Trekking al Barranco de los Encantados a Fuerteventura

Il Barranco de los Encantados è uno dei luoghi imperdibili di Fuerteventura per le sua particolarità e bellezza.

Vista la sua ubicazione non è semplice arrivare qui e, spostandomi coi mezzi pubblici, ho pensato di fare un trekking che lo raggiungesse da Lajares.

Il sentiero non è segnato e addentrandosi nella vallata diventa arduo capire quale percorso seguire, perciò consiglio di scaricare una traccia GPS.

Una delle conformazioni più belle

Trekking Lajares - Barranco de Los Encantados

La parola barranco si può tradurre in burrone in quanto queste spettacolari formazioni rocciose e sabbiose assomigliano a dei canyon con alti pareti. A Fuerteventura s'incontrano tanti barranchi che si sono originati oltre ventimila anni fa ma sono in perenne mutazione per l'esposizione ai venti atlantici e alle rare piogge torrenziali che continuano a scavarli.

Il Barranco de Los Encantados e il vicino Barranco de los Enamorados possono essere visitati da tutti arrivando in auto nel parcheggio, situato a poca distanza dalla spiaggia di Esquinzo, percorrendo una strada sterrata da El Cotillo oppure da Tindaya. Anche le famiglie con bambini possono fare una bella passeggiata in mezzo a queste formazioni rocciose divertendosi a trovare nei vari strati fossili di lumache e nidi di vespe. All'interno si può fare un percorso ad anello per vedere entrambi i burroni tenendo conto che la passeggiata è lunga circa 6 km.

Barranco del Jable

Molti cartelli ricordano che siamo in un'area protetta e che non si vede salire sulle pareti né deturpare le conformazioni ma proprio nella zona più bassa si vedono tante scritte!

Volendo fare trekking in quest'area sono partita da Lajares, che ho raggiungo da Corralejo in bus, e ho iniziato l'escursione partendo dalla rotonda fuori dal paese, dove s'incontrano le strade FV-10 e FV-109, con l'obiettivo di arrivare a El Cotillo. Ho seguito una traccia scaricata da Wikiloc e trovate quella registrata da me nella scheda del percorso che ho creato.

Qualche giorno prima da Lajares avevo percorso un bel sentiero che conduce al Calderón Hondo.

Itinerario: Lajares - Barranco de los Encantados
Sentieri: strada sterrata - barranco
Lunghezza: circa 10 km
Difficoltà: EE
Tempo: circa 3 ore
Dislivello: quota max 198 m s.l.m.

La prima parte è un largo sterrato che può essere percorso anche dalle auto e il paesaggio è abbastanza monotono. Visto che ci sono tante deviazioni e nessuna indicazione è bene controllare sempre la traccia GPS per verificare che si stia andando nella giusta direzione.

Dopo poco si cammina nella Cañada de Melián che è un antico letto sabbioso di un fiume e s'inizia ad apprezzare la bellezza del paesaggio.

La prima parte del percorso su fondo sabbioso

Tralasciando le indicazioni per il sentiero PR FV 1 che va verso El Cotillo e quelle per il Barranco de Cho Cruz, un altro percorso che mi sarebbe piaciuto fare, si prosegue dritto addentrandosi nel Barranco del Jable.

All'inizio il burrone ha pareti basse ma già si vedono delle conchiglie fossili nella sabbia. Molte traccia di ruote indicano che questo posto è molto frequentato da chi arriva qui con mezzi a due ruote, io ho incontrato solo qualche escursionista che stava arrivando dalla direzione opposta.

Le pareti del barranco assumono un aspetto meraviglioso e si rimane incantati nell'ammirare la bellezza sorprendente della natura. Successivamente s'incontrano tante diramazioni e perciò è sempre bene seguire la traccia. Non essendoci un percorso ufficiale ho scaricato tre tracce che proprio nel punto centrale hanno delle varianti che sulla carta sembrerebbero di poco conto ma lì sono fondamentali e vi spiego il motivo.

Barranco del Jable

Uscita dal barranco che sembrava essere il più battuto mi sono addentrata in uno laterale dove ho trovato anche dei muretti di pietra. In taluni punti c'è anche una bassa vegetazione spinosa per cui bisogna stare attenti a non pungersi.

Questi canyon possono essere ciechi e perciò non potendo proseguire sono salita in alto per ammirare uno stupendo panorama del barranco con le tante sfumature di colore della sabbia fossilizzata. Qui sembra di essere sopra un altipiano e si possono vedere le diverse linee che indicano la presenza dei barranchi.

Controllando la traccia sono scesa nuovamente cercando un passaggio semplice e prestando attenzione a non scivolare visto che andando sul bordo del burrone, qui alto oltre quattro metri, si rischia che la sabbia ceda.

