6 febbraio 2018

Visitare l'Umbria tra borghi, degustazioni e artigianato

La nostra bella Italia è piena di tesori da riscoprire e ne ho avuto conferma visitando una parte dell'Umbria, ancora poco conosciuta a livello turistico, che offre tante cose da vedere ed esperienze da vivere: degustazioni e visite ad aziende vinicole e artigianali.

Nei tre giorni trascorsi nella zona di Città della Pieve, tra Orvieto e il lago Trasimeno, ho scoperto tanti borghi medievali nei quali è stato un piacere perdersi, scoprendo scorci da fotografare e ammirando bellissimi panorami.

L'Umbria che non ti è aspetti è fatta non solo di borghi ma di persone che amano la loro terra e che portano avanti antichi mestieri, che stanno modernizzando per offrire prodotti di qualità fatti come una volta. Quella qualità che spesso dimentichiamo quanto sia importante per circondarsi di cose belle.

Visitare l'Umbria tra borghi, degustazioni e artigianato
Panorama da Allerona


I borghi da visitare in Umbria


Il mio itinerario di viaggio in Umbria ha toccato i borghi attorno a Città della Pieve, città fortificata che faceva parte della Tuscia longobarda che diede i natali a Pietro Vannucci, noto come il Perugino.
Nell'oratorio della Confraternita di Santa Maria dei Bianchi si può ammirare il suo affresco del 1504 che raffigura l'Adorazione dei Magi: un tripudio di vivaci colori.

A Palazzo della Corgna, invece, si possono ammirare, al piano nobile, splendidi affreschi del Pomarancio con grottesche e scene mitologiche.
Mi è piaciuto molto girare tra i vicoli del centro storico, quasi a tornare indietro nel tempo, e poi ritrovarmi sulla terrazza panoramica che offre una bellissima vista sulla campagna circostante.

vicoli di Città della Pieve
Vicoli di Città della Pieve

Dalla Rocca, un tempo circondata da un ampio fossato, lo sguardo spazia, invece, verso la città di Perugia.
Visitando Città della Pieve è immancabile una capatina alla Casa dello Zafferano dove si possono trovare tante specialità realizzate con questa spezia. Ho apprezzato molto il liquore allo zafferano dal sapore dolce e aromatico.

prodotti in vendita alla Casa dello zafferano

Poco distante da Città della Pieve si trova il borgo abbandonato di Salci accessibile dalla Porta di Orvieto. Il complesso ha due corti separate da una porta sovrastata dal loggiato degli spiriti. In una delle corti si trova un bellissimo pozzo, vedere questo posto così particolare in stato d'incuria da decenni non fa che dispiacere. Gli antichi abitanti, per lo più contadini, furono allettati da migliori condizioni di vita e di lavoro in città e così lasciarono le loro case per trasferirsi.

Io me lo immagino pieno di gente, all'epoca ospitava un migliaio di persone, le botteghe artigiane aperte, la chiesa decorata con affreschi piena di fedeli, i bambini che corrono nei prati ovvero pieno di vita e non decadente come appare ora.

una delle corti del borgo di salci

Spostandosi di pochi chilometri si arriva a Piegaro, piccolo borgo medievale nel quale si può visitare il Museo del Vetro che racconta l'antica tradizione vetraia, nata nel medioevo, andata avanti sino al 1968.

attrezzature nel museo del vetro di Piegaro

Nel seminterrato, un tempo utilizzato come magazzino, si ha la possibilità di osservare da vicino l'ultima colata uscita dal forno. Ha un colore verde smeraldo molto intenso ed è una delle cose più particolari dell'esposizione.

La mia visita ai borghi umbri è proseguita con Paciano, borgo racchiuso da una cinta muraria e accessibile da tre porte, ma l'unica rimasta di quelle originarie è Porta Rastrella.

