L'escursione all'isola di Lobos è una delle esperienze da vivere a Fuerteventura per immergersi nella natura incotaminata.
La piccola isoletta divenuta parco naturale si trova nel canale della Bocaina, a soli due chilometri dalla cittadina di Corralejo, e durante la navigazione nello stretto si può ammirare il tratto costiero con le dune che scendono sino all'oceano.
La traversata in traghetto in queste acque profonde meno di 30 metri è molto piacevole e avvicinandosi si apprezza la bellezza dell'isola dominata dall'imponente sagoma di un cono vulcanico.
Escursione all'isola di Lobos
L'isoletta di Lobos si chiama così perché un tempo era abitata da una colonia di foche monache. Questi animali sono detti lupi marini per la quantità di pesce che ingeriscono ogni giorno: sino a ben 40 chili!
Accanto al molo di attracco, vicino alla scultura che rappresenta due foche, parte il sentiero circolare che permette di visitare tutte le zone più belle della piccola isola che venne acquistata nel 1963 dall'impresario Rudy Meyer Asensio. Dal 1982 è un parco naturale protetto per cui bisogna attenersi alle giuste regole per preservare l'ambiente.
L'isola si è formata nel periodo del pleistocene quando si sono innalzati anche i vulcani della catena Bayuyo, situati a poca distanza da Corralejo, che si possono vedere facendo un bel trekking che porta alla caldera dell'Hondo.
Il centro visite |
Trekking all'isola di Lobos
Il percorso ad anello sull'isola di Lobos è lungo circa nove chilometri e si completa in in due ore e mezza, escludendo la salita sulla montagna che necessita di un'altra ora tra andata e ritorno.
Il sentiero è segnato molto bene e si possono fare deviazioni per abbreviarlo o allungarlo a seconda del tempo che si ha a disposizione. Il tracciato fa parte del sentiero GR 131, il Camino Natural de Fuerteventura, che inizia dal faro dell'isola di Lobos e prosegue a Fuerteventura, seguendone la dorsale, sino ad arrivare a Punta Jandía.
Numerosi cartelli avvertono di non uscire dal sentiero che è delimitato da pietre e presenta un fondo in terra, pietra o sabbia.
La camminata è tutta in piano per cui è adatta a tutti e non presenza alcuna difficoltà, tranne quella legata allo stare sotto il sole battente per diverse ore e al caldo che nelle giornate soleggiate si fa sentire.
A metà febbraio ho trovato 22° e non vedevo l'ora di arrivare alla spiaggia per un bagno ristoratore, proprio per questo motivo ho seguito un percorso antiorario che trovate su Wikiloc.
El puertito
A pochi minuti dal molo si trova un piccolo gruppo di case di pescatori raccolte attorno a una laguna dalle acque turchesi nelle quali sono ormeggiate le barche da pesca.
Questo è uno dei posti preferiti dove scattare fotografie. Appena sono arrivata il cielo era ancora coperto per cui i colori del mio scatto non rendono giustizia alla bellezza del posto.
Nel porticciolo si trova l'unico ristorante dell'isola i cui proprietari sono i discendenti del vecchio guardiano del faro. Si possono gustare piatti a base di pesce e va prenotato al momento dell'arrivo perché i tavoli sono in numero esiguo.
Las lagunitas
Continuando il percorso ad anello si arriva nella zona delle lagune dove cresce una specie vegetale endemica chiamata siempreviva de Lobos (Limonium Bollei) e dove si possono vedere numerose specie di uccelli migratori e marini, molti dei quali a rischio di estinzione. Gli amanti del birdwatching possono fermarsi in alcune postazioni in questa zona di paludi salmastre per osservare specie come Pardelas, Paíños e Petrel de Bulwer. La cosa fondamentale è non uscire dal tracciato per non danneggiare l'ambiente, sebbene in taluni punti ci siano dei sentieri battuti.
Proseguendo si passa nella parte più desertica dell'isola di Lobos dove il fondo sabbioso rallenta l'incedere.
Qui l'ambiente è fatto di dune e si capisce come sia importante mantenere la biodiversità dell'isola che in gran parte è coperta da un terreno dai colori rossastri.
