8 maggio 2018

Come organizzare un trekking in Nepal

Il trekking tra le alti valli del Nepal è sempre stato il mio sogno e finalmente sono riuscita a realizzarlo facendomi un regalo di compleanno speciale.
Prima di partire avevo letto tanti reportage e guardato video di chi già c'era stato, ma solo vivendo in prima persona questa esperienza, mi sono davvero resa conto di come la vedevo in maniera differente.
Perciò, di ritorno dal Gokyo trek di 11 giorni, vorrei dare informazioni pratiche su come organizzare un trekking.

Come organizzare un trekking in Nepal panorama sul Gokyo lake
Veduta del lago di Gokyo


Io pianifico sempre tutto da sola ma, questa volta, mi sono affidata a un'agenzia per il disbrigo delle pratiche e per l'organizzazione di tutto il trekking proprio perché immaginavo che i sentieri in Nepal fossero ben diversi e più ostici di quello che sono in realtà.
Abituata a fare trekking sulle Apuane pensavo che i sentieri fossero simili, ovvero stretti, con tratti un pochino esposti e che la distanza tra i vari lodge fosse considerevole.

Quali permessi servono per il trekking in Nepal


Per fare trekking in Nepal è necessario un permesso che si chiama TIMS (Trekkers' Information Management System) che va richiesto all'ufficio del Nepal Tourism Board di Kathmandu. Si può ottenere anche negli uffici di Pokhara, Maligaun e Saatghumti.
L'ufficio è aperto dalle 10 alle 17 tutti i giorni compresi i festivi.
Per ottenere questo permesso sono necessarie una copia del passaporto e due fototessere.
Va indicato anche l'itinerario che si prevede di fare che viene riportato sulla card stessa.

Generalmente si ottiene in giornata pagando, se si è cittadini europei, 1.000 NPR (circa 7 euro) se si viaggia in gruppo o con un tour di un'agenzia, oppure 2.000 NPR (circa 15 euro) se si viaggia da soli.

TIMS per trekking di gruppo in Nepal


Oltre a questo permesso, occorre pagare l'ingresso nei parchi nazionali e nelle aree protette che si attraversano durante il trekking. Lungo il percorso ci sono dei check point dove fare il pagamento o mostrare il permesso. Le ricevute vanno conservate per tutta la durata del trekking.

Io ho pagamento per l'ingresso al Sagarmatha National Park 3.390 NPR (circa 26 euro) e alla
Khumbu Pasang Lamhu Rural municipality 2.000 NPR (circa 15 euro), quest'ultima tassa è stata introdotta da poco e va pagata se si entra nella zona dell'Everest.
Per ulteriori informazioni sulle tariffe in vigore vi rimando al sito ufficiale nepalese.
Per visitare alcune zone, come il Mustang, va richiesto il Trekking Permit.

Quando andare a fare trekking in Nepal


Difficile dire quali sia il periodo migliore per fare trekking in Nepal, dipende molto dalla zona che si vuole fare. Se si prevede di fare trekking nella Valle di Kathmandu potrebbe andare bene tutto l'anno, eviterei comunque la stagione dei monsoni che va da giugno a metà settembre.
Se si superano i 3.000 metri i mesi preferibili sono quelli che vanno da marzo a fine maggio e da settembre a novembre. Da novembre a febbraio il cielo è terso ma fa freddissimo e molti passi sono chiusi per la neve.

gokyo lake ad aprile 2018
Panorama sul lago di Gokyo ghiacciato


Utilizzare una mappa dei sentieri


Una cosa fondamentale qui, come in un tutti i posti nei quali si va a fare trekking, è l'avere a disposizione una mappa del sentiero che si andrà a percorrere. Questa è fondamentale per capire le distanze, le altitudini e i punti di appoggio dove sostare per mangiare e dormire.

Se si organizza un viaggio fai da te è necessario studiare bene prima l'itinerario. Ho visto che le mappe di Nepal Map Publisher, in vendita a 400 NPR, sono ben fatte, anche se non eccessivamente particolareggiate essendo in scala 1:60.000.

Mappe sentieri Nepal


Fare l'assicurazione di viaggio


Non tutte le assicurazioni di viaggio tutelano quando si va a fare un trekking di più giorni sopra i 4.000 metri, perciò è bene informarsi bene prima di sottoscriverla.
Questa volta io ho scelto World Nomads sperando sempre di non averne bisogno.
Tra le clausole c'è quella di contattarli in caso di necessità ma se la copertura telefonica nelle aree remote è quasi inesistente mi sembra impossibile da fare! Il trasporto con l'elicottero è previsto, ma sempre dopo la loro approvazione.
Meglio sempre non aver necessità di soccorso ma in ogni caso l'assicurazione, che in fondo costa qualche decina di euro, è indispensabile.

particolare della mappa della regione dell'Everest
Particolare della mappa


Quanto costa il trekking in Nepal


Il costo da preventivare per un trekking in Nepal dipende da diversi fattori. Prima di tutto va considerato se si va da soli oppure con un'agenzia, che in genere propone un pacchetto a prezzo fisso.
Vista la grandezza del territorio c'è la possibilità di fare tanti trekking: da quelli facili a quelli impegnativi che raggiungono elevate altitudini o attraversano passi e ghiacciai.
A priori escludo quelli alpinistici che sono di un altro livello!

