17 dicembre 2024

Sentiero dei doganieri GR34 da Portsall a Brélès

Questa giornata sul sentiero dei doganieri in Bretagna mi ha portato da Portsall a Brélès su un percorso che offre una grande varietà di paesaggi e incanta per la bellezza delle spiagge che invogliano a fermarsi a prendere il sole.

Vista la bella giornata è stato un piacere camminare per tanti chilometri lungo il sentiero costiero che attraversa numerosi centri abitati.


Sentiero doganieri GR34 Portsall Brélès


GR34 da Portsall a Brélès

Considerato che il giorno precedente avevo già visitato il sito dei megaliti du Guilliguy, ho iniziato il cammino seguendo la strada carrabile per ritrovare poco più avanti le indicazioni del sentiero GR34 che mi ha portato nell'ordine alla plage de Gwisselier, alla plage des trois curés e sulla scogliera da dove si ammira una bellissima veduta.

Da un lato si vede il porticciolo di Portsall e dall'altro la plage du Château, sotto di essa, e la plage di Trémazan con alle spalle le tipiche case bretoni.


spiaggia Trémazan Landunvez

Itinerario: Portsall - Trémazan - Argenton - Porspoden - Lanildut - Brélès
Sentiero: GR34
Lunghezza: circa 24,3 km
Difficoltà: E (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 7 ore
Dislivello: quota max 53,5 m s.l.m.

Il tracciato discosta da quello che avevo scaricato, perciò ho seguito la segnaletica rossa e bianca che porta in mezzo a poderi dove ho visto innalzarsi quelli che sembrano dei piloni e che in realtà servono per l'orientamento marittimo in quanto spiccano per il colore bianco.

Trascorsi circa 45 minuti dalla partenza sono giunta a Trémazan dove, al centro del paese, si trova una grande croce accanto a incantevoli casette in pietra con gli scuri delle finestre dai vivaci colori.


croce borgo Trémazan Bretagna

Il sentiero continua lungo il litorale dove costeggia la strada carrabile, percorsa da molti ciclisti e cicloturisti, offrendo meravigliose vedute sulla scogliera.

In breve, facendo una piccola deviazione dal percorso, si raggiunge la cappella di Saint-Samson, risalente al 1785, la più piccola e la più fotografata della Bretagna, che è intitolata al monaco, allievo di Saint Ildut, giunto dal Galles per evangelizzare la regione. All'interno della piccola cappella in pietra si trovano la statua del santo con la mitra da vescovo, la statua di Saint Isidore che rappresenta il contadino laborioso e quella di Saint Ives con gli abiti da magistrato. Le vetrate della cappella sono degli anni '90.


fontana cappella Saint-Samson Landunvez

La cappella è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18, perciò calcolate di arrivare qui in questo lasso di tempo.

A poca distanza si ergono una stele gallica e una fontana che si ritiene abbia proprietà benefiche per i reumatismi e i problemi agli occhi.

Consiglio di stipulare l'assicurazione viaggio che copra eventuali infortuni lungo il cammino, oltre che malattie e perdita del bagaglio. Mi trovo bene con Heymondo per l'assistenza in italiano 24 ore su 24 tramite telefono oppure l'applicazione da scaricare sul telefono. Da questo link avete uno sconto del 10% su ogni tipologia di polizza, comprese le attività sportive.

Il sentiero GR34 segue la costa dove affiorano tanti isolotti rocciosi e non è raro vedere imbarcazioni tirare a bordo grandi quantità di alghe utilizzate fin dall'antichità, ma di questo parlerò più avanti.

Mentre il sentiero prosegue verso est, la costa si fa sempre più frastagliata. Si alternano tratti di spiaggia sabbiosa e insenature più rocciose che invitano i camminatori a fermarsi e a godersi il paesaggio. Le scogliere di granito, dalle forme spettacolari come quella conosciuta con il nome di dragone di Landunvez, si ergono a picco sul mare. Ogni angolo offre una vista diversa e sorprendente che cambia a seconda dell'ora del giorno e delle condizioni atmosferiche che in questa regione sono molto mutevoli per cui il cielo è iniziato a rannuvolarsi.


massi sentiero doganieri Landunvez Bretagna

Trascorse oltre due ore dalla partenza, si giunge alla spiaggia di Penfoul che si può attraversarla, quando c'è la bassa marea, risparmiando così un chilometro di cammino.

Questa bella spiaggia di sabbia fine è frequentata dai surfisti, dotati di muta, che percorrono circa settecento metri per raggiungere il mare.


spiaggia Penfoul Bretagna

Continuando il cammino, si passa in una zona con numerosi scogli affioranti mentre di fronte si vede l'Île d'Yoc'h che dovrebbe essere raggiungibile con la bassa marea, ma quando ci sono passata non era così!

Prima e dopo il paese di Argenton si estende una serie di spiagge: Reden, Le Verlen, Gwen Trez, che invogliavano a fare il bagno.


spiaggia Argenton Bretagna

Il percorso diventa quasi urbano e, considerato che sono passate quasi tre ore dalla partenza, qui si può fare la sosta pranzo prendendo qualcosa dal fornaio Le Fournil du Port o all'attiguo bar che dispone di tavoli all'aperto.

