2 luglio 2019

La prima tappa della GTE da Cavo a Porto Azzurro

Quando stavo preparando il trekking lungo la GTE, la Grande Traversata Elbana, mi sono informata sulle varie tappe e i percorsi alternativi, soprattutto nell'ultima parte della tratta.

La GTE percorre trasversalmente l'isola d'Elba toccando le due estremità, Cavo e Pomonte, e può essere percorsa da entrambe le direzioni, ma la maggior parte delle persone sceglie di partire da Cavo, anche perché si trova più vicino a Piombino e si raggiunge in pochi minuti con l'aliscafo.

Prima della partenza ho visionato filmati, guardato fotografie su Instagram, chiesto a chi l'aveva percorsa di recente, e quindi ho deciso le mie tappe e prenotato gli alloggi.

Prima tappa della GTE da Cavo a Porto Azzurro - vista su Portoferraio
Panorama su Portoferraio


La prima tappa della GTE da Cavo a Porto Azzurro


Chi volesse scaricare la mappa gps della GTE può farlo dal sito del CAI e rendersi conto di come i chilometri totali siano inferiori a quelli che si andranno a percorrere visto che i paesi, dove si alloggia la sera, sono distanti dal tracciato.

Io ho alloggiato a Cavo, un piccolo paese nel comune di Rio Marina.
Appena arrivata ho fatto un giro alla ricerca delle tracce dell'antica villa romana, non pervenute, e poi mi sono goduta un po' di relax in una spiaggia insolitamente semi deserta, la stagione balneare ancora non era iniziata.
Nel paese ci sono diverse spiagge raggiungibili con una bella passeggiata.

spiaggia di Cavo


Tappa 1: Cavo - Porto Azzurro
Lunghezza: circa 18 Km (+ 1,2 km per scendere a Porto Azzurro)
Dislivello: quota massima 502 metri
Tempo di percorrenza totale: 6 ore e 40
Difficoltà: E, alcuni tratti EE

La partenza della GTE da Cavo


Di recente il tracciato originale della GTE è stato modificato per cui non si parte dall'estremità del paese di Cavo ma dal centro, salendo dal lungomare, lungo una strada asfaltata e poi prendendo lo sterrato che passa in mezzo a un bosco di lecci piacevolmente ombroso.

Qui si sale tranquilli e ad un certo punto, dopo poco più di 1 km, si trova la deviazione per vedere il Mausoleo Tonietti, costruito dal celebre architetto Coppedè per la famiglia che, all'inizio del '900, aveva in concessione le miniere. Purtroppo il luogo è in preda all'incuria, molti scalini sono sconnessi e ci sono anche rifiuti all'interno.
Un vero peccato perché la costruzione in stile liberty è molto bella.

mausoleo Tonietti a Cavo

Continuando la GTE si ridiscende in un tratto con un punto un po' sconnesso, l'unico di questa prima tappa della traversata elbana, e si arriva nei pressi dell'agriturismo Amandolo, che si potrebbe considerare per passarvi la notte, così da iniziare qui il trekking.

Monte Grosso visto dall'amandolo
Il Monte Grosso visto dall'Amandolo

Dall'inizio del cammino è passata un'ora e un'altra ne serve per arrivare sul Monte Grosso (346 m). Salendo si ammira il panorama sulla costa e in alto, in località Semaforo, diventa sempre più splendido e si riesce già a vedere Portoferraio con la sua sagoma inconfondibile.
Dietro si vedono il roccioso Monte Capanne, che si andrà a scalare nella terza tappa della GTE, e poi la Corsica.

Veduta su Portoferraio e sulla Corsica dal semaforo di Monte Grosso
Veduta su Portoferraio, il Monte Capanne e sullo sfondo la Corsica

Da una parte si possono vedere l'isola del Giglio e quella di Montecristo, dall'altro Capraia e più lontano Gorgona.
Una delle cose più belle del fare trekking è stare in mezzo alla natura, qui tra splendide fioriture primaverili, godendo di panorami incredibilmente belli.

