Il lago di alta montagne con acque nelle quali si riflettono le montagne mi aveva fatto innamorare tanti anni fa vedendo le fotografie fatte durante un viaggio di nozze da due mie concittadini e non vedevo l'ora di arrivare qui e così mi sono regalata questa bella avventura per il mio compleanno.
Non è perciò stata una casualità svegliarmi in questo posto magnifico per il mio genetliaco e fare una delle tappe più impegnative proprio quel giorno.
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Veduta sul lago di Gokyo |
Trekking da Namche Bazar a Phorse Thanga
Dopo avere affrontato la prima dura salita lungo la scalinata che termina nella parte alta di Namche Bazar il sentiero diventa abbastanza pianeggiante. Lungo la larga mulattiera s'incontra sempre tanta gente e molti non hanno l'aspetto di trekker esperti.
Namche Bazar visto dall'alto |
Guardando avanti in questo paesaggio da cartolina si vede sempre la sagoma dell'Everest che da questa prospettiva sembra più basso delle innevate montagne in primo piano.
Il primo tratto di sentiero e sullo sfondo, dietro lo stupa, l'Everest |
Superato un boschetto s'imbocca, nei pressi del punto di ristoro di Kyangjuma, il sentiero in salita verso Gokyo che ha moltissimi scalini nel primo tratto.
Passando nel sentiero a mezza costa lungo la montagna ricoperta solo d'erba si arriva al villaggio di Mong, il paese natio del lama Sange Dorje dove ci si può fermare a pranzo.
In questo agglomerato di case ci sono moltissimi punti panoramici che consentono di ammirare le alte vette.
Il villaggio di Mong |
Sulla destra si può vedere il Thamserku coi suoi oltre 6.600 metri di altezza e davanti i villaggi dall'altro lato della vallata.
Il Thamserku tra le nubi |
Questo è anche il punto più alto del trekking odierno perché si ridiscende la montagna lungo un sentiero in mezzo al bosco per arrivare a Phorse Thanga. Il villaggio si trova proprio accanto al letto del fiume lungo una vallata molto stretta e umida tanto che la mattina sembra quasi che piova.
Qui si sente lo scorrere del fiume e il profumo dei pini e sembra quasi di essere in Italia se non fosse per le basse temperature.
Si potrebbe anche proseguire ma il prossimo villaggio dove trovare posto per dormire si trova 3.900 metri.
Qui ho soggiornato in una tea house con una bella sala con la stufa accesa tutto il giorno così da riscaldare bene l'ambiente. I bagni sono più spartani rispetto a quelli di Namche.
Trekking da Namche Bazar a Phorse Thanga
Lunghezza: 11 km
Durata: 4 escluse le soste
Dislivello: da 3.446 metri a 3.680 metri
Questo è stato il primo giorno di trekking lungo il Gokyo Trek con poche persone lungo il sentiero e così mi sono goduta i panorami, le spazi erbosi e gli incontri coi bellissimi yak, alcuni con un foltissimo pelo.
Trekking da Phorse Thanga a Macchermo
La mattina si parte per il trekking da Phorse Thanga in un paesaggio quasi irreale. L'umidità è tantissima e sembra che piova, fa freddo e la nebbia avvolge il bosco.
Dietro un albero intravedo un cervide, precisamente un musk, e più avanti uccelli dai vivaci colori della specie lofoforo splendido o hymalaiano che però sono poco propensi a mostrarsi.
Il freddo è pungente in questa stretta valle e la salita quasi tutta lungo gradoni in pietra è dura perché il respiro si fa affannoso. Si passa accanto a cascate ghiacciate in un paesaggio non tanto bello.
Arrivati in alto nella zona del villaggio di Dhole a quota 4.110 metri il paesaggio cambia aspetto e la vegetazione si dirada.
Il trekking continua lungo il sentiero a mezza costa sul quale si incontrano pochissime persone e così finalmente mi godo la bellezza della vallata del fiume Dudh Koshi Nadi e dall'altra parte scorgo altri villaggi che sono collegati da un sentiero che corre parallelo a questo sull'altro lato.
Più avanti il paesaggio diventa sempre più brullo, la vegetazione si dirada e vedo alcune casupole in pietra e muri che formano recinti per racchiudere gli yak. Questi sono le cose che mi piace da vedere, i segni delle antiche tradizioni agricole.
