23 marzo 2021

Visita al Palazzo dei Normanni a Palermo

Uno dei tesori da ammirare nella splendida Palermo è la Cappella Palatina, una basilica in stile normanno-bizantino che si trova all'interno del Palazzo dei Normanni.

Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa ed è uno dei siti Patrimonio dell'umanità UNESCO della città.

Visita al Palazzo dei Normanni a Palermo


Il Palazzo dei Normanni

Il Palazzo Reale poggia su un'antica costruzione punica che col tempo fu fortificata dai greci e dagli arabi. Quello che vediamo oggi è un sontuoso edificio, voluto da re Ruggero II, che fu un importante centro della cultura e dell'arte europea tra il XII e il XIII secolo.

Durante la visita si possono vedere ambienti di straordinaria bellezza come la Cappella e la Sala di re Ruggero II, solo questi valgono il prezzo del biglietto e sono da inserire tra le cose da vedere a Palermo.

Varcato il grande portale si entra nel cortile Maqueda che presenta due ordini di logge di stile rinascimentale e, salendo scaloni monumentali, si arriva al Cortile della Fontana.

Al piano terra si trovano le Sale Duca di Montalto, affrescate nel XVII secolo da artisti del tempo, un ampio ambiente dove vengono realizzate le mostre temporanee.

cortile Maqueda Palazzo Normanni Palermo

Cosa vedere nella Cappella Palatina di Palermo

Al primo livello della loggia del cortile si trova la Cappella Palatina il cui nome significa cappella del palazzo. Fu voluta da Ruggero II d'Altavilla, il primo re normanno di Sicilia, e consacrata nel 1140.

Prima di entrare si possono ammirare gli affreschi nel loggiato tra i quali spiccala raffigurazione del Genio di Palermo, il nume tutelare della città siciliana, posta sopra l'ingresso.

Ruggero II aveva una visione molto aperta della tolleranza religiosa e perciò chiamò alla realizzazione della cappella arabi e normanni. Questi ultimi a quei tempi erano analfabeti e perciò i mosaici erano un modo per far conoscere i testi sacri.

All'interno della Cappella Palatina di Palermo si possono vedere straordinari mosaici dorati che rappresentano le storie di Cristo, dell'antico testamento, della Genesi e dei Santi Pietro e Paolo

Quando avevo visitato Castel del Monte la guida aveva spiegato l'importanza dei numeri per i normanni e qui ritroviamo questa simbologia.

ingresso Cappella Palatina Palermo
Ingresso alla Cappella e sopra il Genio di Palermo

Il presbiterio ha una forma quadrata e sappiamo che il quadrato rappresenta i quattro elementi: terra, acqua, aria e fuoco. Nel tamburo si riconosce un ottagono e l'otto rappresenta la resurrezione e il giudizio universale.

La cupola e i mosaici

La cupola simboleggia il regno celeste nel quale Cristo è supremo signore. Qui è raffigurato circondato da arcangeli e Angeli, i suoi soldati. Attorno si può leggere:

Il cielo è il mio trono, la terra lo sgabello dei miei piedi

Il catino absidale è la sublimazione della bellezza degli altri mosaici con un Cristo Pantocratore che benedice con la mano sinistra mentre con la destra tiene il libro della Bibbia sul quale è scritta una frase, in greco e in latino:

Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita.

abside e cupola Cappella Palatina Palermo
Abside e cupola

Sotto vediamo raffigurata la Madonna ma questa fu realizzata più tardi per coprire lo spazio dove, in precedenza, c'era una finestra che faceva filtrare la luce del mattino.

Nel mosaico posto nella parete ovest è raffigurata la Maestà di Cristo fra gli apostoli Pietro e Paolo e gli arcangeli Michele e Gabriele. Questo Cristo Pantocratore con aureola a croce greca e abbigliamento regale benedice con la mano destra mentre la sinistra tiene il libro del Vangelo.

Questo è l'unico luogo sacro in Sicilia dove Cristo viene raffigurato tre volte.

Tra i mosaici più belli c'è quello che rappresenta la separazione della terra dal mare, una sfera d'acqua con al centro tre parti di terra che rappresentano i tre continenti allora conosciuti: Europa, Africa e Asia, divise da strisce di mare che formano una Y, simbolo della trinità.

Molto rappresentativo il mosaico con la creazione di Adamo raffigurato molto simile a Dio, come recita la frase in latino: creavit ominem at imaginem sua.

La visita alla Cappella Palatina è una delle cose imprescindibili da fare perché è davvero splendida e per osservare ogni dettaglio, perché è completamente ricoperta da mosaici, bisognerebbe stare ore intere.

mosaico parete ovest Cappella Palatina
Mosaico nella parete ovest

Il soffitto in legno di abete dei Nebrodi è una struttura, composta da lacunari geometrici, che venne dipinta da artisti arabi che hanno raffigurato scene di vita di corte, animali, piante, motivi geometrici e floreali.

Le pareti in alto si trova una serie di muqarnas, nicchie sfaccettate e dipinte tipiche dell'architettura islamica.

Una delle cose da vedere è il candelabro monolitico alto oltre quattro metri che si vede sulla destra accanto all'ambone. Questo capolavoro scultoreo in marmo bianco è diviso in cinque ordini e poggia su quattro leoni, simbolo dei normanni, che azzannano uomini e animali. Al centro del candelabro è raffigurato Cristo con la barba, seduto su un cuscino, che tiene in mano un libro. Ai suoi piedi si vede la figura di un uomo in abiti ecclesiastici, probabilmente lo stesso Ruggero II.