In genere per il trekking nella zona dell'Everest le agenzie propongono un pacchetto che comprende volo a/r Kathmandu-Lukla, i permessi per il trekking, una guida che parla inglese e un portatore ogni due persone. Solitamente sono esclusi i pasti.
Attualmente i prezzi per il Gokyo-Renjo La Pass Trek si aggirano sui 900-1.200 € a persona, compresa il soggiorno a Kathmandu.

I prezzi variano a seconda del percorso e della durata del trekking e, se non si hanno compagni di viaggio, va messo in conto un extra.
Poche agenzie hanno guide che parlano anche italiano visto che i camminatori del nostro Paese sono relativamente pochi.

Naturalmente è possibile organizzare tutto da soli risparmiando parecchio. Ho incontrato durante il trekking diverse persone che, la prima volta sono andate con un'agenzia, poi sono tornate per fare altri percorsi da soli, avendo già preso confidenza con questa tipologia di trekking e consapevoli di dover organizzare tutto.

Anche senza il supporto di un'agenzia è possibile usufruire del servizio di guida, scegliendola tra quelle abilitate, che costa circa 35 $ al giorno.
Per il trasporto dello zaino ci si può avvalere di un portatore che costa circa 20/25 $ al giorno.
Non escluderei a priori di averne bisogno perché ho visto ragazze con grandi zaini seriamente in difficoltà già il secondo giorno di trekking.

Alla fine del trekking si lascia obbligatoriamente una mancia nella nostra valuta, intorno ai 50 €, a entrambi.

la mia guida Nabaraj accanto a un mane a Namche
La mia guida Nabaraj a Namche

Organizzando un trekking fai da te che parte da Lukla è necessario anche prenotare i voli interni che sono parecchio costosi. Dall'aeroporto per i voli domestici di Kathmandu volano diverse compagnie come la Yet Airlines, la Sita Air e la Tara Air e guardando sui loro siti vedo che i voli a/r costano circa 300 $ a persona.

Durante il trekking in Nepal si trovano diverse tipologie di guest house nelle quali alloggiare o consumare solo il pranzo.
Si trovano lodge molto spartani con pareti in legno, nei quali si avverte molto di più il freddo, e altri con pareti in pietra che sono decisamente migliori. In genere hanno camere con due letti singoli e viene fornito un piumone ma bisogna dormire all'interno del proprio sacco a pelo.

camera nelle guest house nepalesi

Spesso i bagni sono in comune ma si trovano anche camere con bagni privati. I bagni possono avere il wc, come i nostri, o la turca nella quale versare l'acqua presa da un recipiente.
Se la temperatura scende sotto zero spesso l'acqua gela!

bagno in comune con turca
Spesso si trovano bagni con la turca

In genere nei lodge/guest house non si paga la camera ma è d'obbligo, giustamente, consumare i pasti da loro. I prezzi dell'alloggio vanno dai 100 ai 500 NPR ma come ho scritto vengono detratti dal conto.

comfort inn a Namche Bazar
Al Comfort Inn a Namche ci sono anche camere con bagno privato come in nostri

I prezzi dei pasti aumentano salendo di altitudine perché tutti i prodotti vengono trasportati da muli, yak o portatori.
Si possono preventivare circa 2.000 NPR al giorno per tre pasti, comprese le bevande. Preferibile bere thé piuttosto che bevande in lattina per una ragione di sostenibilità.
Io ho bevuto sempre l'acqua del rubinetto, aggiungendo qualche goccia di cloro, perché non volevo contribuire allo sfruttamento dei portatori che camminano con pesi enormi.

sala da pranzo tipica in guest house nepalese

Da prassi su un quaderno segnano il numero della stanza e poi tutti i pasti, bevande ed extra che si è consumato e, al momento del check out, si paga tutto assieme.
Le sale da pranzo delle guest house sono molto simili e hanno tutto attorno panche coperte da tappetti e cuscini come schienale. Al centro c'è la stufa, alimentata a sterco essiccato di yak, che viene accesa la sera.
In un altro post ho descritto i piatti tipici della cucina nepalese.

Alcuni esempi di prezzi:
  • 1 tazza di black tea 80 NPR
  • 1 caraffa da 1 litro di black tea 280 NPR
  • 1 litro di acqua in bottiglia 100 NPR
  • 1 lattina di birra 500 NPR
  • parrucchiera a Namche 800 NPR

Dopo aver fatto oltre una decina di giorni di trekking potersi curare un poco di se stessi dalla parrucchiera è una cosa da mettere in conto, soprattutto se siamo donne!