Abbandonata nuovamente la strada sterrata, si percorre un tratto di sentiero tra la bassa vegetazione, in parte fatta di odorosi rosmarini, e con un saliscendi continuo, in parte tra le rocce, sino a giungere a una strada, la Parata, che si attraversa per risalire, in località Aia di Cacio, lungo un tratto abbastanza ripido.
Si passa sul  Monte Strega (426 m) e sul Monte Capannello (405 m) e si arriva sopra il paese di Rio nell'Elba, dopo circa 4 ore dalla partenza.

panorama su Rio nell'Elba
Rio nell'Elba

Visto che il sentiero si è rivelato più duro del previsto ho rinunciato a scendere nel piccolo borgo toscano e ho proseguito lungo un tratto erboso per fermarmi a fare una breve pausa pranzo, dopo aver ammirato il bel golfo di Rio Marina.
Dovevo fare la GTE in solitaria ma di prima mattina ho incontrato sulla via un gruppo di 3 escursionisti e così abbiamo proseguito assieme il sentiero, visto che abbiamo fatto quasi sempre le stesse tappe.

panorama dal monte capannello, a destra si vede il castello del volterraio
A sinistra lo sterrato della GTE a destra il Castello del Volterraio

Superata la località Le Panche, con un'unica panchina a disposizione degli escursionisti, si attraversa la strada provinciale per proseguire sulla sterrata in salita godendo della vista del castello del Volterraio.

castello del volterraio e panorama su Portoferraio
Panorama sul castello del Volterraio salendo alla Cima del Monte

Si raggiunge così la Cima del Monte (502 m) il punto più elevato del trekking di oggi.
Dalle foto non sembrerebbe ma queste salite sono veramente toste e dopo diverse ore di cammino fanno rallentare parecchio.
Volendo si potrebbe andare a visitare il castello ma bisogna mettere in conto un'altra ora tra andare e tornare.

Scendendo nuovamente lungo la GTE si percorre una strada sterrata e s'incontra il bivio per il Santuario della Madonna di Monserrato (sentiero 205) che in circa 2 ore dovrebbe portare a Porto Azzurro.
Io ho proseguito sullo sterrato sino al bivio col sentiero 210, in prossimità della Fattoria Terra & Cuore, e qui sono tornata l'indomani per proseguire la Grande Traversata Elbana.
Sono trascorse 5 ore e 30 dalla partenza da Cavo.

panorama dal sentiero 210 per Porto Azzurro
Il sentiero 210 passa tra i campi

Arrivo della GTE a Porto Azzurro


Il sentiero 210 attraversa una pineta, lungo la Valle del Botro, e poi costeggia vigneti, uliveti e campi, sempre in discesa, e arriva a Porto Azzurro dopo circa 1 ora, la stanchezza si fa sentire per cui il tempo di percorrenza si allunga.
A destra si può vedere il borgo di Capoliveri, uno dei più mondani dell'isola d'Elba, ma purtroppo facendo solo trekking non si ha tempo per visitare i paesi lontani dal tracciato.

Capoliveri vista dal sentiero 210
Tra gli uliveti si vede Capoliveri

Porto Azzurro è una graziosissima cittadina dell'Elba molto animata la sera e nella bella piazza le narici vengono imperniate dal profumo del gelsomino in fiore. Oltre a un'ampia offerta di ristoranti e negozi, nei mesi estivi si tengono i mercatini serali con bancarelle che vendono oggetti artigianali.

la centrale Piazza Matteotti a Porto Azzurro

Qui ci sono diverse spiagge, anche al centro del paese, e una propria di fronte all'albergo dove ho alloggiato. Posso consigliare spassionatamente L'Approdo per la posizione e per la buona e varia colazione offerta.

il porticciolo di porto azzurro al tramonto

La prima tappa della GTE mette a dura prova col continuo saliscendi nella dorsale montagnosa, però è una delle tappe più belle per la vista panoramica, senza dubbio più panoramica della seconda tappa.
Indispensabili i bastoncini da trekking proprio per il fondo sconnesso e le numerose salite e discese che caratterizzano la Grande Traversata Elbana.

Lungo il percorso non ci sono punti di ristoro, questa è una delle cose che mancano qui, e perciò occorre portarsi da bere e da mangiare.
La segnaletica in questo tratto è precisa e i tempi di percorrenza sono abbastanza affidabili, dipende un po' da quanto noi siamo allenati e preparati a discese e salite su terreni pieni di pietre.

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