare poi su Strada Vallegrande e Strada Noci dove mi sono ricongiunta al percorso originario.
Facendo escursioni può capitare di trovare un sentiero impraticabile per motivi meteo, per lavori in corso o altre ragioni e perciò è bene sempre avere una mappa cartacea, o su dispositivo digitale, per vedere percorsi alternativi. Io prima di fare un'escursione consulto sempre siti come Wikiloc per leggere le esperienze recenti di chi ha fatto lo stesso percorso e sul telefono ho scaricato l'app Maps.me dove posso vedere anche i sentieri offline.
In questo caso ho perso solo una quindicina di minuti per tornare indietro e ho allungato un poco il tragitto.Su Wikiloc ho caricato la traccia corretta di questa escursione per facilitare chi volesse percorrerla, non escludo che il sentiero venga pulito e reso nuovamente fruibile.
La salita porta al Santuario della Madonna delle Porrine dove si può fare una prima pausa visto che sono trascorse circa due ore dalla partenza.
Questo chiesa, piuttosto sobria e con un bell'affresco all'interno della cupola, venne eretta all'inizio dell'Ottocento su una preesistente cappella costruita dopo le invasioni saracene del 1594 quando una settantina di abitanti vennero rapiti.
Io avrei tracciato un percorso differente, evitando la lunga salita verso Coldirodi e la successiva discesa, continuando a camminare sulla ciclabile da Sanremo sino a Ospedaletti da dove si può salire, partendo da Piazza Europa, lungo il sentiero numero 2 che in trenta minuti porta al santuario. Sul sito del comune della cittadina del ponente si trova la carta con tutti i percorsi da fare in zona.
Dal santuario si prosegue per una quindicina di minuti su una strada con vista panoramica affiancata da molte vasche in cemento per la raccolta dell'acqua piovana.
Camminare lungo il sentiero Liguria è sempre l'occasione per vedere la natura e come gli abitanti sfruttino le risorse della terra per coltivare e in questa zona molte sono le serre dove vengono coltivati ortaggi e fiori.
Una volta passata sotto il cavalcavia dell'autostrada, sono giunta accanto ad alcune abitazioni dove ho trovato un cane libero, ma era piccolo e ha solo abbaiato. Quando s'incontrano animali è sempre bene proseguire dritti, non fermarsi e non guardarli, ovviamente se sono soli e non dimostrano di essere in cerca di coccole.
Inizio del sentiero |
Finalmente ho lasciato la zona troppo antropizzata per iniziare il bel sentiero in mezzo alla natura che porta a Seborga. Il primo tratto è comune col sentiero arcobaleno che va da Ospedaletti a Sasso, contrassegnato col numero 3.
Il percorso in mezzo alla macchia mediterranea mi ha ricordato i sentieri della Cinque Terre per la presenza di arbusti tipici della costa ligure, tranne la presenza di palme nane che visto in un terreno incolto.
Il sentiero alterna parti pianeggiante ad altre su roccia e con gradoni da percorrere con attenzione e che consiglierei a escursionisti esperti.
Dopo la prima salita sono arrivata a un punto panoramico dal quale ammirare Ospedaletti e il promontorio di Capo Nero.
Veduta su Ospedaletti e sentiero su roccia |
Poco più avanti sono arrivata a un bivio, nei pressi di un pilone della rete elettrica, dove un cartello indica di proseguire in salita per raggiungere Seborga e il Monte Nero, ma questa è la via più breve, mentre il sentiero Liguria prosegue a mezza costa in direzione di Bordighera.
Come sempre chi ha tracciato questo percorso, unendo diversi sentieri, ha pensato di allungare molte tappe che potrebbero essere molto più brevi.
Facile tratto del sentiero |
Sono salita verso l'altra costa e dopo un terzo traliccio il tracciato è diventato più largo e, poco dopo, mi sono ritrovata una strada bianca che ho seguito verso sinistra, questo è uno dei pochi punti dove non ho visto la segnaletica.
