La salita al cratere sull'isola di Vulcano è una delle esperienze da fare quando si visitano le Eolie.
L'escursione è relativamente semplice e permette di vedere da vicino le fumarole che rendono il luogo tanto suggestivo.
La bellezza delle Eolie è che sono isole con conformazioni molto differenti così che regalano ogni giorno esperienze diverse. Su Vulcano si può notare come il nero della cenere faccia da contrasto al verde della vegetazione che cresce nel resto dell'isola.
La salita al cratere di Vulcano
Lasciato alle spalle il porto di Levante si cammina all'incirca dieci minuti sulla strada, affiancata da graziose abitazioni, per arrivare alla base del cono vulcanico da dove inizia la salita al cratere.
Un cartello avverte di non avvicinarsi alle fumarole ed è una cosa logica perché possono causare problemi, anche gravi, alle vie respiratorie.
Aggiornamento 2023: a causa dell'innalzamento dei valori di emmissioni gassose attualmente vige un rigido regolamento per l'ascesa al cratere lungo un percorso che evita le fumarole. Non si può andare da soli, bisogna attenersi alla segnaletica, sarà necessario salire con una mascherina da usare in caso di emissioni improvvise.
All'inizio del sentiero è posizionato un semaforo che regola l'afflusso di persone e che sarà verde in determinati orari: da aprile al 20 oottobre dalle 6.00 alle 10.30 e dalle 16.00 alle 19.30 e nel resto dell'anno dalle 07.30 alle 16.30. Probito salire quando il semaforo è rosso, pena multe salate.
La prima parte del sentiero è molto largo ma dopo si restringe e diventa ripido tanto che consiglio di utilizzare i bastoncini per camminare più agevolmente sullo strato di sabbia vulcanica. Salendo si nota come la vegetazione diventa sempre più rada.
Questa escursione permette di vedere meravigliosi panorami sulle altre isole, prime su tutte Lipari e Salina che sono le più vicine, e sulla vallata, ricca di coltivazioni, nella quale pascolano le capre che forniscono il latte per la produzione di un ottimo formaggio.
Proseguendo il cammino si arriva su una parte che è stata lastricata con pietre per agevolare l'ascesa ma subito dopo si trovano una cinquantina di metri molto ripidi su uno scivoloso fondo di terra rossa. Questo tratto presenta profondi solchi scavati dalle piogge.
Lungo il sentiero si può notare come il colore delle rocce muti e il grigio scuro della sabbia vulcanica lasci il posto al rosso della terra e più su nuovamente al grigio delle pietre laviche.
Superata la parte più difficile del cammino si arriva in un primo pianoro e infine al Gran Cratere della Fossa che per molti è il punto finale dell'escursione. Per arrivare qui dalla base occorrono circa 45 minuti.
Consiglio di proseguire la salita dal lato destro per arrivare al punto più elevato della bocca del cratere, seguendo un facile e largo sentiero, in circa 30 minuti. Questo è l'unico punto delle Eolie dal quale si possono vedere tutte le isole. Essendo poi salita su tutte le vette confermo che è la verità.
Questa ulteriore ascesa, secondo il mio Garmin a quota 369 metri, consente di vedere bene il cratere largo 500 metri con i suoi splendidi colori e la forma che ricorda quella di un cuore. La conformazione attuale della bocca vulcanica è quella provocata dall'eruzione avvenuta nel 1890.
La vista panoramica da lassù è bellissima e, oltre alle altre isole dell'arcipelago, si vedono bene la parte sottostante dell'isola di Vulcano e Vulcanello, la penisola che si protende verso Lipari.
Veduta su Vulcanello e l'isola di Lipari |
Una delle cose più belle da vedere durante questa escursione sono le fumarole che emettono gas pericolosi come cloruro di ammonio, zolfo e acido borico.
Durante la visita al cratere ho visto un vulcanologo, equipaggiato con tuta protettiva e respiratore, che prelevava campioni dalle fumarole. Questo fa comprendere come il rischio di respirare gas tossici non sia da sottovalutare.
Arrivati nel punto più alto è possibile scendere dalla zona delle fumarole, senza passare troppo vicino, ma lo sconsiglio e vi racconto il motivo.
La prima parte del sentiero scende a zig zag su pietrisco ed è abbastanza semplice. Arrivati alla cresta, per evitare la zona delle fumarole, occorre scendere sul pendio roccioso che risulta scivoloso.
Passare da qui permette di sentire il calore e il suono emesso dai gas che si sprigionano dalle bocche delle fumarole. Il colore giallo e quello rosso delle rocce creano uno scenario fantastico, un po' come quello che ho visto salendo ai crateri sommitali dell'Etna, ma ripeto che è pericoloso avvicinarsi. Dovendo fare attenzione non ho neppure scattato tante fotografie.
Chi sceglie di scendere di qui, prestando particolare attenzione, deve proseguire sulla destra nel tratto pianeggiante che arriva al pianoro appena sotto il cratere.
Da lì si ripercorre il sentiero dell'andata per terminare l'escursione con altri 30 minuti di cammino per un totale di circa 5,9 chilometri, se si fa il giro completo. Trovate la traccia su Wikiloc.
Io per godermi la bellezza della salita al Gran Cratere di Vulcano mi sono ritagliata tre ore di tempo e dopo mi sono rilassata in spiaggia.
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