Un tempo simbolo della siderurgia belga, oggi Charleroi si rivela con un volto sorprendente: quello di una città che ha saputo reinventarsi senza dimenticare le proprie radici.
Lungo il fiume Sambre, i vecchi moli – un tempo luoghi di lavoro e rumore – sono stati trasformati in spazi accoglienti, pieni di luce, dove è piacevole passeggiare e fermarsi per un caffè. Qui si respira un'energia nuova, fatta di arte, di colore e di quella creatività spontanea che nasce solo nei luoghi che hanno conosciuto la fatica e sanno cosa significa ricominciare.
Cosa vedere a Charleroi
La storia di Charleroi si legge nei dettagli: nelle facciate di mattoni delle vecchie case operaie, nei sentieri che si arrampicano sui terrils – le colline nate dai resti minerari – e nei murales che oggi trasformano i muri in gallerie a cielo aperto.
Questa non è più soltanto la "Pays Noir" del carbone, ma una città viva, vibrante, che unisce natura e memoria, industria e arte.
Per molti Charleroi è l'arrivo del volo dall'Italia per andare alla scoperta di altre zone del Belgio come Bruxelles, Bruges e Namur ma vale la pena fermarsi almeno un giorno per scoprire una città che sorprende chi sa guardare oltre le apparenze.
Dalla stazione può iniziare la visita della città seguendo uno dei percorsi urbani proposti sul sito dell'ufficio del turismo locale. A seconda del tempo a disposizione si può sceglierne uno oppure unirne un paio per conoscere vari aspetti di Charleroi.
Attraversando il ponte di Re Baldovino, sul fiume Sambre, si passa davanti alla scultura che raffigura un minatore seduto, opera del belga Constantin Monier. Da qui l'occhio cade sul grande murale, posto su un palazzo sulla riva del fiume, intitolato "El Niño et Demos".
Continuando la passeggiata, si attraversa le Passage de la Bourse, risalente al XIX secolo. Le facciate esterne richiamano il neorinascimentale fiammingo, mentre all'interno la galleria rivela linee più sobrie ed eleganti, tipiche dello stile neoclassico che un po' ricordano quelle di Bruxelles.
Qui siamo nel cuore del centro storico fatto di negozi e di ristoranti, una zona che si anima dalla tarda mattina quando i tavoli all'aperto invogliano a una sosta.
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| Rue de Dampremy e Passage de la Bourse |
Una leggera salita, conduce in Place Charles II, un luogo dove storia e modernità si incontrano in perfetto equilibrio. Le strade che si diramano a raggiera creano un curioso disegno esagonale, incorniciato da edifici che raccontano epoche diverse, dallo stile Modernista alle raffinate linee Art Déco.
Al centro della piazza svettano due protagonisti assoluti: il Municipio, maestoso e ricco di dettagli architettonici, e la Chiesa di Saint-Christophe, celebre per il suo mosaico dorato di oltre 200 metri quadrati, posto nel coro, che illumina l'interno con riflessi di luce e colore. Grazie a una guida locale ho scoperto che fu realizzato da artigiani di Spelinbergo con pezzi di vetri di Murano.
Accanto, il beffroi, il campanile civico, aggiunge un tocco di solennità moderna: è il più recente del Belgio e rientra tra i siti riconosciuti dall'UNESCO come Patrimonio dell'Umanità, come quello di Namur.
Place du Manège e Place De La Digue sono due angoli incantevoli di questa città, dove il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando, si percepisce la bellezza senza tempo di questi luoghi, anche se, tra le vetrine chiuse e i negozi ormai in disuso, è difficile non notare il segno di un cambiamento che ha attraversato la città.
Nella piazza si erge maestoso il Palazzo delle Belle Arti, un gioiello architettonico che da sempre ospita eventi e spettacoli, offrendo un palcoscenico dove la cultura e la creatività si incontrano.
Proseguendo il cammino, si è sorpresi dall'opera "Fourchette", realizzata da Smok 2020, un'iconica creazione di street art che raffigura un personaggio di Toy Story 4. Le sue tinte e la vivacità del tratto sembrano raccontare una storia parallela, dove l'arte urbana e la cultura pop si mescolano in una sinfonia di colori e significati.
In questa zona pulsante di vita e giovani energie si concentrano scuole superiori, università e il BPS22, un importante punto di riferimento culturale della città. Purtroppo, durante la mia visita l'ho trovato chiuso per l'allestimento di una nuova mostra — segno di un luogo sempre in movimento, pronto a reinventarsi e sorprendere.