Arrivata in basso pensavo di aver trovato la traccia giusta perché mi sono imbattuta in una conformazione bellissima che ricorda una grotta.

In realtà la strada sterrata a sinistra conduce a una cava dalla quale penso estraggano sabbia e infatti il paesaggio è ben diverso e non è quella da seguire.

Splendide vedute del barranco

La traccia riporta verso destra e fa salire nuovamente in alto dove ho proseguito dritto. In lontananza ho visto delle persone e perciò ho avuto conferma di essere nella direzione giusta, come mi ha comprovato la traccia GPS. Da lassù e da lontano mi sembrava che fosse impossibile scendere nel barranco, invece, arrivando verso il bordo ho visto che la parete da quel lato degradava dolcemente e perciò si poteva andare verso il basso con facilità. Avendo abbandonato in precedenza la traccia più attendibile che avevo trovato online non ho percorso la parte più profonda del barranco che era nella direzione dalla quale sono arrivata.

Mi sono così ritrovata nella parte più bella del Barranco de Los Encantados dove si trovano le caratteristiche conformazioni levigate dal vento che hanno reso celebre questo luogo di Fuerteventura.

Questo è anche il posto dove la maggior parte delle persone vengono a scattare le fotografie alle dune di sabbia fossilizzate che sono spettacolari con le ondulature, fori e archi.

Da qui si prosegue lungo il barranco, che ha pareti a volte alte a volte basse, e si arriva al parcheggio avendo camminato da Lajares per circa 10 chilometri in tre ore, escluse le soste.

Proprio in questa ultima parte si vedono le scritte vandaliche che hanno deturpato le conformazioni ma nel contempo si ammira come l'azione del vento possa aver creato nelle formazioni così belle e che cambiano colore col mutare della luce.

Barranco de los Encantados - Playa de Esquinzo

Arrivati al parcheggio se non si ha un mezzo per tornare in paese occorre continuare il cammino sino a El Cotillo facendo come tappa intermedia la bella spiaggia di Esquinzo, una delle preferite dai surfisti.

Itinerario: Parcheggio del barranco - Playa de Esquinzo
Sentieri: sterrato
Lunghezza: circa 2,9 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 45 minuti
Dislivello: quota max 63 m s.l.m.

Si segue uno sterrato nel barranco de Esquinzo che in parte coincide col letto di un torrente che ho trovato asciutto perché sull'isola non ci sono fonti sorgive. Proseguendo nel barranco si arriverebbe alla parete a strapiombo e perciò, a un certo punto, si sale sulla destra per proseguire sull'altipiano avendo come riferimento il parcheggio delle auto che si vede in lontananza.

Questa parte del percorso non ha niente di particolare salvo la bassa vegetazione che assume forme contorte per l'azione del forte vento e la presenza di parecchi muretti a secco e costruzioni che forse venivano usate per il bestiame.

Per una pausa rilassante si può scendere alla spiaggia di Esquinzo dove si trovano le barriere di sassi che servono come riparo dal vento.

Playa de Esquinzo

Trekking Playa de Esquinzo - El Cotillo

Il trekking dalla spiaggia di Esquinzo a El Cotillo è uno dei sentieri che si trovano nella guida ufficiale di Furteventura.

Il percorso tutto pianeggiante è segnato e ben delimitato con sassi e segue il frastagliato tratto costiero per cui si può accorciare tagliando alcune parti.

Itinerario: Playa de Esquinzo - El Cotillo
Sentieri: PR FV1
Lunghezza: circa 6,5 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 1 ora e 30 minuti
Dislivello: quota max 36 m s.l.m.

Il sentiero non è mai troppo vicino alla scogliera perché le raffiche di vento potrebbero essere pericolose per gli escursionisti.

Lungo il percorso si ammirano bellissimi panorami su questo tratto costiero nel quale si rifrangono alte onde e su alcune spiagge che sono adatte ai surfisti ma non per fare il bagno.

Una delle spiagge più famose ci sono la Playa Escalera alla quale si scende, come dice lo stesso nome, da una scala in muratura che sembra a chiocciola e la Playa del Aguila incuneata nell'alta parete costiera.

Playa Escalera

Poco prima di El Cotillo s'incontra la spiaggia più grande chiamata Playa El Castillo. Nella parte più vicina al paese è possibile fare il bagno protetti dalle rocce che attenuano le onde ma in febbraio le temperature non invogliano a tuffarsi.

Pur non facendo il bagno mi sono goduta una pausa dopo il lungo e appagante trekking al Barranco de los Encantados prima di far ritorno a Corralejo col bus che parte dalla stazione vicino al castello.

Questa escursione è davvero bella ed è un vero peccato che non sia tracciato un percorso che la possa rendere fruibile a un maggior numero di persone, sempre nel rispetto dell'area protetta nella quale si trovano anche i nidi di molte specie aviarie.