All'interno del Parco delle Mura di Genova si trovano diversi forti militari, costruiti tra il XVIII e il XIX secolo, che facevano parte di un imponente sistema difensivo che doveva proteggere la città dagli attacchi via mare e via terra.
Oggi passeggiare all'interno del parco è molto piacevole ed è un modo per allontanarsi dal caos cittadino e trovarsi nella tranquillità delle alture genovesi.
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Forte Diamante |
Giro dei forti di Genova
Molti sono i forti di Genova e quello che voglio suggerire è un bell'itinerario che da Forte Diamante conduce a Forte Sperone, facendo così il giro dei forti.
Sono partita dalla località di Campi arrivando qui col trenino di Casella, una ferrovia a scartamento ridotto, inaugurata nel 1929, che collega la città di Genova con diversi paesi collinari lungo un tracciato in salita fatto di ponti e gallerie.
Ho trovato molto bello trovarmi su questo trenino con pochi vagoni che porta indietro nel tempo quando nulla era automatizzato all'interno delle vetture.
Prima di partire bisogna dire al capotreno dove intendiamo scendere perché le fermate sono a richiesta e le stazioni, almeno quelle che ho visto, non hanno indicazione del nome.
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Stazione di Campi |
La stazione di Campi è solo un fabbricato in mezzo al nulla e, una volta usciti, si prosegue in salita lungo la strada asfaltata sino ad arrivare, dopo circa 10 minuti, alla baita del Diamante.
Qui si trovano le prime indicazioni dei sentieri delle alture genovesi e, per salire al Forte Diamante e fare così il giro dei forti di Genova, si prende il sentiero che sale sulla destra.
Si passa in mezzo a un boschetto ed erbosi pianori tra cespugli di more e un incessante svolazzare di farfalle e calabroni.
Qui non si ode alcun rumore e si ascolta solo il respiro della natura: un paradiso per chi voglia allontanarsi dal caos della città.
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L'interno di Forte Diamante |
In circa 40 minuti, superata l'ultima ripida salita, si arriva a Forte Diamante che deve il suo nome al monte sul quale si erge.
La fortezza si trova a 629 metri di altitudine e, avvicinandosi, si vede, purtroppo, come sia in stato di abbandono.
Si può girare tutto attorno al forte per ammirarlo nella sua interezza e godersi il panorama sulla Val Bisagno fin verso il mare.
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Sentiero che scende da Forte Diamante e risale la collina |
Dopo essere scesi su tornanti in pietra, si risale il pendio opposto, prendendo il sentiero che sale a destra, per arrivare, in circa 30 minuti, sulla cima dove si vedono solo alcuni resti del Forte Fratello Maggiore. Fu demolito per fare posto alle postazioni contraeree durante la Seconda Guerra Mondiale perché proprio da qui si gode di una splendida vista.
Girandosi indietro, si può ammirare il Forte Diamante da una prospettiva che lo rende ancor più bello.
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Veduta della Valpolcevera e di Forte Diamante |
Scendendo sulla destra si arriva in una decina di minuti al Forte Fratello Minore.
Volendo è possibile entrare all'interno delle mura della fortezza che domina la Valpolcevera.
Ritornando sui propri passi s'imbocca il sentiero, quasi pianeggiante, che porta verso lo sterrato più largo percorso da chi viene qui sulle alture a fare passeggiate o in mountain bike.
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Forte Fratello Minore |
Devo dire che la segnaletica dei sentieri è quasi cancellata e si vedono diverse tracce ma non è ben chiaro quali si debbano seguire per fare il giro dei forti e quali per percorrere il sentiero delle farfalle, nel quale ci sono diversi pannelli che illustrano le caratteristiche delle diverse specie.
Mi sono affidata un po' a maps.me e un po' al mio istinto dirigendomi ogni volta verso il forte che vedevo svettare più avanti sul crinale della montagna.
Percorrendo un leggero sali scendi si arriva, dopo aver camminato per circa 35 minuti, all'ottocentesco Forte Puin, fatto costruire dai Savoia.
Questo forte ha una bella scalinata che porta verso l'ingresso, dove un tempo c'era un ponte levatoio, ma anch'esso non è visitabile.