Borgo di Paciano

Passeggiando lungo le vie acciottolate si possono rimirare gli edifici in pietra e cotto e poi fermarsi a visitare le sale di Palazzo Baldeschi che ospita TrasiMemo, il Museo della Memoria del Trasimeno. Questo non è solo uno spazio espositivo ma un laboratorio nel quale apprendere gli antichi mestieri così che non vadano perduti. A me è piaciuto molto vedere come si tesse col telaio per realizzare meravigliosi orditi.

veduta sui tetti di Paciano
Veduta sui tetti di Paciano

Appena fuori della cinta muraria assieme al signor Oriano, un pacianese appassionato di arte, ho visitato il Santuario della Madonna della Stella che reca splendidi affreschi nella Sagrestia.

affreschi nel Santuario della Madonna della Stella


Purtroppo ormai col buio sono arrivata al borgo di Panicale, perciò non ho potuto apprezzare la bella vista verso il lago Trasimeno. Girovagando per le viuzze, in un continuo sali scendi, ci si ritrova in splendide piazze dove si ergono palazzi come quello il trecentesco Palazzo Pretorio e quello del Podestà, in stile lombardo gotico. Da vedere la chiesa di San Sebastiano dove si può ammirare l'affresco del Perugino, che raffigura il Martirio di San Sebastiano,;e il teatro Cesari Caporali, un gioiellino adornato con stucchi e medaglioni.

Anche il centro storico di Parrano, abitato da una ventina di persone, è molto grazioso ma con la fioca luce dei lampioni le sue viuzze e le piazzette non hanno dato il meglio. Perciò mi riprometto di tornare, tanto più che vorrei assaggiare il pane e altre specialità cotte nel grande forno comunitario restaurato da poco.

Parrano

Tra i luoghi da visitare in Umbria c'è Ficulle che si erge su una cinta muraria ancora visibile. La passeggiata nel centro storico, oltrepassata la porta, prosegue verso la Rocca e in direzione del Palazzo Comunale, vicino al quale alcuni orci testimoniano l'antica tradizione vasaia. Ora, raccontano due signore del paese, solo una famiglia sta portando avanti questo antico mestiere.

Ficulle


L'ultimo borgo che consiglio di visitare seguendo l'itinerario #lumbriachenontiaspetti è Allerona, che fa parte dei borghi più belli d'Italia. Appena arrivati si ammira un meraviglioso panorama sui calanchi che per me, appassionata di trekking, ispirano una bella escursione in mezzo alla natura.

veduta sui calanchi ad Allerona

Ho trovato molto gradevole passeggiare con lentezza per le viuzze del centro storico, accessibile da una porta merlata.

la porta d'accesso ad Allerona

Il paese è abbastanza grande e girovagando per le stradine si scorgono angoli davvero suggestivi, non nego che tra tutti è il mio preferito, e sotto le mura si può vedere l'antico lavatoio usato un tempo per fare il bucato.

antico lavatoio ad Allerona
Antico lavatoio

Gli antichi mestieri in Umbria


Nel mio tour in Umbria ho potuto conoscere antichi mestieri ormai quasi scomparsi, l'artigianato tipico locale sarebbe una delle cose da rivalutare nel nostro Bel Paese!
Ho ascoltato il racconto di come veniva lavorato il vetro a Piegaro e ho visto a Ficulle la lavorazione del vimini fatta dalla signora Irma che, sapientemente, realizza canestri come una volta. Anche dalle mie parti un tempo venivano realizzati questi cesti che trovo molto belli.

cestini di vimini ad Allerona
Cesti di vimini esposti ad Allerona
A TrasiMemo a Paciano ho scoperto la lavorazione coi telai e quella della ceramica portata avanti dai laboratori didattici.

telai a TrasiMemo


Nel territorio di Città della Pieve ho visitato l'azienda Antico Cotto Pievese che produce cotto rosato in maniera artigianale utilizzando, in parte, l'argilla scavata accanto al loro stabilimento. Questa viene tritata, fatta essiccare e poi cotta nel forno a oltre 1.000 gradi.
È stato estremamente interessante ascoltare il racconto di questo procedimento dal signor Fabrizio che negli ultimi anni, dopo il calo della richiesta di pavimenti in cotto, ha ideato vasi in terracotta da usare per conservare olio oppure vino. La anfore Sirio mantengono le proprietà organolettiche e sono molto belle, tanto che non sfigurerebbero nel nostro salotto. Questo fa capire come l'artigianato si possa modernizzare.

le giare Sirio
Le giare Sirio

Lì vicino ho visitato l'azienda Lispi dove ho assistito a una dimostrazione sulla lavorazione del ferro nella fucina, fatta con tanta fatica e pazienza. Per venire incontro alle richieste dei clienti, ora producono oggetti di design pensati per arredare le nostre case.

Lispi: lavorazione del ferro

Degustazioni di prodotti enogastronomici in Umbria


Girando per i borghi attorno a Città della Pieve è possibile degustare tanti prodotti enogastronomici e soggiornare in agriturismi tra il verde delle colline.

