5 settembre 2017

I sentieri dell'isola Palmaria

Avevo in passato visitato l'isola del Tino, mentre solo pochi giorni fa ho fatto un bel trekking percorrendo i sentieri dell'isola Palmaria con diverse soste per godermi qualche ora di sole nelle sue spiagge.

L'arcipelago della Palmaria, che si trova nel Golfo della Spezia, è uno dei siti inseriti nel Patrimonio dell'Umanità UNESCO assieme alle Cinque Terre ed è divenuto Parco naturale regionale.

L'isola non è molto grande e il giro completo è di circa 6 chilometri, che superano i 7 se si scende in spiaggia.

I sentieri panoramici dell'isola Palmaria


I sentieri dell'isola Palmaria


Tutti i sentieri della Palmaria sono ben segnalati e, quasi sempre, sono indicati anche i tempi di percorrenza che ho verificato essere molto attendibili.
Il tempo previsto per il periplo è di circa 2 ore che arrivano a 2 ore e 30 scendendo nella spiaggia del Pozzale.

Arrivando in battello nella località Terrizzo, proprio di fronte a Portovenere, si inizia il giro dell'isola incamminandosi lungo la strada sterrata sulla sinistra.

Arrivati a un bivio si può proseguire a sinistra sino al Forte Umberto I, che è visitabile nei fine settimana durante il periodo estivo, oppure proseguire dritto.

La strada è molto larga e agevole e, tra la macchia mediterranea, si scorgono bei panorami sul golfo e sulla Torre Scola, che faceva parte del sistema difensivo messo in atto dalla Repubblica di genova nel XVII secolo.

sentiero sull'isola Palmaria
Tratto di sentiero verso la vetta

Arrivati a un primo bivio si vedono i resti della Batteria Albini dove dalla metà dell'800 furono posizionati cannoni per la difesa della città. Ora è solo un luogo abbandonato che la vegetazione sta riprendendosi, invadendo tutte le strutture in cemento.

Si prosegue ancora verso sinistra in direzione Pozzale e, guardando in basso, si vede la Cala della Fornace che si può raggiungere scendendo lungo un sentiero. Questa insenatura deve il suo nome alla presenza in passato di fornaci usate per produrre calce.

Cala della Fornace
Cala della Fornace e Torre Scola

Per il giro dell'isola si prosegue dritti sino ad arrivare a una recinzione. Da qui inizia la salita, lungo uno stretto sentiero, e al successivo bivio si prosegue sempre verso sinistra e, seguendo le indicazioni, si scende alla spiaggia attraversando un lecceto.

Questo tratto del sentiero è abbastanza ripido e alcuni tratti sono agevolati da corde che aiutano a sostenersi, se non si hanno i bastoncini da trekking.

Arrivati alla spiaggia del Pozzale, fatta di sassi e grandi lastroni piatti, si può prendere il sole e fare il bagno nelle limpide acque. È bene essere muniti di scarpe da scoglio per evitare di scivolare e di fare incontri coi temuti ricci di mare.

Qui c'è l'altro punto d'attracco delle imbarcazioni e volendo si può partire da qui per fare il periplo dell'isola Palmaria.

Avevo sentito tanto parlare della bellezza di questa spiaggia ma l'ho trovata poco invitante. Non so, mi aspettavo una spiaggia con piccoli sassolini incastonata in mezzo alla vegetazione e, invece, mi ha dato l'idea di un luogo desolato. Forse questa mia impressione è dovuta alla presenza delle strutture fatiscenti che un tempo ospitavano gli operai che lavoravano nella cava.

Dalla spiaggia si ha una bella vista sull'isola del Tino che, praticamente, rimane di fronte. Sulla destra si vede la cava a cielo aperto dove veniva estratto il marmo nero con striature dorate, chiamato portoro, molto usato in zona.

L'isola del Tino vista dal Pozzale
L'isola del Tino

Dalla spiaggia ci sono varie opzioni per riguadagnare il sentiero, ho scelto il percorso all'estremità della spiaggia che, in breve tempo, fa riguadagnare quota e conduce in uno dei tratti più belli e panoramici dell'isola.

