8 febbraio 2022

Il parco delle Mura alla Spezia

Il Parco delle Mura alla Spezia è un bel percorso cittadino immerso nel verde con tratti panoramici sul golfo dei poeti.

Il progetto di riqualificazione urbana ha reso fruibile una zona dal valore storico che avevo scoperto in anteprima un po' di tempo fa durante i lavori di pulitura dell'area che era ormai sommersa dalla vegetazione spontanea.

Lungo il percorso urbano alcuni cartelli illustrano la storia della fortificazione realizzata nella seconda metà del XIX secolo per la difesa della base navale della Spezia che all'epoca era la più importante del Paese.


Il parco delle Mura alla Spezia


Il Parco delle Mura: una passeggiata nel verde

La passeggiata all'interno del Parco delle Mura inizia dal piazzale Papa Giovanni XXIII retrostante la cattedrale di Cristo Re.

Il progetto, coordinato dall'architetto Daniela Cappelletti, ha permesso il ripristino in sicurezza della zona che corre accanto alle mura ottocentesche per circa quattro chilometri. La realizzazione di aree attrezzate per la sosta rende la passeggiata adatta a tutti seppure sia consigliabile utilizzare scarpe chiuse e antiscivolo.

La prima parte è una bella scalinata con staccionata in legno immersa nel verde del Colle della Ferrara, un'area che una volta ospitava il convento dei Frati Cappuccini e la villa dei marchesi Oldoini. Gran parte della collina fu spianata tra gli anni '20 e '30 del XX secolo per unire il centro storico alla piana di Migliarina permettendo così l'espansione della città e la costruzione di nuovi palazzi lungo Via Veneto.

Salendo si arriva così nella parte iniziale delle mura e alla prima area di sosta dove è presente una fontanella dalla quale attingere l'acqua.


Parco Mura La Spezia

Lasciata la prima zona panoramica si cammina su un largo sterrato e s'incontra il sentiero 224 che sale da Via dei Colli, altra strada di accesso al Parco delle Mura. Proseguendo si vedono le varie parti delle mura con le caponiere, ovvero i punti che permettevano di controllare i vari lati della cinta muraria. Questa trovata ingegneristica permetteva di avere un fuoco incrociato a raso e di avere così sotto controllo ogni lato. Le mura a differenza di quella dei castelli erano prive di camminamenti di ronda e avevano un'altezza massima che andava tra i 6 e i 7 metri.

Proseguendo in questa zona immersa nel verde, sebbene ci si trovi a poca distanza dal centro cittadino, si raggiunge la seconda tappa del percorso urbano dedicata alle sirene.

La Spezia durante la Prima Guerra mondiale fu dotata di sistemi d'allarme antiaereo e tra il '34 e il '40 furono installate 22 sirene fisse, collegate tra loro da un sistema di cavi, che erano udibili in ogni zona, e 16 azionate manualmente. Questa rete di comunicazione serviva per allertare la popolazione che in caso avesse sentito il segnale di pericolo dato da 6 suoni della durata di 15 secondi intervallati da pause della stessa durata doveva recarsi nei rifugi sotterranei.

In questa parte della passeggiata urbana lungo le mura si può ammirare il panorama sul sottostante quartiere di Valdellora e la zona del porto nonché sulle Alpi Apuane e gli appennini.

A metà del percorso lungo il Parco delle Mura della Spezia s'incontra, in prossimità di Porta Isolabella, una grande area di sosta con tavoli, panche e giochi per i bambini.


Porta Isolabella Mura La Spezia
Porta Isolabella

In questo slargo si possono osservare bene le mura, costruite in pietra calcarea, che avevano feritoie per l'avvistamento e la difesa da un eventuale attacco via terra grazie alla presenza di cannoni, mitragliere e batterie. Il sistema difensivo divenne presto obsoleto in quanto non adatto a contrastare gli attacchi dal cielo.

Da qui si prosegue, sempre accanto alle mura, sino ad arrivare a un'altra apertura realizzata per consentire l'accesso ad abitazioni private. Si sale lungo la mulattiera in un tratto da percorrere con maggiore attenzione perché più stretto e ripido sino ad incontrare il sentiero 225 che arriva dal quartiere di Valdellora.

Qui la passeggiata continua sullo sterrato e si arriva in prossimità dell'abitato di Sarbia, posto a 168 metri di altitudine, dove termina l'area vera e propria del parco delle Mura.

Dall'inizio della passeggiata urbana a qui sono circa 2,3 km che si percorrono in 45 minuti camminando a passo lento. A Sarbia passano diversi sentieri coi quali si può proseguire per fare ritorno in città, come il 226 che arriva nel quartiere della Chiappa.

Il modo più veloce è fare lo stesso percorso a ritroso oppure continuare il cammino lungo le antiche mura scendendo lungo la scalinata che porta alla strada carrabile che si segue sino ad arrivare a Porta Castellazzo. In questo punto le mura sono state tagliate nel 1906 per far passare la strada verso Sarbia.


Porta Castellazzo La Spezia
Porta Castellazzo

Superata l'antica porta si scende a destra su Via dei Colli. Alla prima curva si prosegue a destra sulla ripida stradina che segue le antiche mura di fortificazione e arriva in Piazzale Ferro. Da Sarbia a qui si percorre la distanza di 1,33 km in 20 minuti.

Un tempo qui, vicino all'Osteria Caràn, si ergeva Porta Genova, la via d'accesso dalla Val di Vara. Fu demolita quando il traffico urbano divenne più intenso e si rese necessaria la costruzione di una strada a doppia carreggiata.


Parco Navarrino Navarrini La spezia
Parco dietro le mura di Gaggiola

Volendo seguire il tracciato delle antica mura si può salire verso la collina di Gaggiola, accanto al parco della Rimembranza. In prossimità del Santuario di Sant'Antonio da Padova s'imbocca sulla destra la strada che poi diviene un bel viottolo all'interno del parco Nottolino Nottolini. Si arriva così nel quartiere di Rebocco dove un tempo si trovava Porta Vivera.

Le antiche mura proseguivano verso l'altro quartiere cittadino dove si ergeva Porta Pegazzano.


Nessun commento:

Posta un commento

Prima di commentare ti invito a leggere la Privacy Policy del blog per l'accettazione.