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L'accesso a Forte Puin |
A questo punto ho proseguito lungo il sentiero più ampio ma, in vista del Forte Sperone, non era ben chiaro dove si dovesse passare e così sono scesa sul ripido sentiero che corre a sinistra delle mura, dopo un'altra mezzora di cammino.
Questo forte è davvero grande e purtroppo camminando da questo lato, tra rovi ed erba alta, non l'ho potuto ammirare in tutta la sua bellezza, pur costeggiando le alte mura difensive.
Arrivata finalmente nella strada sterrata ho continuato il mio giro dei forti di Genova arrivando al parcheggio delle auto dove c'è una fontana per riempire la borraccia.
Qui si vede una strada che sale verso il forte, così ne ho percorso un primo tratto per fare alcune foto al forte, costruito su tre livelli, che s'intravede tra la vegetazione.
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Forte Sperone visto dalla strada di accesso |
Il mio cammino è proseguito sulla strada asfaltata del Parco delle Mura, praticamente sulle mura seicentesche, sino all'archivolto del Forte Castellaccio che chiude il giro dei forti di Genova.
Dalla mia partenza a Campi sono trascorse 3 ore compresa la sosta per il pranzo.
Itinerario: Campi - Forte Diamante - Forte Sperone
Lunghezza: circa 7 Km
Dislivello: max 629 m - min 350 m
Tempo di percorrenza: circa 3 ore
Difficoltà: E
Accanto alla porta nelle mura si trova l'Osteria Richetto dove si può sostare a bere o mangiare qualcosa dopo la camminata sulle alture genovesi.
Volendo proseguire la camminata sino al centro di Genova si prosegue sulla strada asfaltata sino alle Mura delle Chiappe, nel quartiere Righi.
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L'archivolto nelle mura |
Da qui si ammira un bel panorama sulla zona del porto e, volendo, si può scendere con la funicolare Zecca-Righi che conduce proprio nel centro città.
Io l'ho trovata chiusa per lavori e perciò, non avendo voglia di aspettare il bus, sono scesa a piedi lungo le scalinate che mi hanno condotta nella zona di Spianata Castelletto in circa 35 minuti, facendo un dislivello di poco meno di 300 metri.
Ho potuto così ammirare il panorama praticamente a 360° sulla città: il porto, il centro storico, dove si cela la bellezza dei Palazzi dei Rolli, e la zona di Brignole.
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Veduta sul porto di Genova da Righi |
Per scendere nel centro storico si può utilizzare l'ascensore che arriva in Via Garibaldi oppure fare le scalette.
Il giro dei forti di Genova è una bella passeggiata che si può fare anche nei mesi estivi, portandosi dietro l'acqua, ma è un peccato che questo sistema di fortificazioni, tra i più grandi in Europa, non venga valorizzato.
Le indicazioni sul sentiero migliore da percorrere sono inesistenti e anche i cartelli informativi, nei pressi dei forti, ormai sono sbiaditi, segno dell'incuria.
In altre zone d'Italia i forti sono molto ben tenuti, ad esempio in Val d'Aosta, e nel caso di Castel del Monte persino entrati a far parte dei siti Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Quest'ultimo era molto di più di una fortezza militare e fu costruito in altra epoca ma è tra i più visitati.
Come arrivare ai forti di Genova
Il giro dei forti di Genova può iniziare da Righi, ma in questo caso è quasi tutto in salita, oppure da Campi o Trensasco arrivando con il trenino di Casella.
Questo treno storico parte dalla stazione che si trova in Piazza Manin, che si raggiunge con una breve camminata di 20 minuti dalla stazione di Genova Brignole.
Si esce dalla stazione dal lato nord, dal sottopasso, e si risale Corso Montegrappa percorrendo alcune scorciatoie.
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Tratto della ferrovia visto da Forte Puin |
In alternativa è possibile prendere il bus 49 e scendere in Largo Gaetano Giardino e qui salire le scale che portano alla ferrovia.
Dalla stazione di Genova Piazza Principe si può prendere i bus 34 oppure 36 sino a Piazza Manin.
Arrivando in auto è possibile parcheggiare sia a Trensasco, oppure vicino al Forte Sperone, e in entrambe i casi fare un percorso ad anello.
Grazie Stefania, le tue indicazioni mi sono state molto utili!
RispondiEliminaGrazie per avermi letto
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