Purtroppo avendo tempi molto stretti ho dovuto abbandonare l'idea di vedere la necropoli di Pantalica, dove volevo fare una bella escursione, per dedicarmi principalmente alla visita della città.
Partendo da Taormina sono arrivata in tarda mattinata a Siracusa e così mi sono diretta verso l'isola di Ortigia, un luogo dal fascino particolare e con molte testimonianze dell'antico splendore della città.
Lungomare di Ortigia |
Cosa vedere a Siracusa: l'isola di Ortigia
Ortigia è un isolotto di circa un chilometro quadrato unito alla terraferma da un paio di ponti e costituisce il nucleo antico della città di Siracusa. Fu abitata fin dalla preistoria e si possono vedere pure resti di epoca greca, romana, normanna e soprattutto edifici del tipico stile barocco siciliano.
Tempio di Apollo |
Appena arrivata ho visto i resti del tempio di Apollo che risale al VI a.C. e che doveva essere a quell'epoca uno splendore.
Il Tempio da un'altra prospettiva |
Mi sono poi addentrata nei vicoli girovagando senza una meta particolare per scovare angoli suggestivi che qui non mancano di sicuro lasciando dietro di me la folla di turisti nelle vie principali.
Ho ammirato portali, balconi, edifici dall'aspetto decadente ma pieni di fascino perché la pietra chiara è così bella da vedere.
Arrivata davanti alla Fonte Aretusa, tanto osannata, sono rimasta delusa. Mi aspettavo una fontana scenografica e invece ho trovato un bacino semicircolare nelle cui acque stagnanti crescono papiri.
Certo la sua fama è legata alla mitologia e al fatto che sia una fonte di acqua dolce che sgorga dal mare ma non sono riuscita ad apprezzarla.
Qui sul lungomare è un susseguirsi di ristorantini e dalla passeggiata si possono vedere il porticciolo turistico e sulla sinistra, in fondo, il Castello Maniace fatto costruire da Federico II di Svevia.
Porticciolo di Ortigia |
Purtroppo non ho potuto visitarlo perché quel giorno era aperto solo in mattinata. Perciò meglio informarsi prima degli orari di ingresso che variano a seconda dei giorni della settimana e del periodo dell'anno.
Passeggiata lungomare: in fondo si vede il Castello |
Entrando nel cuore del centro storico sono arrivata in Piazza Duomo che è veramente stupenda e non per niente è ritenuta la più bella piazza della Sicilia.
Piazza Duomo: a sinistra il Palazzo Beneventano a destra il Duomo |
Questo è uno dei posti imperdibili da vedere a Siracusa ed è un susseguirsi di edifici uno più bello dell'altro. Quello che cattura subito lo sguardo è il Duomo con la facciata barocca risalente al '700. Fu costruito sopra un antico tempio greco dedicato ad Atena e perciò all'interno si possono vedere le colonne in stile dorico incorporate alle mura.
Scorcio di Piazza Duomo |
In questa stupenda piazza si ammirano: la bella Badia di Santa Lucia con il portale barocco, il Palazzo Vescovile, il Municipio, il Palazzo Beneventiano del Bosco e il Palazzo Borgia del Casale.
Badia di Santa Lucia in Piazza Duomo |
Questi non sono gli unici tesori di Ortigia perché solo il perdersi tra i vicoli è un piacere per gli occhi. Non va sottovalutato neppure l'aspetto gastronomico perché ci sono tanti ristorantini e locali dove mangiare e non ho potuto non assaggiare ancora una volta una buona granita.
Scorcio di Ortigia |
Nel centro storico di Siracusa si possono visitare importanti musei come la Galleria Regionale ospitata a Palazzo Bellomo, edificio costruito nel periodo svevo. Qui si possono ammirare dipinti bizantini e tele di importanti autori come Antonello da Messina e Caravaggio con il suo Seppellimento di S. Lucia.
Altro interessante muso è quello Archeologico Regionale Paolo Orsi dove sono esposti reperti che vanno dalla preistoria alla colonizzazione greca e romana rinvenuti anche in altri parti della Sicilia come Agrigento e Gela.
Cosa vedere a Siracusa: il parco delle Neapolis
Lasciata Ortigia si può andare verso la parte moderna della città di Siracusa per visitare il parco della Neapolis nel quale si possono ammirare i principali monumenti di epoca greca e romana.
La visita richiede circa un'ora perché gran parte del parco non è accessibile ed è un peccato vederlo lasciato così all'incuria perché potrebbe essere maggiormente valorizzato creando percorsi pedonali in tutta l'area.
Veduta del parco dalla strada |
Si può accedere al parco della Neapolis da due differenti entrate ma il percorso di visita è comunque lo stesso.
Cartina alla mano si può iniziare la visita da quello che dovrebbe essere il monumento più bello del parco archeologico, ovvero il teatro greco.
Questo teatro è scolpito nella roccia sul colle Temenite con una cavea divisa in 9 cunei per 67 ordini.
Sembra che risalga al II secolo a.C. ma sicuramente esisteva nel V secolo a.C.