Sentiero a mezza costa |
Poco più avanti ho lasciato il sentiero per scende a Bordighera per proseguire sullo sterrato verso destra e, al successivo bivio, verso sinistra in direzione Sasso e Vallebona mentre a destra si salirebbe sul Monte Nero. I cartelli indicano che siamo sul percorso ad anello dei borghi che collega diversi paesini di questa zona e che può essere una buona idea per un'escursione non troppo impegnativa.
Veduta su Bordighera |
Lungo questa larga strada in mezzo al bosco ho camminato speditamente, incontrando qualche altro escursionista, e poco prima della Colletta della Lisega sono giunta, dopo circa quattro ore dalla partenza, al punto più elevato del percorso odierno.
Ho proseguito sempre sullo sterrato per arrivare al passo del Ronco, a quota 545 metri di altitudine, dove ho fatto la pausa pranzo nell'area di sosta con panche in legno.
Passo del Ronco |
In questa area i sentieri sono indicati con precisione da cartelli i legno e altri in metallo dove sono segnati anche i tempi di percorrenza e la difficoltà del percorso. Dal passo sono scesa sul sentiero che passa in un bosco misto dove sono posizionati cartelli che illustrano la vegetazione tipica.
In circa un'ora sono arrivata a Seborga, uno dei borghi più belli d'Italia e noto per aver rivendicato negli anni '50 l'indipendenza creando un Principato con tanto di elezione del reggente e una moneta, il luigino. Nulla di tutto questo ha valore legale ma ha contribuito ad attrarre visitatori e nel paese si vedono le bandiere del Principato e garitte, alcune sono nel piazzale con una bella vista panoramica dove sono posizionati dei cannoni.
Oratorio di San Bernardo |
Il borgo è piuttosto piccolo e in una trentina di minuti si possono visitare l'oratorio di San Bernardo, situato poco prima della piazza Martini Patrioti, la Chiesa parrocchiale di San Martino di Tours e Palazzo dei Monaci, oggi residenza privata.
Piazza San Martino a Seborga |
Uscendo dal paese ho continuato il cammino seguendo la strada secondaria indicata come sentiero MNS, quello che collega Seborga a Bordighera, tagliando così le curve della strada principale.
Questa mulattiera è in parte su sterrato e in parte su asfalto e passa accanto a villette di recente costruzione.
Panorama sulla vallata di Vallebona |
Nei pressi della Madonna della Neve sono scesa a destra sulla ripida mulattiera tra i poderi che arriva a valle al ponte sul torrente Borghetto. In un'ora dalla partenza da Seborga sono arrivata a Vallebona per concludere così la tappa 28 del sentiero Liguria.
Il ponte in pietra a Vallebona |
A metà dell'ultima salita ho visto un cartello che indicava la presenza di antichi lavatoi e fontane e così sono scesa per vederli da vicino, visto che sono interessata a tutto quello che ricorda la vita contadina del passato.
Antico lavatoio |
Vallebona è un paese molto caratteristico con strade concentriche che hanno come fulcro l'Oratorio della Natività di Maria Vergine e dedicherò un post di approfondimento a questo borgo che, secondo me, è uno dei più belli della zona. Si può visitare in un'oretta girovagando nei vicoli che riservano scorci incantevoli, anche grazie all'allestimento di opere d'arte e di fioriere ricavate da vecchi mezzi a motore.
Nel paese ho trovato diversi bar in Piazza della Libertà, appena fuori le mura d'accesso dell'antico insediamento, che fanno anche da ristorante mentre vicino alla chiesa c'è la pizzeria U Carugiu che consiglio per la cena. Rispetto ai centri abitati delle altre giornate di cammino, Vallebona è molto più frequentato e ai tavoli dei bar si raduna parecchia gente a prendere l'aperitivo rendolo molto più vivo.
Per quanto riguarda l'offerta di alloggi non c'è molta scelta. Io mi sono trovata molto bene Da Pinò in un appartamento arredato con cura nei dettagli e ho apprezzato la varietà di prodotti per la colazione e il piccolo omaggio.
Nessun commento:
Posta un commento
Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.