22 aprile 2021

Cosa fare al rifugio dopo il trekking

Quando si fa trekking in montagna spesso si arriva nei rifugi nel pomeriggio e le ore prima di andare a dormire devono essere occupate in qualche modo.

Potreste pensare che non sia un problema far passare 5 o 6 ore ma se si è in alloggi molto spartani e al freddo non è proprio così.

Fare qualcosa per distarsi e ricaricarsi per la camminata del giorno successivo è un ottimo modo per par passare il tempo.


Cosa fare al rifugio: trekking abetone
Montagne dell'Abetone


Cosa fare al rifugio dopo il trekking

Un trekking prevede un'escursione di più giorni ma spesso vengono così definite anche le escursioni in giornata che propriamente dovrebbero essere chiamate con il termine inglese hiking, ormai divenuto di uso comune.

Chi ama fare escursioni di più giorni sa che si parte, in genere, la mattina presto così da percorrere l'itinerario stabilito. Spesso in montagna nel pomeriggio il tempo muta e salgono le nubi e, in caso di pioggia, è bene trovarsi vicino al rifugio per evitare di bagnarsi troppo e di trovare un sentiero scivoloso.

Così facendo spesso già alle 14 o alle 15 si arriva nel rifugio e, dopo essersi rinfrescati, si devono far trascorrere le ore successive sino ad arrivare alla cena.

Se il tempo è bello, soleggiato e le temperature sono piacevoli si può stare all'aperto e godersi la bellezza della montagna, magari facendo una passeggiata in cerca di scorci da fotografare.

Qui sotto sono a Gokyo, in Nepal, poco prima che inizi un'abbondante nevicata.


panorama Gokyo Nepal
Panorama su Gokyo

Quando fa molto freddo oppure il tempo è pessimo si deve stare in camera o nella sala comune e così far trascorrere quelle ore in maniera piacevole diventa importante.

Una delle attività migliori da fare è sicuramente leggere, almeno per chi come me coltiva questa passione, perché si possono portare con sé libri in formato digitale che non occupano spazio.

Quando si viaggia in gruppo qualcuno ha sempre un mazzo di carte per far passare così il tempo in maniera piacevole, assieme ai compagni di escursione. Si potrebbe giocare ad altro ma portare giochi tipo gli scacchi diventa un peso e un ingombro nello zaino.

In alta montagna il freddo è pungente e stare fermi può far raffreddare molto le estremità del corpo che è bene tenere riscaldati. Si possono usare delle bustine riscaldanti fatte apposta che danno sollievo per diverse ore. Le usate diverse volte quando sono stata oltre i 4.500 metri come in Nepal e sul Kilimangiaro.

camera rifugio Nepal
Camera in una guest house a Gokyo

Quando si fanno trekking in molte zone del mondo si è alloggiati in camere doppie dove però non c'è il riscaldamento e così stare dentro al sacco a pelo è un'ottima soluzione per rimanere al calduccio.

In Nepal, ad esempio, nella sala comune la stufa viene accesa solo verso sera perciò è meglio stare in camera piuttosto che al freddo.

Una cosa che aiuta a riscaldarsi è bere il tè e ricordo che l'assunzione di tanti liquidi previene il mal di montagna.


guest house in Nepal
Sala comune in una guest house in Nepal

Una delle attività più piacevoli da fare per far passare il tempo al rifugio è conversare con gli altri escursionisti per ascoltare le loro esperienze e se provengono da Paesi differenti è un ottimo modo per far pratica con le lingue.

Un'altra cosa che si può fare è scrivere il proprio diario di viaggio quando i ricordi sono ancora freschi e possiamo riportare nel dettaglio quello che abbiamo visto durante la giornata e le caratteristiche del sentiero percorso.

Molti escursioni per far passare il tempo studiano l'itinerario del giorno seguente per vedere il dislivello e i chilometri da percorrere. In base a questo preparano lo zaino per il giorno seguente. Oltre a vestirsi in maniera adeguata, è sempre bene tenere a portata di mano, nella parte alta dello zaino o nelle tasche esterne, tutto quello che potrà servire durante la giornata.



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