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Paesaggi lungo il sentiero |
Durante la sosta per il pranzo a Luza arriva una spruzzata di neve quasi ghiacciata, dalle mi parti viene detta neve corsina, che inizia a coprire il terreno e che rende affascinante ancor di più la montagna.
Stupa prima di Macchermo |
L'ultimo tratto su un terreno abbastanza brullo è sempre in salita e poi superato lo stupa con le colorate bandierine si arriva a Macchermo, un agglomerato di tea house che si vede come siano state costruite da poco tempo.
Arrivo a Macchermo |
Soggiorno allo Yeti Lodge che è abbastanza spartano. Le pareti della camera sono di legno per cui il freddo dell'esterno si sente e i bagni sono puliti ma essenziali. Per scaricare il w.c. si deve buttare l'acqua con un secchio.
Qui incontro un ragazzo italiano, che viaggia da solo, e un francese con la sua guida e così nella sala comune passa il tempo tra due chiacchiere, scambiandoci le nostre esperienze di viaggio, e la lettura di ebook.
Trekking da Phorse Thanga a Macchermo
Lunghezza: 10 km
Durata: 5 escluse le soste
Dislivello: da 3.680 metri a 4.465 metri
Macchermo e dietro le montagne innevate |
Trekking da Macchermo a Gokyo
Nella notte è nevicato ma il sole rende la temperatura gradevole. Il primo tratto del sentiero da Macchermo a Gokyo è in salita ma poi si percorre un falsopiano che costeggia il fiume che qui forma delle cascatelle e delle rapide.
Il villaggio di Phangga |
Sembra di essere in una fiaba con il paesaggio innevato e la vallata che sta diventando sempre più bella.
Superato un tratto con gradoni in pietra si giunge a un lago e con mio stupore vedo due ragazzi fare il bagno nelle acque gelide. Sono due pazzi che rischiano di ammalarsi ma capisco che vogliano vivere questa esperienza.
Il primo lago |
Il sentiero corre lungo una pietraia e si arriva al secondo lago che però è ghiacciato come il terzo che si raggiunge dopo una breve salita e finalmente si arriva alla meta del trekking: il Gokyo lake.
Il secondo lago ghiacciato |
Al primo impatto rimango un poco delusa perché mi aspettavo fosse più arduo arrivare sin qui e la nebbia che lo avvolge ne maschera la bellezza.
Riguardando le foto mi rendo conto come cambi aspetto a seconda del tempo perché la mattina seguente era incantevole.
Il Gokyo lake al mio arrivo |
Per due notti alloggerò al Gokyo Resort che è molto grande e offre camere di diverso tipo. Io ho dormito in una camera spaziosa ma fredda con il bagno in fondo al corridoio ma essendo praticamente esterno gelava l'acqua nelle tubature durante la notte.
Al solito era necessario usare un secchio per far scaricare la turca ma buttando l'acqua gelava quella che schizzava fuori e tutto il pavimento diventava estremamente scivoloso.
Veduta su Gokyo dal point view verso il ghiacciaio Ngozumba |
La cucina in questo lodge è ottima così come l'accoglienza.
Trekking da Macchermo a Gokyo
Lunghezza: 8 km
Durata: 3 h e 30
Dislivello: da 4.465 metri a 4.720 metri
Cosa vedere a Gokyo
Dopo aver passato i giorni precedenti senza segnale telefonico e senza Internet a Gokyo è possibile acquistare una card prepagata per utilizzare l'WI-FI così da mettersi in contatto con i familiari e gli amici e per noi blogger anche per postare le foto di questi magnifici posti.
Tempo permettendo a Gokyo è possibile fare numerose escursione nei dintorni per godersi questo luogo che è la meta di molti trekking e anche punto di passaggio per proseguire verso il Renjo Pass Trek o per il Cho La Pass Trek verso il campo base dell'Everest.
Escursione sul ghiacciaio Ngozumba
Salendo lungo il sentiero dietro Gokyo si arriva a un punto panoramico che quando il tempo è clemente consente di vedere il ghiacciaio Ngozumba che è immenso e sembra non aver fine. Tutta la zona verso est è costellata da ghiacciai e tratti estremamente difficili da percorrere e qui davvero una guida è necessaria per poter raggiungere senza correre pericoli la zona oltre il Cho La Pass.
