24 luglio 2018

Visita alla Grotta del Vento in Garfagnana

Erano davvero tanti anni che desideravo visitare la Grotta del Vento in Garfagnana ma spesso parto per vedere posti lontani, pensando che avrò sempre tempo per andare in quelli vicini a casa, e così rimando.

Con l'arrivo della bella stagione mi è venuta voglia di fare tante belle escursioni in giornata e così ho finalmente visitato la grotta, che si trova nel cuore delle Alpi Apuane, che solo guardandola dalle fotografie sul web mi attirava molto.
Proprio nel 2017 ha festeggiato i 50 anni di apertura al pubblico.

Io amo molto le grotte perché sono posti dove la natura ha creato conformazioni straordinarie, impiegando millenni, ed ero rimasta affascinata dalle ultime viste in Puglia a Castellana Grotte.

Visita alla Grotta del Vento in Garfagnana il centro visite
Il centro visite


I percorsi nella Grotta del Vento


Se si decide di visitare la Grotta del Vento consiglio di guardare sul sito ufficiale gli orari di partenza dei singoli percorsi perché ne esistono tre di diversa lunghezza e durata.
Il primo percorso è lungo 800 metri e dura circa 1 ora ed è il più semplice avendo poco dislivello.
Il secondo itinerario è lungo circa 1,5 km e in due ore si percorre un dislivello significativo e oltre 800 gradini.
Il terzo percorso comprende i primi due e in aggiunta consente di visitare il pozzo. Dura 3 ore ed è lungo 2,2 km e si devono salire/scendere oltre 1.100 scalini. Quest'ultimo è consigliabile a chi non ha problemi a fare tanti scalini.

La mia visita alla Grotta del Vento


Io ho scelto di fare il terzo percorso della Grotta del Vento perché volevo vedere tutto ciò che è possibile lungo il percorso turistico della grotta che prende il nome dalla corrente d'aria che si forma all'interno. Questa corrente è causata dalla differenza tra la temperatura interna e quella esterna.
Quando sono andata io fuori faceva più caldo perciò, aperta la porta d'accesso, ho avvertito una fredda corrente spirare dal basso verso l'uscita. Quando la porta viene richiusa non si sente più il vento spirare. Il vento può raggiungere anche i 40 km/h.

La visita alla grotta della Garfagnana viene effettuata assieme a una guida che racconta la storia della scoperta nel 1898 e delle esplorazioni iniziate nel 1929 e ancora non terminate visto che, dai 4 km finora conosciuti, partono moltissime gallerie laterali. Proprio passando lungo le gallerie in alcuni punti si sentono degli spifferi segno che arriva aria da qualche imboccatura laterale non ancora esplorata.

la colata rosa nella grotta del vento
La colata rosa

Il percorso di visita passa per la galleria principale e arriva al lago dei Cristalli, dove si vede una bellissima colonna bianca prosegue nella sala del ciondolo dove ci sono colate colorate e drappeggi bellissimi. Più avanti si vedono altre conformazioni che con la nostra fantasia possiamo far assomigliare a figure.

conformazioni nella grotta del vento

Se si sceglie di fare il terzo itinerario si sale lungo il pozzo verticale chiamato pozzo dell'Infinito.
Io soffro di vertigini e salire gli scalini, seppure sia tutto messo in sicurezza, all'inizio è stato impegnativo ma appagante perché ho potuto vedere le goccioline che scendono.
Il pozzo è profondo circa 80 metri e non ho avuto il coraggio di guardare verso il basso.

il pozzo dell'infinito
Il baratro del pozzo dell'infinito

In estate scendono poche gocce ma la guida ha spiegato che in inverno c'è una cascata e per questa ragione qui non ci sono depositi di calcare e la parete risulta fatta solo di roccia.
Ad un certo punto ha spento le luci per far capire com'è trovarsi sotto terra in una grotta. Mai visto un buio così, tutto nero e non vedevo neppure l'ombra della mia mano se provavo a metterla davanti agli occhi. Nell'oscurità totale i suoni vengono ancor più ampliati e così si sente il ticchettio delle gocce che scendono, il rumore lontano dell'acqua che scorre, i leggeri sibili di vento.
Un'esperienza davvero molto bella da fare.