Sala d'Ercole

Al secondo livello del cortile si trovano gli altri ambienti accessibili durante la visita al Palazzo dei Normanni.

Oggi il palazzo è anche sede dell'Assemblea Regionale Siciliana che si riunisce nella Sala d'Ercole che prende il nome dalle pitture che raffigurano l'eroe mitologico greco. Furono realizzate dal pittore italiano Giuseppe Velasco all'inizio del XIX secolo.

Sala d'Ercole Palazzo dei Normanni

Sala dei Viceré

La sala dei Viceré è così conosciuta perché sulle pareti sono appesi i ritratti di 21 viceré, luogotenenti e presidenti del regno Borbone di Sicilia.

I più importanti furono:

  • Domenico Caracciolo, marchese di Villamaina, che nel 1782 soppresse il tribunale dell'inquisizione destinando le rendite a nuove cattedre universitarie.
  • Francesco d'Aquino di Caramanico che nel 1788 fece abolire le angherie, i lavori che i contadini a titolo gratuito prestavano ai feudatari, nel 1789 fece abrogare le servitù personali e fece realizzare nel 1790 l'osservatorio astronomico all'interno della Torre Pisana.

Gli ex appartamenti reali

Questi saloni sono molto belli da vedere sia per la presenza dei decori sia per gli elementi di arredo.

Sala Pompeiana

La sala pompeiana è nota anche come Sala della Regina perché fu voluta da Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, la moglie di Ferdinando IV di Borbone. Le raffinate decorazioni neoclassiche sono ispirate a quelle ritrovate durante gli scavi di Ercolano e Pompei. Al centro della volta sono raffigurati Eros e Afrodite su un carro.

Sala pompeiana Palazzo dei Normanni

Sala dei Venti

La sala dei venti si trova nella Torre Joharia e un tempo era la cappella di Santa Maria Superiore. Dopo il restauro nel XVI fu decorata con vetrate colorate e successivamente fu realizzato il soffitto ligneo al cui centro spicca la rosa dei venti.

Sala di Re Ruggero

La sala che si trova nella Torre Pisana prende il nome da Ruggero II d'Altavilla. Questo è uno degli ambienti più belli all'interno del Palazzo dei Normanni, almeno per me che amo vedere raffigurate scene con animali piuttosto che quelle religiose.

Le stupende decorazioni musive furono volute da Guglielmo I e raffigurano elementi fitomorfi, zoomorfi e antropomorfi. Si possono vedere scene di caccia con cervi, animali esotici e mitologici. Queste opere mostrano una matrice greco-bizantina influenzata dall'arte pittorica islamica.

Mosaici Sala di Re Ruggero II

I giardini reali

Sul retro del palazzo, all'interno del Bastione di San Pietro, si possono visitare i giardini reali dominati dal grande Ficus Macrophylla che ingloba un pino. Nel giardino sono presenti diverse specie arboree subtropicali. In talune zone ricorda un giardino romantico in altre lo stile gardenesque con aiuole irregolari.

Un posto tranquillo dove rilassarsi prima di continuare la visita della città di Palermo.

ficus giardini Palazzo dei Normanni

Palazzo dei Normanni: i prezzi

Il Palazzo dei Normanni ha orari di visita che variano nei diversi periodi dell'anno perciò è bene informarsi sul sito ufficiale.

Il biglietto si può acquistare in loco, nell'ufficio davanti al palazzo, oppure online.

Riporto gli ultimi aggiornati a marzo 2021:
  • Lunedì dalle ore 8.30 alle ore 14.30 (ultimo ingresso)
  • Martedì dalle ore 8.30 alle ore 14.30 (ultimo ingresso)
  • Mercoledì dalle ore 8.30 alle ore 14.30 (ultimo ingresso)
  • Giovedì dalle ore 8.30 alle 14.30 (ultimo ingresso)
  • Venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 (ultimo ingresso)

Mosaici caccia Sala di Re Ruggero II
Mosaico con battute di caccia


Si possono acquistare diverse tipologie di biglietti.
Solo mostra temporanea:
  • Intero € 7,00
  • Gratuito: bambini fino a 14 anni non compiuti se accompagnati da adulti e non in visita didattica.

Ingresso Cappella Palatina, Appartamenti Reali, Sala Re Ruggero, Cappella Neogotica, Torre Pisana, Giardini Reali e mostra (lunedì e venerdì)
  • Intero € 18,00
  • Ridotto € 16,00
Biglietto ridotto:
  • Cittadini di età pari o superiore ai 65 anni € 14,50
  • Ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni € 10,00
  • Hanno diritto al biglietto ridotto gli insegnanti di ruolo e i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni dell’Unione Europea

Ingresso Cappella Palatina, Giardini Reali e mostra. (martedì, mercoledì e giovedì)
  • Intero € 13,50
  • Ridotto € 11,50

Biglietto ridotto:
  • Cittadini di età pari o superiore ai 65 anni € 11,50
  • Ragazzi di età compresa tra i 14 e i 17 anni € 7,00
  • Hanno diritto al biglietto ridotto gli insegnanti di ruolo e i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 25 anni dell’Unione Europea
Biglietti omaggio:
  • Docenti accompagnatori di studenti in visita didattica
  • Bambini e ragazzi di età fino a 13 anni
  • Docenti e studenti regolarmente iscritti a corsi di laurea in materie storico, artistico e letterarie
  • Giornalisti, membri ICOM e dipendenti dell’Assessorato regionale dei Beni culturali
  • Visitatori diversamente abili e un loro accompagnatore.

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