Quando si pensa alla Spagna, spesso la mente vola subito verso Madrid, Barcellona, Siviglia. Eppure, c'è un angolo del nord che custodisce meraviglie insospettabili, una città che sorprende chiunque vi metta piede anche solo per un giorno: Oviedo.
Il capoluogo delle Asturie ha il fascino discreto di una città che vive lentamente e che offre molte esperienze da assaporare.
Cosa vedere a Oviedo
La visita di Oviedo può iniziare dal centro storico tra vicoli tranquilli e piazze dall'atmosfera intima.
Al centro svetta la Cattedrale di San Salvador, simbolo della città e punto di partenza del Cammino Primitivo, il più antico dei Cammini di Santiago. L'architettura gotica dell'esterno è impressionante, ma è l'interno a colpire davvero: silenzioso, solenne, intriso di spiritualità.
L'audioguida sullo smartphone accompagna i visitatori lungo la navata centrale, tra le cappelle laterali e la maestosa cappella principale, in stile gotico, dalla forma poligonale e illuminata da due file di vetrate. Qui, lo sguardo si posa sulla pala d'altare dedicata a San Salvador, un capolavoro che cattura per intensità e cura dei dettagli.
Scendendo una scalinata, si giunge nella Camera Santa, situata nella parte più antica dell'edificio. Qui sono custoditi i gioielli più preziosi: la Croce della Vittoria, simbolo delle Asturie, la Croce dell'Angelo, simbolo di Oviedo e l'Arca Santa che conserva numerose reliquie.
Dopo la visita al chiostro, dominato dalle eleganti forme gotiche, si prosegue al secondo piano, dove il Museo custodisce preziosi arredi sacri (non è consentito scattare fotografie). Il percorso continua poi nel deambulatorio, arricchito da cinque suggestive cappelle radiali.
Percorrendo l'altra navata si passa davanti alla Cappella di Santa Eulalia, costruita in stile plateresco del XVII secolo, che presenta un tempio centrale con l'urna d'argento con le ossa della santa.
Orario di visita:
- lunedì - venerdì: 10.00 -19.00
- sabato: 10.00- 17.00
Alcuni suggerimenti per la visita:
- La cattedrale apre le porte alle 8 del mattino e l'ingresso è gratuito. In questa fascia oraria, però, le luci non sono ancora accese, rendendo difficile scattare foto di buona qualità. C'è però un vantaggio: si può accedere liberamente alla cappella del Santissimo che viene poi chiusa al pubblico durante le visite turistiche.
- Dalle 10 in poi, l'afflusso aumenta notevolmente, anche per la presenza di gruppi organizzati, e le code all'ingresso possono diventare lunghe. Per questo motivo, è consigliabile programmare la visita nel pomeriggio, quando l'affluenza tende a calare.
I pellegrini in possesso della credenziale, ottenibile presso la biglietteria, usufruiscono di uno sconto del 50% sul biglietto d'ingresso. La visita, tuttavia, non include l'accesso alla torre di 80 metri, integrata nel portico.
Per un'esperienza più originale ci sono tour tematici come I segreti di Oviedo e misteri e leggende di Oviedo che offrono una prospettiva diversa e affascinante sulla città asturiana.
Dai giardini a lato della cattedrale si accede alla Capilla del rey Casto che è considerata il primo pantheon reale.
Nella piazza della cattedrale si trova il Museo de Bellas Artes de Asturias ospitato in due palazzi storici magnificamente restaurati. Ogni stanza è un incontro ravvicinato con i grandi della pittura spagnola: El Greco, Goya, Sorolla, Dalí, Picasso. Accanto a loro, spiccano anche artisti locali e spagnoli che raccontano la regione con una sensibilità unica, come Kely, Arboleya e Vaamonde. Stili diversi, ma opere straordinarie, capaci di emozionare e sorprendere.
Palazzo Velarde, risalente al XVIII secolo, che ospita le
collezioni più antiche, mentre Casa Oviedo-Portal del XVII secolo
quelle del XIX secolo.
Orario del museo a entrata gratuita:
- Martedì - venerdì: 10.30 - 14.00 e 16.30 - 20.30
- Sabato: 11.30 - 14.00 e 17.00 - 20.00
- Domenica e festivi: 11.30 - 14.30.
Luglio e Agosto:
- Martedì - sabato: 10.30 - 14.00 e 16.00 - 20.00
- Domenica e festivi: 10.30 - 14.30.
Il Museo Archeologico, più piccolo ma molto ben curato, offre un'interessante panoramica sulla storia delle Asturie, dai reperti paleolitici alle testimonianze romane e medievali. Perfetto per chi vuole comprendere meglio le radici di questa terra.
L'esposizione è dislocata tra il chiostro dell'antico convento romanico di San Vicente, dove sono esposti reperti araldici e sarcofagi di diverse epoche, e un edificio di quattro piani nel quale sono state mantenute parti antiche come le finestrelle che si affacciano sul cortile intervallate da colonne con capitelli tutti differenti tra loro.
Il percorso di visita racconta la presenza umana nelle Asturie a partire da 300.000 anni fa per passare al periodo dell'occupazione dell'esercito romano sotto l'imperatore Augusto quando i centri urbani vennero collegati da una rete stradale.
Lo sviluppo delle Asturie si ebbe nel Medioevo quando castelli e monasteri divennero centri di potere, nonostante la popolazione vivesse in case modeste.
Orari del museo a ingresso gratuito:
- Mercoledì - venerdì: 9.30 - 20.00
- Sabato: 9.30 - 14.00 e 17.00 - 20.00
- Domenica e festivi: 9.30 - 15.00.