Nella tenuta Pomario a Piegaro ho visitato il vigneto dove vengono prodotti vini biologici bianchi, rossi e un ottimo rosè, oltre che l'olio. È stato molto interessante visitare i vigneti e le cantine accompagnati da Raffaelle che con passione ha raccontato il suo lavoro. Io che apprezzo molto tutto ciò che è bio ho ascoltato con interesse, durante il wine tour, come utilizzino una miscela di aloe e propoli per combattere i parassiti delle viti.
Al ristorante, oltre alla degustazione dei vini, ho assaggiato tante specialità locali come gli umbrichelli al sugo e la fagiolina del Trasimeno.

Tenuta Pomario

Al Castello di Montegiove,uno dei più antichi manieri della zona, si può fare una degustazione dei vini prodotti nella loro tenuta di 1.200 ettari della famiglia dei Marchesi Misciattelli. A me è piaciuto molto il vino rosso Eliciusche ha un gusto fruttato, molto gradevole al palato.

Castello di Montegiove

Durante il soggiorno in Umbria ospite di Casa Antheia ho visitato, sempre a Monteleone di Orvieto, l'agriturismo Cornieto dove la signora Rita ha raccontato con entusiasmo come è nata la sua azienda di prodotti biologici. Il suo orto, nonostante il clima invernale, era ricco di prodotti, chissà come deve essere in primavera e in estate!
Qui a cena ho degustato l'ottimo olio di tre diversi tipi: leccino, frantoio e moraiolo e squisite pietanze, come il piatto di legumi misti e gli involtini di cavolo con verdure.

Agriturismo Cornieto

A Casa Rondini, altro agriturismo della zona di Montegabbione, ho mangiato gli umbrichelli all'aglione, una pasta che in toscana è nota col nome di pici, polenta di ceci con erbetti e un dolce guarnito con una crema allo zafferano.

prelibatezze a Casa Rondini


Sono stati tre giorni di scoperta dell'Umbria che non conoscevo fatta di piccoli borghi, di sapori e di gente cordiale che ti ferma per la via per raccontare come questi paesi erano una volta e come vorrebbero che rimassero perché non perdano la loro autenticità.

In collaborazione con Città della Pieve Promotion.

9 commenti:

  1. Sono stata in Umbria lo scorso autunno ed è una regione bellissima. Ho visto borghi, assaporato sapori e ascoltato storie bellissime. Questo itinerario potrebbe essere una buona scusa per tornare e visitare nuovi paesini!! Grazie per gli spunti!

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  2. bellissimo l'itinerario che hai proposto. E' proprio vero che la nostra Italia è piena di luoghi meravigliosi. Come te adoro il trekking e sto facendo un pensierino su questi posti meravigliosi

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  3. Sto sentendo parlare molto di questi borghi negli ultimi tempi! Mi attirano molto. Devo organizzarci un viaggio!

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  4. Ciao! L'Umbria l'ho girata più volte (come la Toscana, che amo molto) ed è una regione per me stupenda! E' vero che in Italia abbiamo un patrimonio culturale immenso e panorami straordinari!

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  5. Ho seguito il tuo itinerario passo a passo, bello e molto interessante!
    Di questi borghi non ne conoscevo l'esistenza, così come la differenza tra i pici e gli umbriachelli, vedi? Non si smette mai di imparare!

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  6. L'Umbria è una delle regioni che mi piacciono di più e per fortuna da Roma è facilmente raggiungibile.

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  7. L'Umbria è una regione che mi ricorda molto la mia Toscana, ma più tranquilla!!! Ignoravo che esistesse un liquore alo zafferano. Una 3 giorni ricchissima di spunti, anche enogastronomici come ci piacciono tanto 😊

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  8. Direi che questo tour ti è proprio piaciuto, ne stai scrivendo moltissimo! In effetti ispira molto anche a me! :-)

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  9. Tutto molto bello,questi borghi che hai suggerito, sono linfa per i potenziali visitatori. Ma sebbene io apprezzi la tua opera,non posso non andare controcorrente.Pubblicizzare troppo questi posti, diffonderli a tanti,non è sempre "salutare" per i borghi.Io lascerei ,la possibilità e la voglia di scoprili al visitatore, però deve essere lui a trovarli, quelli che più lo aggradano, e non il contrario.Insomma, lui deve andare a trovarsi il "borgo", e non il borgo andare verso tutti. Grazie.

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