Una bella e facile escursione sull'Appennino Tosco-Emiliano è quella che dal Passo della Cisa arriva al Passo del Cirone passando dal Monte Fontanini.
L'escursione prevede il ritorno sullo stesso tracciato e può essere fatta partendo dal senso opposto a seconda da dove si è più comodi per arrivare con l'auto.
Il tracciato è ben segnalato per cui non serve scaricare la traccia GPS ma consiglio di portare acqua a sufficienza perché non vi sono fontane lungo il tragitto.
Trekking dal Passo della Cisa al Passo di Cirone
Il Passo della Cisa è un valico appenninico che si trova tra le provincie di Massa-Carrara e Parma. Da qui si può iniziare l'escursione verso il Passo di Cirone passando sulle vie usate dai pellegrini e contrabbandieri nei secoli passati. Sul crinale si noteranno tutti i cippi che indicavano il confine tra il Ducato di Parma e il Granducato di Toscana.
Itinerario: Passo della Cisa (1036 m) - Monte Fontanini (1399) - Passo di Cirone (1255)Sentiero: 00 (E1)
Lunghezza: circa 10 km + 10 km per rientro
Difficoltà: E
Tempo: circa 6 ore (escluso le pause)
Dislivello: quota max 1399 m s.l.m.
Al valico si può lasciare l'auto nel parcheggio libero e risalire lungo la carrareccia ben segnata da cartelli che indicano con 3 ore e 50 minuti il tempo di percorrenza per raggiungere il Passo di Cirone.
Il sentiero è numerato come 00 ed E1, il sentiero europeo che va Capo Nord in Norvegia a Capo Passero in Sicilia.
Nel primo tratto si passa accanto a un bosco di larici per poi proseguire in leggera salita in un ombroso bosco di lecci. Superato un recinto inizia la salita sullo sterrato che porta a un primo punto panoramico sulla vallata e in basso si vede il paese di Gravagna, una frazione di Pontremoli.
Proseguendo sul crinale in leggera salita si arriva al Monte Valoria, a quota 1223 metri, dove è posizionata una panca in pietra con inciso il simbolo dei pellegrini, infatti questo tratto è quello della Via Francigena che portava i pellegrini dall'Inghilterra e la Francia verso Roma.
Proprio in questa zona ho avuto la fortuna di vedere un capriolo che al mio passaggio si è volatilizzato.
Questo è un crocevia di sentieri che sono sempre ben indicati da cartelli e s'incontra il 733 che scende a Tugo e Berceto dove passa chi percorre la Via Francigena.
Proseguendo sui prati erbosi si arriva sul gruppo della Sella del Vescovo. Lungo il percorso si vedono tanto cavalli che la mattina stanno nei prati e nel pomeriggio cercano riparo e fresco sotto gli alberi. In questo periodo erano tante le cavalle coi loro puledri che al mio avevano un atteggiamento protettivo, un po' come le famiglie degli elefanti che ho visto in Africa.
Da qui con un saliscendi si arriva sul crinale percorrendo un sentiero è sempre agevole ma con alcuni strappi che rendono comunque l'escursione adatta a tutti, ovvero a chi è abituato a camminare lungo i sentieri.
Oltrepassando un altro recinto si prosegue sullo sterrato che s'addentra nel bosco e poi si riesce tra alberi e fioriture ammirando sulla destra il Groppo del Vescovo, chiamato così per la sua forma aguzza che ricorda la mitria bianca.
Con alcuni saliscendi si passa su prati fioriti ammirando un bel panorama sul parmense e l'ultima salita porta al Monte Fontanini, il punto più elevato dell'escursione odierna, dove è posizionato uno dei cippi di confine. Si arriva qui dopo circa 2 ore e 25 dalla partenza.
Questo è un bel punto panoramico per osservare da un lato la Val Baganza nel parmense e dall'altro quella della Lunigiana con davanti i monti Orsaro e Marmagna.