Il museo di arte contemporanea è ospitato in un edificio del 1911 in vetro e con una struttura in metallo. La sua particolarità sta nel suo carattere ibrido: due aree distinte che dialogano tra loro, dando vita a un'esperienza che mescola architettura, arte e partecipazione creativa.
Interessante il Museo delle Belle Arti ubicato nelle ex scuderie Defeld risalenti al 1887. Le collezioni permanenti raccontano l'evoluzione dell'arte attraverso percorsi tematici che mettono in dialogo stili, epoche e cambiamenti sociali. Ogni sezione invita il visitatore a cogliere come i movimenti artistici si siano trasformati insieme alla società che li ha generati.
L'ingresso alle mostre permanenti è gratuito.
Sembra uscita da un'altra epoca la Caserma del Caporale Trésignies. Costruita nel 1887, questa imponente caserma accoglieva alcune truppe di due reggimenti. Il suo nome rende omaggio al caporale Léon Trésignies, eroe della Prima guerra mondiale.
Proseguendo lungo l'itinerario dedicato alla street art, ci si imbatte in una serie di murales che, con le loro tinte vivaci e l'estro creativo, ridanno vita agli edifici. Alcune opere si mostrano subito; altre, invece, si nascondono tra vicoli appartati o facciate dimenticate, quasi fossero segreti urbani da scoprire con pazienza e curiosità.
Tra le espressioni più affascinanti di questo percorso spiccano le creazioni di Hell'O Monsters, un collettivo iconoclasta il cui immaginario visivo attinge a fonti sorprendenti: dal folklore antico alla Danza Macabra medievale, dai tatuaggi tradizionali alla musica techno, fino alle incisioni del XVII secolo.
All'inizio del XX secolo, Charleroi sviluppò una zona residenziale per la borghesia industriale, che costruì eleganti abitazioni, favorendo la diffusione dell'Art Nouveau in città.
Nel cuore della città, Rue Léon Beraus si distingue per la sua eleganza, con alcune dimore storiche che incarnano lo stile Art Nouveau, tra cui la splendida Maison des Médecins. Un tempo residenza del dottor Bastin, uno dei pionieri della radiologia in Belgio, la casa fu progettata dall'architetto Machelidon, che vi inserì raffinati elementi in ferro battuto e bassorilievi ispirati all'arte moresca.
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| Maison des Médecins e Chapelle Saint-Fiacre |
Poco lontano si erge la Maison de la Presse, conosciuta anche come la Casa d'Oro, un edificio emblematico che simboleggia l'incontro tra architettura e artigianato, una risposta alla crescente industrializzazione del tempo.
Nel cuore della città si trova la Chapelle Saint-Fiacre, ricostruita seguendo l'architettura dell'edificio originario del XVIII secolo. Sulla facciata in mattoni rossi, spicca la statua del santo posta sopra l'ingresso.
Dove mangiare dormire
Rue de Dampremy è una delle strade più caratteristiche della città, ideale per una pausa pranzo, con i suoi accoglienti ristorantini dove fermarsi e godersi un pasto all'aperto. Per chi cerca qualcosa di veloce, ci sono diverse paninoteche, mentre se avete voglia di sushi — anche in versione vegana — vi consiglio Makitime Charleroi.
La scelta di alloggi è piuttosto ampia; ecco alcune opzioni:
- Auberge Jeunesse Charleroi Youth Hostel: offre camere private con bagno, ideale per chi cerca un soggiorno semplice ma confortevole.
- ibis Charleroi Centre Gare: situato nel cuore della città, questo hotel propone camere luminose e arredate con uno stile moderno e accogliente.
Come arrivare e muoversi
L'aeroporto di Charleroi è ben collegato all'Italia grazie a numerosi voli giornalieri operati da compagnie low cost come Ryanair.
Appena usciti dal terminal, si trova la stazione dei bus verso altre città del Belgio, come Gand, e, poco più avanti, la fermata dei bus urbani. Il bus A1 collega l'aeroporto alla stazione centrale in soli venti minuti.
Il biglietto può essere acquistato presso la macchinetta situata vicino alla fermata, dietro quella dei treni. Il costo attuale del biglietto è di 6€.
Una volta arrivati in città, il centro si esplora facilmente a piedi, dato che le principali attrazioni sono distribuite lungo le sue strade.













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