Il porticciolo di Argenton con la bassa marea assume un aspetto surreale con le colorate imbarcazioni adagiate sul fondo del mare ricoperto da uno strato verdastro.


porto Argenton Bretagna

Lasciata l'insenatura naturale racchiusa dal promontorio di Saint-Laurent, inizia un'altra serie di spiagge, una più bella dell'altra, che si ammirano dall'alto: plage du Vivier, plage de Melon e plage des Domes.


Plage du Vivier Bretagna

Anche qui la segnaletica si discosta dalla traccia ufficiale, ma questa volta per allungare il percorso.

Alla plage du Bourg si continua sulla strada asfaltata che porta al paese di Porspoden che è noto per i tanti megaliti sparsi per le campagne. Avendo tempo a disposizione si possono percorrere diversi sentieri per raggiungerli, ma se si arriva qui sul sentiero dei doganieri si può soltanto ammirare la bella chiesa di Saint Budoc.

Quella attuale venne costruita nel 1645 con massi di granito di Aber-Ildut e ampliata sue secoli dopo aggiungendo il portico sul lato meridionale e la cappella a nord. All'interno si possono ammirare l'altare ligneo e le due vetrate del coro, risalenti al 1899, realizzate dal maestro vetraio Gilbert Felep di Landerneau che raffigurano Saint Budoc. Secondo una leggenda la madre del santo, il cui nome significa "salvato dalle acque", venne gettata in mare dentro una botte dopo la denuncia della suocera e dopo cinque mesi raggiunse l'Irlanda dove diede alla luce il figlio. Il monaco tornò in questa zona per portare avanti l'opera di evangelizzazione.


chiesa Saint Budoc Porspoden Bretagna

Il campanile, in parte inglobato nella chiesa, è una torre quadrata con trafori dove sono alloggiate le campane e con pinnacoli sugli angoli.

Accanto alla chiesa si trovano una fontanella dove riempire la borraccia e i bagni pubblici.

Tornati sulla costa, si prosegue sul tracciato che alterna parti su sentiero ad altre su strada e, in questo tratto, si vede in lontananza il faro di Four che simbolicamente delimita il confine tra il canale della Manica e l'oceano.

Un ottimo punto di osservazione è la terrazza della Table d'orientation, posta sulla punta di Garchine, che offre una veduta a 180° sul litorale. La lastra in granito di Aber Ildut venne disegnata dalla pittrice Anne Cadiou e venne smaltata da Philippe Lalys per essere resistente al gelo.


Table orientation Bretagna

Da qui si ammirano il faro di Four, le Roches d'Argenton, la penisola di Saint-Laurent e verso sud le isole dell'arcipelago di Molène come la più estesa Ouessant che è stata meta di una mia escursione in giornata quando sono arrivata a Le Conquet.

Alla spiaggia di Mazou la segnaletica è differente rispetto alle tracce e indica di andare verso l'interno per poi tornare sulla costa e passare accanto a una piccola casetta in granito, chiamata Ruskos, che venne costruita nel 1756 per ospitare rifugiati della guerra dei 7 anni. La piccola dimora è di proprietà di un autore e musicista e un cartello informa di non avvicinarsi per rispettare la sua privacy quando è in casa.


casa Ruskos Bretagna

Questa zona è abbastanza frequentata in quanto poco più avanti si trova la batteria di Lanildut che venne costruita durante il periodo di guerra con l'Inghilterra per proteggere il porto dal quale partivano le imbarcazioni che trasportavano blocchi di granito, vino, grano e tessuti di lino. A fine Ottocento la batteria cadde in disuso e le costruzioni vennero ricoperte dalla vegetazione.


cannone batterie Lanildut Bretagna
Replica del cannone e antica vasca per le alghe

Pochi anni fa è stata decisa la costruzione di una replica di un cannone del XVIII secolo per rendere più realistica questa postazione difensiva.

Cosa portare in cammino

Un elenco di cose che ritengo molto utili in questo cammino:

Per conservare i documenti e il cellulare si possono usare buste impermeabili di diverse dimensioni.

Indispensabile, considerato il clima della Bretagna, avere una mantella di indossare sopra gli abiti, sono utili la lampada frontale e un power bank da usare in caso di emergenza.

Il Mar d'Iroise ospita un'immensa distesa di alghe, una delle più grandi d'Europa, che crescono su un fondale roccioso poco profondo. Fin dalla preistoria le alghe vennero usate come fertilizzanti naturali e tuttora sono utilizzate nell'industria cosmetica e alimentare.

Si arriva così, trascorse poco più di cinque ore dalla partenza, al paese di Lanildut passando accanto a un'antica vasca che serviva per l'affumicatura delle alghe e al museo Maison de l'algue che nei mesi estivi è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00.


porto lanildut Bretagna

Questa tappa del sentiero dei doganieri dovrebbe terminare nel paese bretone per cui si avrà tutto il tempo per visitare l'interessante museo dedicato alle alghe che tuttora vengono lavorate per produrre agenti gelatificanti.