Il faro Martiño
Nella punta estrema dell'isola di Lobos si erge il faro Martiño che sino al 1968 era abitato dal guardiano Antonio Hernàndez Pàez, detto Antoñito el Farero. Oggi funziona tramite un sistema automatizzato e dalla sua posizione dominante si può osservare la costa rocciosa e davanti l'isola di Lanzarote che dista circa otto chilometri.
Sulla terrazza si può sostare a consumare uno snack ma non ci sono punti all'ombra.
Ridiscesi sul sentiero si continua a destra per far ritorno verso il molo passando accanto al tratto costiero nel quale le alte onde si rifrangono sulla scogliera di colore nero. Poco prima di terminare il trekking si trova la deviazione verso la montagna più alta.
Montaña la Caldera
La caldera è un cono vulcanico alto 122 metri sul quale si sale percorrendo un tracciato a zigzag su un lastricato abbastanza ripido che in circa 30 minuti porta in vetta. Da lassù si ammira il panorama su tutta l'isola di Lobos, la spiaggia nera sottostante, e sulla vicina Lanzarote.
Visto che era già tardi ho preferito continuare il cammino senza salire sulla montagna per stare rilassata in spiaggia un paio d'ore.
Le saline di Marrajo
Poco più avanti si trova la deviazione verso le saline di Marrajo che sono state costruite alla metà dello scorso secolo ma mai completate perché nel frattempo era cambiato il metodo di raccolta del sale. Qui si possono vedere delle vasche delimitate da muretti in pietra.
Poco più avanti si trova la zona preferita dai surfisti che vengono qui a cavalcare le onde dell'oceano. Avendo poco tempo consiglio di evitare la visita alle saline che richiede circa quindici minuti e non offre nulla di più all'escursione.
Playa de la Concha o de la Calera
A una quindicina di minuti dal porto si trova la spiaggia de la Calera che è una delle più belle di Fuerteventura per la sua posizione riparata dalle onde e dal vento e le acque basse dal colore turchese.
La spiaggia, circondata da dune sabbiose, è il luogo ideale dove fare il bagno anche in inverno. Nonostante la temperatura rigida dell'acqua è davvero piacevole nuotare in questa tranquilla insenatura marina e in queste acque cristalline.
Molti prendono il traghetto da Corralejo proprio per stare in spiaggia e fare il bagno nelle acque dell'oceano riparate dalle onde.
Come arrivare sull'isola di Lobos
L'isola di Lobos si raggiunge coi traghetti di linea che salpano a orari prefissati da Corralejo e si possono prenotare online o nelle diverse biglietterie poste sulla passeggiata lungomare. Ci sono diverse compagnie per cui è bene verificare sul biglietto il punto preciso dell'imbarco.
La traversata dura circa una ventina di minuti comprese le fasi di imbarco e sbarco.
Esiste la possibilità di partecipare a escursioni per fare snorkeling nelle meravigliose acque cristalline oppure di usufruire del servizio di watertaxi per raggiungere l'isola più velocemente.
Due giorni prima della visita all'isola di Lobos va richiesto un permesso al parco che si ottiene gratuitamente e che prevede la sosta di quattro ore in due fasce orarie, questo per limitare l'accesso giornaliero delle persone. Per evitare questa incombenza si può prenotare direttamente online il tour, così la compagnia penserà a tutte le formalità.
Oltre che da Fuerteventura è possibile arrivare sull'isola da Lanzarote, altro gioiello della Canarie, con le stesse modalità.
Cosa fare e non fare sull'isola di Lobos
L'isola di Lobos è un parco naturale protetto per cui è bene rispettare le norme per la sua salvaguardia, in ogni caso il rispetto dell'ambiente dovrebbe essere una cosa prioritaria sempre.
Sull'isola si può:
- camminare a piedi e in bici sui sentieri indicati
- praticare la pesca sportiva con canna ed esche di granchi a Punta del Marrajo e sugli scogli del porticciolo.
Cosa è vietato fare:
- uscire dai sentieri autorizzati
- raccogliere vegetali e minerali o distruggerli
- sbarcare in altri punti che non sia il molo
- accedere con animali domestici
- accendere fuochi
- salire sulla caldera nel periodo della riproduzione degli uccelli
Tralascio di scrivere le cose più ovvie come gettare rifiuti, compresi quelli organici, che è sempre vietato in ogni luogo.
Sarebbe la mia isola perfetta!!! Adoro questi posti incontaminati!
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