Scarsa visibilità sul ghiacciaio |
Escursione verso il Cho Oyu base camp
Percorrendo il sentiero che va verso il campo base del Cho Oyu. Col bel tempo è possibile percorre un tratto di questo sentiero e godersi la bellezza delle montagne da una prospettiva differente.
Escursione al Gokyo Ri
L'escursione al Gokyo Ri è abbastanza impegnativa perché si arriva a quota 5.357 metri. Il tempo di percorrenza di questo sentiero che prosegue a zig zag sulla montagna è di 3 ore.
Io ho impiegato una decina di minuti in più perché dovevo fermarmi ogni dieci passi e poi mi sono goduta i bellissimi panorami che mutavano via via che si saliva. Dapprima il villaggio di Gokyo e poi l'immenso ghiacciaio dietro che il giorno prima per il cattivo tempo non ero riuscita a vedere.
Il Gokyo lake |
Quel paio di centimetri di neve caduti nella notte hanno ammantato tutto il terreno rendendo il panorama magico. Dall'alto il lago di Gokyo è incantevole e da una certa quota s'inizia a vedere la vetta dell'Everest.
Il ghiacciaio |
Arrivati in cima al Gokyo Ri la vista è ancora migliore e si ammira le mille sfumature del Ngozumba Glacier che sembra quasi finto tanto è bello.
Il ghiacciaio |
Guardando verso nord si vede il Cho Oyu che coi suoi 8.201 metri è una delle più alte vette del mondo.
Già la mattina alle 10 il tempo cambia e così dalla vallata iniziano a salire le nuvole che rapidamente coprono tutto e perciò chi ha tardato a salire non vedrà più nulla di questo spettacolo della natura.
Calzati i ramponi per la discesa sul fondo scivoloso per colpa dei sassolini in poco tempo sono tornata a Gokyo. La neve sciolta per il sole svela la presenza di arbusti con fiori di colore rosso.
Veduta del ghiacciaio e sullo sfondo al centro l'Everest |
Anche il lago si è leggermente sgelato e le cime delle montagne vi si riflettono rendendo tutto suggestivo.
Ho adorato questo posto, il più bello di quelli visti nel mio viaggio tra le montagna nepalesi.
Il trekking di 5 ore sul Gokyo Ri è lungo circa 5 km.
La giornata diventa pessima ma visto che siamo a queste altitudine è prevedibile che il tempo sia mutevole. Così una forte nevicata blocca tutti nei lodge e diventa inutile uscire a fare escursioni senza poter vedere a più di 30 metri di distanza.
Il trekking qui nelle alte montagne del Sagarmatha National Park offre una grande varietà di paesaggi ma vista l'altitudine il tempo è mutevole.
Che meraviglia questi paesaggi!! Ricordo quando seguivo le foto su fb del tuo viaggio in Nepal con gli occhi spalancati da tanta bellezza! Purtroppo il trekking non fa per me, anche perché ho problemi ad un ginocchio, ma quante meraviglie che mi perdo!
RispondiEliminaChe spettacolo! Paesaggi unici e belli da mozzare il fiato! Sento già il richiamo del Nepal diventare sempre più insistente, credo proprio che dovrò decidermi ad organizzare il mio primo viaggio in queste terre fuori dal tempo!
RispondiEliminaComplimenti! Io non sono una viaggiatrice amante di trekking e avventure, quindi mi piace molto leggere e vedere queste foto meravigliose! Grazie!
RispondiEliminaWow! Che esperienza fantastica e che panorami! Da sempre sogno di arrivar lì e ora grazie a te e come se ci fossi stata ;)
RispondiEliminaChe invidia! Io non riesco a fare sport neanche nella routine di tutti i giorni e tu invece pure in vacanza! Ti stimo tantissimo 😍
RispondiEliminaSono stata incuriosita dal titolo, con tutte quelle parole così strane... e che bello! Io sono una persona che non abbandonerebbe mai il mare, ma con queste foto ammetto di esser rimasta molto colpita! brava!
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