Il borgo di Lanildut prende nome da Saint Ildut che fondò qui un eremo nel V secolo per poi tornare in Galles dove morì intorno all'anno 522.

Camminando lungo la via principale piuttosto trafficata, si passa accanto al porticciolo e a una piazzetta con meravigliose ortensie giganti.


ortensie paese Lanildut Bretagna

Subito dopo si arriva davanti all'odierna chiesa di Saint Ildut, costruita nel 1786, che presenta un campanile a loggiato sormontato da una cuspide traforata a sezione ottagonale. L'edificio si erge nel cimitero di guerra del Commonwealth.


chiesa Saint Idult Bretagna

Il sentiero prosegue in una zona boschiva lungo l'aber idult, l'ultimo aber che s'incontrerà in questo cammino in direzione di Brest. Un aber è una vasta insenatura marina dove sfocia un fiume caratterizzata da acque poco profonde e spesso circondata da terreni paludosi o sabbiosi. Questi tratti di costa sono tipici della regione e sono influenzati dalle maree, creando un paesaggio mutevole e ricco di biodiversità. Gli aber sono luoghi importanti per la fauna locale, specialmente per gli uccelli migratori.

Lungo il sentiero si scorgono i ruderi di uno dei tanti mulini all'acqua con ruota orizzontale di origini irlandesi che servivano per macinare i cereali. Nel 1809, nella zona di Brest, ben due terzi dei 762 mulini presenti erano di questo tipo.


ruderi mulino acqua aber idult

Una volta tornati sulla strada asfaltata si dovrebbe proseguire verso destra per ridiscendere sul sentiero e continuare il cammino sull'altra sponda dell'aber, ma, visto che alloggiavo a Brélès, sono andata in direzione del piccolo borgo della Bretagna.

Il nome di questo paese significa "altopiano dove si amministra la giustizia" e la zona è nota per le tante dimore antiche e i suoi castelli.

Al centro di Brélès si erge la chiesa neogotica di Nôtre Dame, risalente al XIV secolo, che conserva l'originaria recinzione per cui si accede oltrepassando l'arco. Il portale gotico della chiesa è lavorato in pietra di Kersanton e presenta lo stemma di Olivier du Chastel, signore di Trémazan che fu ciambellano del duca di Bretagna e capitano di Dinan e Brest, e Jeanne de Ploeuc che vi si sposarono nel 1408.


chiesa Nôtre Dame Brélès

La chiesa, ingrandita tra il XVI e il XVII secolo, è molto scenografica e mi è dispiaciuto trovarla chiusa.

A Brélès un tempo abitavano armatori e ricchi mercanti e le loro case, risalenti al XVI e XVII secolo, si riconoscono dai camini in pietra chiamati all'inglese per la forma a mezzaluna.

Nel centro del borgo si trovano un elegante pozzo in lastre di granito, decorato con fiori, e la scultura in granito della Dame de Brélès. Ogni anno il 15 agosto ha luogo in paese la tradizionale festa del matrimonio, un evento molto atteso.


pozzo dame Brélès Bretagne

Nel piccolo paese non sono presenti bar, ristoranti e negozi per cui se si decide di fermarsi qui occorre portarsi la cena, oppure accordarsi con l'alloggio dove si è ospitati.

Qui passano diversi sentieri escursionistici per cui è un ottimo posto dove pernottare qualche giorno per visitare i dintorni

Dove mangiare e dormire lungo la tappa

A seconda di quanti chilometri si vogliono percorrere ogni giorno e del tempo che si ha a disposizione si possono modulare le tappe del sentiero dei doganieri GR34 fermandosi in uno dei paesi che s'incontrano.

Consiglio le Gîte Les Pingouins de l'Aber a Brélès che offre camere molto spaziose con doccia interna e bagno comune al piano. Chiedendo in anticipo si possono ordinare prodotti per la cena e la colazione da preparare in autonomia nella cucina comune. Sono stati molto gentili nel lavarmi in lavatrice gratuitamente alcuni capi di abbigliamento.


Gîte Pingouins Aber Brélès Bretagne

Lungo questa lunga tappa solo nei centri abitati più grandi si trovano posti dove fermarsi a bere o mangiare qualcosa. A Porspoder e Lanildut sono presenti dei minimarket dove poter acquistare da mangiare.


focaccia porto Argenton bretagna
Porticciolo di Argenton

Come arrivare nell'Iroise

Per verificare i collegamenti con i bus nell'Iroise si può consultare il sito ufficiale dei trasporti della Bretagna per gli orari aggiornati e può essere utile anche solo consultare la mappa delle linee per farsi un'idea di dove partire in quanto si potrebbe decidere di percorrere solo poche tappe per avere tempo per visitare in maniera approfondita alcune aree.

In questa zona del Finistère sono operative la linea 14 dei bus che collega Portsall a Brest e la linea 916 che parte da Porspoder.

Per le informazioni su come arrivare a Brest dall'Italia potete consultare il post dedicato alla città della Bretagna.


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