Lungo il percorso s'incontrano anche persone in MTB che seguono questo itinerario percorrendo le carrarecce che sono meno ripide di alcuni tratti di sentiero.
Da qui si scende sul crinale, ammirando il panorama con prati e boschi, per poi addentrarsi nuovamente su una carrareccia che passa tra gli alberi e raggiunge un altro crocevia di sentieri con deviazioni che portano al Passo del Silara e al passo di Fragno ma oltre 8 ore di cammino.
Si scende poi verso il passo di Cirone e già da lontano si vede la chiesetta innalzarsi nel prato.
Si arriva qui avendo percorso circa 10 km in 3 ore e 20 minuti andando a un'andatura moderata. La sosta alla chiesa è l'occasione per mangiare uno snack e riposarsi prima di tornare indietro lungo lo stesso percorso.
La chiesa dell'Orsaro ha un nome curioso. In realtà orsaro è un nome inventato che indica persone girovaghe, viandanti e altri che nel Medioevo vagavano di città in città.
Lungo il Passo di Cirone si trova uno dei sentieri che costituivano la Via del Sale, il percorso che attraversava gli Appennini e che nel medioevo era utilizzato per contrabbandare il sale dalla Toscana all'Emilia. Queste vie che s'inerpicavano nelle montagne erano percorse anche da pellegrini viandanti e perciò lungo la via sono sorti punti ristoro e ospitali.
![]() |
Veduta dal Passo di Cirone e simbolo della Via Francigena |
Dalla chiesa si ammira il panorama delle verdi montagne con mille sfumature di verde dai quali spiccano le grigie rocce. Su Wikiloc trovate la traccia del mio percorso.
Al ritorno si possono fare alcune deviazioni. Dopo la prima salita si può proseguire sullo sterrato a sinistra, anche se non è segnato da cartelli, che aggira il monte e si ricongiunge col sentiero principale alla sella del Monte Borgognone.
Più avanti si può salire sul crinale del Groppo del Vescovo seguendo le indicazioni per Cravio per godere di una bella vista panoramica e poi scendere nel crocevia di sentieri e riprendere lo stesso tracciato.
![]() |
Salita verso il Monte Fontanini |
Al ritorno ho trovato parecchio vento nella zona del Monte Valoria, così forte come quello che avevo incontrato a Fuerteventura salendo al Pico della Zarza.
Viste le due brevi deviazioni il mio Garmin ha segnato al ritorno solo 9,5 km che ho percorso in 2 ore e 40 minuti.
Una volta tornati al Passo della Cisa si può mangiare in uno dei locali a lato della strada che sono frequentati dai numerosi biker che la domenica percorrono queste strade.
Al passo si trova il Santuario della Madonna della Guardia che fu costruito tra il 1919 e il 1922 in stile neogotico e neoromanico e intitolato alla patrona degli sportivi. All'interno si può vedere un coro ligneo intarsiato sulle due navate laterali che rimangono quasi separate da quella centrale da un muro.
Questa è una bella escursione che consiglio di fare perché semplice, anche se abbastanza lunga, e per la varietà di paesaggi che offre che vanno dai boschi di faggi, ai prati e alle montagne.
Come arrivare al Passo della Cisa
Il Passo della Cisa si raggiunge uscendo dall'autostrada A15 a Pontremoli e percorrendo per circa 18 km la SS62 oppure uscendo al casello di Fornovo e seguendo sempre la SS62.
Per arrivare al Passo di Cirone da Pontremoli si segue la SP42 per circa 32 km oppure da Fornovo prima la SS62 sino a Berceto e poi la SP74.
Bellissimo! Da dove si può partire per fare questo trekking? C'è un parcheggio o un'area di sosta dove possiamo lasciare il camper per partire a camminare? Grazie!
RispondiEliminaAl Passo della Cisa c'è il parcheggio per il camper e qui si arriva salendo da Pontremoli o da Berceto/parma
Elimina