Il teatro greco |
Purtroppo io l'ho visto con gli scalini ricoperti da assi in legno che fanno da seduta per gli spettatori che assistono agli spettacoli che si svolgono qui. Non so sia così tutto l'anno ma a inizio luglio si presentava in questo modo e perciò non sono riuscita ad apprezzarlo. Penso sia molto diverso vedere il teatro, al quale comunque mancano le parti dell'apparato scenico perché demolite dagli spagnoli per costruire le fortificazioni di Ortigia, con gli scalini in pietra.
Sopra al teatro ci sono una serie di grotte da una delle quali sgorga acqua e questo posto sembra ben più interessante dello stesso teatro.
Scendendo nuovamente nella parte bassa della Neapolis si arriva alla zona della Latomie, cave usate per l'estrazione della pietra. In pratica tutta la zona è stata scavata e rimane in piedi solo uno dei piloni che sorreggevano il piano originario. Perciò nella latomia del Paradiso si vede ergersi un alto pinnacolo.
La zona delle Latomie non è visitabile ma si può vedere l'Orecchio di Dionisio, una grotta che ha una forma particolare e che fu così denominata da Caravaggio che collegò la sua forma alla leggenda del tiranno Dionisio che rinchiudeva i prigionieri per ascoltare i loro segreti grazie al fenomeno dell'eco.
In realtà la grotta alta 23 metri era parte di un antico acquedotto.
Vicino si trova la grotta dei Cordari che per la sua umidità era l'ambiente ideale per realizzare corde in fibra naturale.
Viale laberato che conduce all'Orecchio di Dionisio |
Più avanti ci sarebbe da vedere la Tomba di Archimede ma non si può procedere. In ogni caso questa dovrebbe essere una costruzione funeraria di epoca romana e non la vera tomba del matematico siracusano che era formata da una colonna adornata da un cilindro e una sfera.
Tornando indietro si arriva vicino all'Ara di Ierone. L'immenso altare dedicato a Zeus è il più grande del mondo ma rimane solo la parte inferiore. Al solito quella superiore sarà stata riutilizzata per costruire altro!
Poco più avanti si può ammirare l'anfiteatro romano che ho apprezzato più del teatro perché rimasto quasi intatto.
Risale all'epoca di Augusto ma fu rimaneggiato tra il III e il IV secolo d.C. La cavea di forma ellittica è scavata quasi interamente nella roccia e si sviluppa su tre livelli e ha spazi per l'accesso degli spettatori.
Nella parte inferiore si vedono i corridoi dai quali entravano i gladiatori e gli animali per gli spettacoli, la struttura ricorda quella tipica degli anfiteatri romani come il Colosseo ma qui tutto ha dimensioni ridotte.
Osservando meglio l'anfiteatro si può constatare come una parte sia rimasta integra e un'altra abbia le gradinate rifatte in epoca successiva e naturalmente quella originale è più affascinante.
Nell'area della Neapolis si trova anche la Chiesa di S. Nicolò dei Cordari sotto la quale c'è la piscina romana, un serbatoio d'acqua usato per la pulizia dell'anfiteatro.
Sbirciando dalla recinzione lungo la strada, dove si può parcheggiare comodamente, si può vedere questa grande area archeologica che meriterebbe maggiore cura perché tanti sono gli spazi non accessibili.
La mia visita alla Siracusa entrata a far parte dei siti UNESCO per la presenza di antiche vestigia e delle testimonianze dello sviluppo della civiltà mediterranea nel corso di ben tre millenni, è terminata proprio qui.
Il mio viaggio on the road in Sicilia è però proseguito verso Noto che per i colori del centro storico mi ha ricordato molto Ortigia.
Bellissimi luoghi! Li ho visitati proprio questa estate e sono rimasta affascinata dalla bellezza autentica di questi Luogjhi. Ortigia una perla!
RispondiEliminaA giudicare dalle fotografie che hai scattato sembrano posti davvero fantastici! Peccato poi aver letto che non tutto è stato conservato o recuperato con le dovute attenzioni
RispondiEliminaBEllissimo post, e splendida Siracusa! Sono stata a gennaio, totalmente fuori stagione, ma comunque con un sole pazzesco... L'unica pecca alla sua bellezza? TRoppo turistica e i siracusani mi sono sembrati molto meno accoglienti e "troppo sgamati" rispetto a posti meno affollati.. Che dici?
RispondiEliminaSono stata in Sicilia ancora anni fa e che bei ricordi di Siracusa e del suo teatro! A me piace molto la storia greco-romana per cui mi ero davvero innamorata della Sicilia. Non conoscevo questa storia dell'orecchio Dioniso, molto particolare sia il posto che la leggenda!
RispondiEliminaSiracusa mi manca completamente, devo rimediare prima o poi, sembra una città semplice ma tipicamente siciliana! Un vero peccato per l'incuria del parco, è sempre triste quando ci si imbatte in luoghi lasciati così andare...
RispondiEliminaMi hai portato alla mente i ricordi di una splendida vacanza fatta lo scorso anno. Il Castello era chiuso pure quando siamo andati noi , che coincidenza ! :)
RispondiEliminaNon sono mai stata in Sicilia, ma mi attira sempre di più. La città di Siracusa sembra una tappa davvero interessante!
RispondiEliminaAdoro la Sicilia, seppure ne abbia visto solo un piccolissimo pezzetto, certo che occorrerebbe almeno un mese di vacanza per poterla girare per bene, peccato solo per l'incuria con cui vengono spesso lasciati pezzi di storia..
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