13 dicembre 2022

Gambarie: escursione ad anello sull'Aspromonte

Sulle montagne dell'Aspromonte si possono fare tante escursioni partendo da varie località come Gambarie che è quella più vicina a Reggio Calabria.

Il piccolo paese è frequentato in tutte le stagioni: in estate per fare trekking, in autunno per raccogliere funghi e in inverno per praticare lo sci sulle piste servite da funivie.

Per arrivare qui si percorre la strada a scorrimento veloce da Gallico e poi la provinciale 7 che passa da Santo Stefano in Aspromonte.


Gambarie: escursione ad anello sull'Aspromonte
Ponticello nella Valle Scura


Escursione ad anello da Gambarie in Aspromonte

La mia decisione di praticare trekking sull'Aspromonte non è stata pianificata in anticipo per cui ho scaricato alcune tracce GPX e sono partita pensando di fare circa 12 chilometri.

I tracciati che si trovano sul web sono per lo più fatti con la mountain bike, o con le ciaspole in inverno, per cui avevo deciso di seguire un percorso escursionistico ad anello che sembrava semplice e breve. Non conoscendo la zona non avevo idea di cosa aspettarmi.

Il giorno aveva piovuto ma per quella giornata era previsto bel tempo per cui sono partita la mattina presto da Reggio Calabria per giungere a Gambarie in Aspromonte, una località montana che mi ha ricordato quella di Cerreto Laghi sull'appennino Tosco-Emiliano.


Piazza Mangeruca Gambarie Aspromonte

Itinerario: Gambarie - Acqua della Face - Nardello - Valle Scura - Gambarie
Sentieri: del Brigante - 111 - delle Pinete - 100 - 111 - senza numero - 112
Lunghezza: circa 15,6 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 5 ore (escluse le soste)
Dislivello: quota max 1.789 m s.l.m.

In Piazza Mangeruca, a quota 1.316 metri di altitudine, si vedono le indicazioni per tanti percorsi escursionistici e quello che ho seguito nel primo tratto coincide con il Sentiero del Brigante in direzione del Lago Lumia.

Si cammina per un breve tratto la strada asfaltata per poi addentrarsi nel bosco prendendo il sentiero 111 che va verso Acqua della Face e la pista da sci Telese.

Dopo circa 800 metri si lascia questo sentiero per seguire verso sinistra il percorso delle Pinete. Si attraversa così un bosco di conifere dove si vedono anche animali al pascolo. Qui ho incontrato delle persone in cerca di funghi nel fitto e umido bosco. Mi aspettavo che la zona fosse molto frequentata da escursionisti, in realtà ho visto solo passare alcune auto nei punti nei quali il percorso incontrava la strada carrabile.

Il sentiero molto largo presenta alcuni sali e scendi e, dopo circa un chilometro, si svolta verso destra seguendo le indicazioni del numero 100 che passa accanto a una vasca di raccolta d'acqua e poi scende al torrente Saltolavecchia a quota 1.352 metri.


torrente Saltolavecchia Gambarie

Lungo il rigagnolo l'ambiente è molto umido con la presenza di muschio e felci.

Risaliti dall'altro lato si segue il sentiero a sinistra che costeggia la rete metallica e arriva sulla strada asfaltata dove non c'è alcuna segnaletica.

Guardando la traccia scaricata sono andata verso sinistra per una cinquantina di metri per poi salire sullo sterrato a destra, anche questo senza alcun cartello, che si segue per circa due chilometri.


sentiero pinete gambarie aspromonte
Sentiero delle Pinete

Lungo il sentiero s'incontra un grande abete bianco, chiamato Abetazzu, che ha un ramo laterale grande quasi quanto la sua circonferenza.

Arrivati sulla sterrata carrabile si ritrovano le indicazioni del sentiero Acqua della Face che si segue verso destra.

Qui si cammina in piano e dopo meno di un chilometro s'incontra la funivia Nino Martino sotto la quale ho visto altri animali al pascolo. Questo è uno dei pochi punti panoramici verso lo stretto di Messina perché quasi sempre si passa nel fitto bosco.


panorama seggiovia Nino Martino Gambarie

Dopo circa due ore e mezzo dalla partenza, si giunge alla sorgente Acqua della Face che si trova a quota 1.721 metri di altitudine.

Qui c'è un crocevia di sentieri e, proseguendo in salita sul numero 111, si arriverebbe in una quindicina di minuti a Piazza Nino Martino che è un punto panoramico. Per tornare verso Gambarie si segue il sentiero in discesa che passa nuovamente sul torrente.

In questa zona non c'è rete telefonica e il GPS non prende bene il segnale per la presenza del fitto bosco con alberi altissimi per cui ho impiegato un po' a capire quale fosse la direzione che dovevo seguire.


fontana Acqua Face Gambarie
Acqua della Face

Dopo aver passato il corso d'acqua si lascia il sentiero, che va a destra, per proseguire nel largo sterrato in salita. Sul tappeto di foglie e i faggi non ci sono segnavia ma il punto di arrivo è la strada asfaltata dove c'è un'area con tavolini.