conformazioni nella grotta del vento
Belle conformazioni nella grotta

Scesi nuovamente alla galleria principale si sale una scala e si arriva al baratro dei giganti con le pareti arrotondate e dalla forma regolare.
Da qui il percorso diventa comune con quello del secondo itinerario e si scende nella sala delle voci. Sembra che in particolari condizioni si sentano delle voci ma durante la mia visita non è accaduto nulla.
Si scende ancora nel salone dell'Acheronte, dove scorrono tre torrenti, che è la parte più bassa di questo complesso carsico. Il fiume s'incunea in un anfratto verso chissà quali mete, per ora non è stato scoperto in quale zona della Garfagnana sgorghi.
La visita alla grotta del vento prosegue risalendo verso l'alto lungo la galleria delle Valli.
Qui si vedono strane formazioni di argilla che non si sa come si siano sviluppate, sono i misteri della natura tanto affascinante!
In tutta questa seconda parte del percorso non si vedono stalattiti né stalagmiti perché l'area è molto umida e se piove molto viene tutto ricoperto dall'acqua che impedisce i depositi di calcare.
La guida ha raccontato che durante la disastrosa alluvione di qualche anno fa tutta questa parte fu invasa dall'acqua che usciva abbondante anche dall'ingresso. Ora un sistema di pompe consente la visita anche nei mesi invernali, almeno nella prima parte della grotta.

conformazioni di argilla nella grotta del vento
Conformazioni di argilla

Ricordo ai visitatori che presentando il biglietto di questa grotta si può avere uno sconto per le altre grotte turistiche italiane senza limite di tempo.
I più avventurosi possono prenotare percorsi speciali assieme a speleologi. I percorsi avventura salgono su scalette in ferro, come se si fosse su una ferrata, e poi si scende in corda doppia dal pozzo. Io ero incuriosita da questa possibilità ma decisamente non è per me, visto che soffro di vertigini!

Dopo la visita posso dire che mi aspettavo che le grotte fossero più belle e che si potessero ammirare molte più conformazioni calcaree. Sicuramente le grotte di Castellana sono più ricche di cose da vedere, ma ora mi attende la visita dell'Antro del Corchia che si trova nell'altro versante delle Alpi Apuane.

Come arrivare alla Grotta del Vento


La grotta si trova sopra Fornovolasco, nel cuore della Garfagnana, e si raggiunge in auto in circa un'ora da Lucca oppure da Capannori. Da Aulla ci vogliono circa 2 ore, così come dalla Versilia.
Chi arriva coi mezzi pubblici, come ho fatto io, può scendere in treno alla stazione di Gallicano. Davanti alla stazione, indicata sugli orari come Mologno, si prende il bus per Fornovolasco che però non è molto frequente.
In 30 minuti si arriva alla piazza del paese, qui a piedi si attraversa il ponte in pietra e si sale sulla destra sino alla strada asfaltata e in circa 15 minuti si arriva alla grotta.

Fornovolasco
Il paese di Fornovolasco

Dove mangiare dopo la visita


Dopo o prima della visita alla grotta del Vento si possono gustare specialità tipiche della Garfagnana nel ristorante che si trova accanto al parcheggio per le auto che ha una bella terrazza esterna.

5 commenti:

  1. La Grotta del Vento mi è piaciuta molto, anch'io appena posso vado ad esplorare le grotte che trovo nelle destinazioni che visito!

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  2. Davvero affascinante! La sala del ciondolo dev'essere emozionante.

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  3. hai ragione, spesso guardiamo solo lontano ed invece vicino a noi ci sono dei gioiellini come questo (che non conoscevo)

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  4. grotte? ma tu non hai avuto il benché minimo timore a scendere li?

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    Risposte
    1. No, quelle turistiche sono messe in sicurezza. Mi piacciono tanto le grotte che per la verità in Oman mi sono infilata in un cunicolo buio assieme a un ragazzino del posto senza pensare al pericolo.

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