Distante pochi chilometri dal sito più famoso, Petra la Bianca, per distinguerla da Petra la Rossa, fa parte dei siti Patrimonio dell'Umanità UNESCO per la sua importanza culturale e storica. Visto che questo complesso archeologico è rimasto preservato per molti secoli, fu scavato dall'archeologa inglese Diana Kirkbride solo negli anni '50, si presenta a noi quasi integro.
La visita al sito è gratuita e perciò un motivo in più per inserirla nell'itinerario di viaggio in Giordania.
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Tempio di Dushara |
Piccola Petra: il gioiello nascosto
Una volta lasciata l'auto nel parcheggio, anch'esso gratuito, si può entrare nel siq, l'accesso stretto tra le montagne del canyon, che ricorda quello di Petra.
Qui c'è un cancello e presumo che la sera i beduini chiudano l'ingresso visto che la visita è consentita soltanto di giorno.
Ho visitato Piccola Petra assieme alle mie compagne di viaggio, per i primi due giorni, e la guida ha raccontato alcune curiosità su questo sito. Si pensa che qui venissero accolte le carovane che arrivavano percorrendo le vie commerciali, soprattutto la via della seta, e non trovavano posto nel sito più grande.
Petra era il sito principale nel periodo di massimo splendore della civiltà nabatea, nel I secolo, mentre Piccola Petra era una sorta di sobborgo dove venivano accolti i viandanti all'interno delle case scavate nella roccia di arenaria.
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Una delle prime case che si vede entrando nel sito |
Addentrandosi nel sito si possono vedere proprio quelle che erano le antiche case dei beduini che, col passare del tempo, hanno visto sparire i colorati decori per colpa dei fuochi accesi all'interno.
In questo primo largo spiazzo si può vedere il triclinium, un colonnato con un portico che si pensa fosse usato come tempio dedicato allo loro divinità Dushara o Duthu Ashara. Si riconoscono le colonne con uno stile che ricorda quello corinzio, ma il capitello non è così elaborato.
Proseguendo ancora all'interno del canyon si arriva a un secondo spiazzo e qui, tra le cose da vedere, c'è il biclinium, una caverna che era usata come sala da pranzo all'interno della quale si possono vedere dipinti che raffigurano uva, viti e putti. Si pensa che questi decori volessero omaggiare il dio greco Dioniso e sono uno dei pochi esempi di pittura figurativa nabatea ritrovata finora.
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Scalinata che conduce alla casa dipinta |
Camminando nel sito di Piccola Petra si possono vedono scale, scavate nella roccia, salire verso l'alto, segno che lassù, nella parte alta del sito, c'erano tante altre case dove vivevano molte persone.
Arrivati in fondo al canyon si vede una scalinata che dovrebbe essere l'inizio del sentiero che porta a Petra, giungendo al Monastero, Ad-Deir, ma, attualmente, è chiuso per manutenzione. Un vero peccato perché penso che sarebbe molto bello percorrere i 6 Km che separa i due siti facendo un bel trekking sulle montagne.
In ogni caso è necessaria una guida per fare questo percorso che non è ben segnato, meglio non rischiare di perdersi.
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La fine del siq |
Nell'importante sito archeologico si possono vedere anche cisterne e canali per l'acqua che erano indispensabili per raccogliere l'acqua piovana e per prevenire i rischi di allagamenti.
Il sistema di canalizzazione era fatto con tubi di terracotta all'interno dei quali scorreva l'acqua.
Girando per il sito di Piccola Petra si possono vedere beduini suonare il rebab, lo strumento a corde tipico, e donne filare con una sorta di arcolaio e seppure lo facciano per intrattenere i turisti è bello vedere queste antiche usanze.
Piccola Petra va visitata prima di Petra per pregustarsi quella che sarà la visita all'importante sito che altrimenti sminuirebbe la bellezza di questo.
Non voglio dire che questo non sia bello ma l'altro è immenso, più di quello che si pensa, e ricco di tesori.
Questo è il mio video su Piccola Petra che rende un po' l'idea della sua bellezza.
Quando si prosegue per arrivare a Wadi Musa, la porta di accesso a Petra, si può sostare lungo la strada per ammirare il panorama e intravedere dall'alto il canyon che la nasconde. Solo una guida però può indicarvi il punto giusto perché, senza riferimenti, è difficile, posso solo dirvi che s'intravede un luccichio biancastro vicino al Monastero.
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Nel canyon quasi invisibile dall'alto si trova Petra |
Piccola Petra: quanto dura la visita
Il sito di Piccola Petra non è molto esteso per cui si può visitare anche in un'ora, un'ora e mezza. Volendo si può abbinare la visita con quella di Beidha, un importante sito che risale al neolitico. Fu abitato da cacciatori e poi da popoli dediti all'agricoltura fino all'arrivo dei Nabatei, che costruirono una cinta muraria attorno all'insediamento.
Certamente si può dedicarle più tempo e godersi la bellezza del posto fermandosi a degustare una tazza di tè o di caffè coi beduini oppure stare ad aspettare il tramonto, dipende sempre da quanti giorni abbiamo a disposizione per il viaggio in Giordania.
Quanto sarebbe bello poter visitare un posto senza avere i tempi ristretti!
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