Spese extra durante il trekking


Durante il trekking vanno messe in conto anche possibili spese extra come la ricarica del cellulare o del power bank, che costa dalle 200 alle 500 NRP, e anche in questo caso il prezzo aumenta più si sale d'altitudine.
Se si desidera fare la doccia calda si spende dalle 200 alle 600 NPR ma consiglio di vedere bene dove si trova la doccia, se è esterna o interna, e se ci sono tanti spifferi. Non è piacevole spogliarsi e fare la doccia in un ambiente molto freddo.
In alcune zone è possibile acquistare una card per la rete Wi-Fi con un pacchetto dati fisso. Per 200 Mb si spendono 600 NPR.
Visto che non c'è segnale per il cellulare in molti tratti del trekking questa può essere l'unica alternativa per tenersi in contatto col mondo o coi propri familiari.

Meglio il trekking fai da te o con una guida?


Dopo aver fatto il Gokyo Trek potrei dire che questo sentiero potevo farlo anche da sola perché l'unico tratto un po' più difficile era il passo, ma fattibile se si è abituati alla montagna.

So che ad esempio il sentiero Three Passes Trek oltrepassa un ghiacciaio e in quel caso c'è il rischio dei crepacci e in caso di nevicate è necessario prestare bene attenzione a dove si cammina. Una guida in quel percorso, abbastanza impegnativo, credo sia consigliabile.

A differenza di quello che credevo prima della partenza, i sentieri sono ben segnati ed è impossibile sbagliare percorso e poi, lungo il cammino, s'incontrano altri trekker e portatori perciò si può sempre chiedere informazioni.

Non avrei in ogni caso potuto portare uno zaino di 10 Kg, piccolo in confronto di quello di altre persone, perciò il portatore mi sarebbe stato comunque indispensabile.

panorama su Gokyo salendo al Renjo Pass
Panorama su Gokyo e sullo sfondo l'Everest contornato da nubi

Le tappe giornaliere, facendo un trekking fai da te, vanno pianificate bene evitando di salire troppo velocemente di altitudine per ovviare al rischio del mal di montagna, in genere non si dovrebbe salire dormire a 500 metri più in alto del giorno precedente. Salendo di altitudine si ha una riduzione di ossigeno perciò aumentano il battito cardiaco e la velocità di respirazione. Alcune persone possono avvertire mal di testa, nausea, stanchezza, insonnia e inappetenza, sintomi che si aggravano consumando alcolici.

È bene bere tanti liquidi, meglio se a temperatura ambiente, come la tisana allo zenzero che è un rimedio naturale.

Io non stavo male ma, superati i 3.500 metri, dovevo andare lentamente in salita perché respiravo con fatica ma questo non mi ha impedito di portare a termine il trekking tanto sognato! Alla fine poi non ho impiegato tanto tempo in più rispetto ad altri per percorrere le varie tappe.

7 commenti:

  1. Questo post mi ha fatta sognare!! Ottimo reportage, col pregio di far conoscere una serie di meccanismi di cui personalmente non avevo mai sentito parlare. Il portatore... e la questione della sostenibilità... interessante! Mi sono appassionata al trekking solo da un paio d'anni ma chissà, magari un giorno farò anch'io un percorso suggestivo come questo *_*

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  2. Credo che serva un grande allenamento per riuscire a fare un trekking del genere...e chissà se per me che ho tante allergie potrei trovare cibo o luoghi dove ne vendono! Una vera sfida. Però è proprio un sogno vedendo quelle immagini. Io impazzivo in Canada figurati qui...sarebbe fantastico! E poi anche vivere la spiritualità che si respira su queste montagne, ci sei solo tu e la fatica credo. Fantastico! Prossima meta?

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  3. Ma questo viaggio è un sogno! Sto leggendo in questo periodo un sacco di libri sul Nanga Parbat e penso proprio che non riuscirei mai afare trekking a tali altezze. Quindi, complimenti davvero, una figata galattica.

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  4. In effetti se dovessi organizzare un itinerario del genere non saprei davvero da che parte iniziare! Meno male che hai pensato di scrivere questo post! :-)

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  5. Che itinerario stupendo!!! Ti sei fatta davvero un bel regalo di compleanno, da sogno direi! Finora mi sono dedicata alle passeggiate solo in montagna, questo è davvero passare al livello successivo!

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  6. Che affascinante questo itinerario, mi piacerebbe tantissimo poter fare un trekking in Nepal, chissà se riuscirò mai 😍

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  7. Davvero interessante. Hai ragione, per certi posti meglio spendere qualcosina in più e andare sul sicuro, alla fine chi meglio delle guide nepalesi conosce le loro montagne? :) ho seguito il viaggio su Instagram, davvero scenari incantevoli

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