Seguendo sempre la traccia GPX sono passata accanto alla staccionata per ritrovare dall'altro lato della collinetta la strada asfaltata nella località Nardello. Questo è il punto più elevato che si raggiunge facendo questo percorso ad anello e si arriva qui camminando circa 30 minuti dalla sorgente.


sentiero bosco Gambarie Aspromonte
Bosco nel sentiero 111 e nel 112

Poco dopo si vede una strada in salita che va verso l'ex base NATO ma c'è solo qualche edificio abbandonato e il panorama da lassù non è niente di speciale per cui è meglio proseguire sulla strada sino a incontrare il cartello che indica il sentiero 112 verso il Bosco delle Fate e Gambarie.

Qui il percorso è pianeggiante e con parapetti in legno che lo delimitano, penso perché in inverno diventa una pista per lo sci di fondo.


sentiero Nardello Gambarie

Poco dopo s'incontra il sentiero 120 che porta al rifugio Nardello e alla pista del Sole. Si può fare questa deviazione di circa trecento metri per arrivare all'ostello di Nardello, che appare in stato di abbandono, a quota 1.770 metri di altitudine. Poco dopo si trova la pista da sci dalla quale ammirare il panorama verso la Sicilia.

Qui ho fatto la sosta pranzo visto che avevo percorso oltre 9 chilometri ed erano trascorse già 3 ore e 20 minuti dalla partenza da Gambarie.


ostello Nardello Aspromonte

Dopo la pausa sono tornata indietro per ritrovare il sentiero 112 decidendo di proseguire seguendo la segnaletica e non più la traccia che avevo scaricato.

Nel primo tratto si passa sullo sterrato carrabile ma poi si lascia per entrare nel bosco di faggi dove la segnaletica del CAI è sempre presente e facilita il cammino.

Visto che ormai ero arrivata me la sono presa con calma e ho osservato meglio il terreno per scorgere funghi, però non commestibili, insetti e tanti ciclamini selvatici in fiore.

Dopo un breve tratto in salita si scende velocemente e s'incontra il bivio Monte Basilicò a quota 1.540 metri. Si continua seguendo le indicazioni verso Bosco delle Fate, Valle Scura e Gambarie.

Nella foto sotto potete vedere la segnaletica che è sempre presente lungo i sentieri in prossimità dei bivi.


bivio monte basilicò Gambarie

Qui ho iniziato a sentire voci di persone e bambini e, una volta a casa, ho guardato la mappa e si è davvero molto vicini alla strada e al paese.

Il sentiero diventa sempre più facile perché la discesa è dolce e si cammina su un manto di foglie tra alti alberi e fuscelli. Poco più avanti si arriva al Bosco delle Fate a quota 1.400 metri e poco dopo alla cascata di Vallescura che merita una breve deviazione.


ciclamino bosco fate Gambarie
Ciclamino selvatico e Bosco delle Fate

Da Nardello s'impiega circa un'ora e mezzo ad arrivare alla cascata sul torrente Troja che è un bello sfondo per scattare fotografie.

Sono in maniche corte ma in realtà ho camminato sempre con la felpa perché nell'ambiente umido del bosco, dove i raggi del sole stentano a filtrare, faceva un po' freddo.


cascata Vallescura Gambarie

Tornati sul sentiero si attraversa un ponticello e si prosegue speditamente per raggiungere in pochi minuti le prime case di Gambarie.

L'ultima discesa su asfalto porta in Piazza Mangeruca dove si trova la fontana che reca inciso sul vetro temperato lo statuto del Parco dell'Aspromonte.

Su Wikiloc ho caricato la traccia del mio percorso modificato per eliminare alcune parti perché in realtà ho avuto problemi col segnale GPS e nella zona della fontana non riuscivo a capire dove proseguire.


A Gambarie è possibile fare escursioni con una guida che illustra le caratteristiche ambientali di questi bellissimi boschi che davvero sembrano usciti da una fiaba.

fontana piazza Mangeruca Gambarie

Nella piazza di Gambarie, dopo la bella escursione nei boschi dell'Aspromonte, si può gustare un panino con salumi e formaggi tipici nel locale Sapori di Calabria.

Chi volesse trascorrere qualche giorno in paese, anche nella stagione invernale, può alloggiare nell'Hotel Centrale, un tre stelle con all'interno una spa dove si può prenotare un percorso benessere esclusivo.

Per arrivare da Reggio Calabria a Gambarie d'Aspromonte si può prendere il bus della linea 319 che parte da Piazza Garibaldi, dal lato opposto alla stazione ferroviaria. I biglietti si acquistano nelle tabaccherie e nelle edicole e il prezzo attuale per andata e ritorno è di 5,60 €.

Per gli orari aggiornati rimando al sito ufficiale del trasporto pubblico.


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