Veduta dell'isola del Tino
Panorama verso l'isola del Tino


Dal pianoro roccioso si vedono le alte falesie che escono dal mare formando suggestive calette, in basso, nelle quali le acque assumono bellissime sfumature di colore blu intenso.

isola Palmaria
Le alte pareti di falesie

Sempre mantenendo la sinistra si sale verso la vetta a quota 186 metri s.l.m. Lasciato il faro si va verso il C.E.A. Il Centro di Educazione Ambientale fornisce anche alloggi a chi desidera trascorrere qualche giorno sull'isola a stretto contatto con la natura.

Sull'isola si sono molte specie di uccelli: corvo imperiale, pernice rossa, sparviero, gheppio, falco pellegrino e cormorani.

animali sull'Isola Palmaria

Io sono riuscita a vedere un uccello che per la verità non saprei dire di che genere fosse, penso una gazza, e diverse capre che testimoniano come qui, in passato, abitasse molta più gente e come fosse dedita al loro allevamento.

Dal centro ci sono varie opzioni per arrivare al Terrizzo: la larga strada sterrata carrabile, il sentiero lungo un canalone, che passa accanto alla Casa dell'Ammiraglio, oppure uno dei sentieri della Palmaria definiti difficili e che neppure a dire ho percorso io!

In realtà potremo classificarlo come EE perché presenta dei tratti un po' ripidi e scivolosi, calzando scarpe adatte non ci sono problemi nello scendere.

Il primo tratto del sentiero è ancora in piano e segue il fossato del Forte Cavour, altra testimonianza del passato militare dell'isola, mentre poi scende repentinamente.

Ad un certo punto davanti agli occhi appare un bellissimo panorama di Portovenere e della costa verso le Cinque Terre.

Veduta di Portovenere

Da qui il borgo è stupendo e si può ammirare questo lembo di terra che si protende verso il mare aperto.

Arrivati nuovamente a livello del mare ci si può fermare nella spiaggia del Secco, qui ci sono anche alcune zone con sabbia e ciottoli.

Da qui all'imbarcadero, costeggiando il mare, occorrono altri 20 minuti.

Il trekking lungo i sentieri dell'isola Palmaria è stato molto bello per i panorami che offre e mediamente impegnativo. Consiglio di portarsi acqua e un cappellino perché la maggior parte del sentiero è sotto il sole e, nei mesi caldi, non bisogna sottovalutare il rischio di colpi di calore.

Come arrivare all'Isola Palmaria


Nei mesi estivi è attivo un servizio di traghetti che fanno spola tra La Spezia e i due pontili dell'isola Palmaria, che si raggiunge in circa 20 minuti. È possibile arrivare anche da Portovenere, sempre con un servizio di collegamento marittimo, che rimane attivo anche nei mesi invernali.

10 commenti:

  1. Ho fatto il giro della palmaria con un gruppo di trekking quando ero ragazza e lo ricordo faticoso, ma meraviglioso! La natura e i panorami sono qualcosa di unico! Forse questo è il periodo migliore per andare per non trovare giornate troppo calde!!!

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  2. Sto pensando di tornarci presto - probabilmente a metà ottobre - l'isola l'ho sempre ammirata dal borgo di Porto Venere chissà che tempo permettendo (ad ottobre potrei essere fortunata) non possa mettere in pratica il tuo percorso!

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    1. Ciao e fattibile fare il giro dell'isola con il mio cane?

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Sì, certo. Non c'è nessun passaggio difficile.

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  3. Ammetto che non sono una grande amante del trekking, ma leggendo tutti i tuoi articoli prima o poi uno degli itinerari che consigli lo devo provare! :-)

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  4. Ogni volta che leggo i tuoi itinerari di Trekking, mi segno le mete e prendo appunti perché sono davvero splendidi e mi piacerebbe percorrerli anche a me.

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  5. Ciao, lo consideri faticoso come da Vernazza a Monterosso, come salite per esempio, o di più? Fattibile secondo te a fine giugno? Grazie

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    1. Penso sia più o meno uguale. Fine giugno è il periodo giusto, dipende anche dall'orario che scegli per camminare. Io avevo fatto il tratto più ripido sotto il sole e posso dire che è fattibile, meglio sempre portarsi dietro una scorta d'acqua.

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