Continuando la passeggiata nel centro storico si giunge nella piazza più bella di Oviedo: Plaza de la Constitución dove si ergono il palazzo del municipio e Iglesia de San Isidoro el Real.
In questa zona meritano una sosta Plaza de Trascorrales e la vivace Plaza del Fontán, circondata da edifici con infissi colorati e balconi in legno simili a quelli che s'incontrano anche lungo Calle Fierro. La piazza è animata da ristoranti, caffè e da un mercato coperto dove è possibile acquistare frutta fresca e immergersi nella vita quotidiana della città.
Sul lato opposto del centro storico, tra viuzze in salita e discesa che seguono il profilo della collina, si trova la Fuente de Foncalada, una fontana in pietra pre-romanica costruita su una sorgente di acqua potabile dell'800 d.C. Questo è uno dei pochi esempi superstiti di architettura civile asturiana altomedievale.
Dopo tanto camminare, niente di meglio che una pausa in Calle Gascona, conosciuta come la calle de la sidra. Qui, tra sidrerie tipiche e atmosfera vivace, si può assaporare la bevanda più iconica delle Asturie che viene servita con un rituale tradizionale denominato "descanciar": alzando la bottiglia sopra la testa si versa la bevanda nel bicchiere tenuto con una mano. In questo modo viene rilasciata anidride carbonica e il sidro sprigiona aromi per cui va bevuto appena versato.
Poco fuori del centro si trova San Julián de los Prados, un gioiello dell'arte preromanica asturiana, inserito tra i siti patrimonio dell'umanità UNESCO.
Costruita durante il regno di Alfonso II (791–842), la chiesa si sviluppa su tre navate separate da arcate semicircolari. Le pareti e le volte sono decorate con motivi geometrici e vegetali in stile bizantino, diretto discendente della pittura murale romana.
All'interno è conservato il Cristo del Consuelo, un crocifisso ligneo policromo risalente al XIII secolo.
La visita è gratuita, ma gli orari variano a seconda della stagione: è consigliabile verificarli sul sito ufficiale prima di andare.
In circa venti minuti di bus si raggiunge il Monte Naranco dove la storia si fa ancora più affascinante. Le chiese di Santa María del Naranco e San Miguel de Lillo, entrambe patrimonio UNESCO, sembrano sospese nel tempo. Piccole, austere e magnificamente collocate sulla collina, raccontano un'epoca poco conosciuta ma di grande valore.
Santa María del Naranco fu costruita in stile ramirense come palazzo signorile e luogo di sepoltura del re Ramiro I. La sua fondazione è datata al XII secolo.
Salendo la scala in pietra esterna, si accede a una sala che incanta con le
sue eleganti colonne, per poi scendere al piano inferiore, dove si trova una
stanza dal misterioso uso ancora oggi sconosciuto.
A poca distanza si trova la chiesa di San Miguel de Lillo, intitolata a San Michele Arcangelo. Si pensa che il re Abelda l'abbia fatta erigere accanto ai suoi palazzi e che sia stata poi ampliata. All'interno non è permesso scattare fotografie.
L'esterno è sobrio, mentre gli interni conservano tracce di affreschi che testimoniano la ricchezza artistica di quell’epoca.
La visita guidata si svolge in spagnolo, ma si capisce senza problemi: l'entusiasmo della guida, i gesti, il tono… tutto contribuisce a trasmettere la magia di questi luoghi.
La linea di autobus urbano A collega Oviedo passando per Calle Uría, rendendo semplice raggiungere il Monte Naranco. Ai piedi dei monumenti di Naranco è disponibile un ampio parcheggio gratuito, sia per autobus che per auto.
Informazioni utili:
- La visita è sempre guidata, tranne il lunedì in cui è gratuita.
- Le visite guidate partono da Santa María.
- Durata: circa 40 minuti.
Orari delle visite:
Aprile - settembre:
- Martedì - sabato: 9.30 - 13.00 - 15.30 e 19.00
- Domenica e lunedì: 9.30 e 13.00
Ottobre - marzo:
- Martedì - sabato: 10.00 e 14.30
- Domenica e lunedì: 10.00 - 12.30 e 13.00.
Tornati in centro, la visita può proseguire nel parco urbano Campo de San Francisco, un luogo ideale per una passeggiata tra fontane e laghetti. Qui si trova la statua di Mafalda, uno dei soggetti più fotografati della città.
In Plaza de la Escandalera si possono ammirare una graziosa fontana e la scultura "La Maternidad" di Botero. Nelle vie limitrofe, invece, si incontrano altre opere di arte urbana: alcune celebrano antichi mestieri, altre rendono omaggio a celebrità come Woody Allen che definì Oviedo una delle più belle città che avesse mai visitato.
Questa zona della città si caratterizza per il suo stile moderno e l'eleganza degli edifici che la popolano. Tra le architetture più significative spicca il Palazzo della Giunta Generale delle Asturie, imponente e raffinato, simbolo dell'importanza politica e amministrativa della regione.
Se capitate in città durante una delle festività, l'atmosfera si fa ancora più vibrante e coinvolgente. Nel weekend della Fiera dell'Ascensione nelle piazze del centro storico si trovano: bancarelle con prodotti gastronomici locali, musica tradizionale, spettacoli per grandi e piccoli, artigiani locali che espongono le loro creazioni.
Dove mangiare e dormire
A Oviedo si possono gustare piatti della cucina asturiana come fabada, fagioli con carne, riso al sidro, formaggio di Cabrales e di Gamonéu, dolci come frixuelos e carbayones.
Chi segue una dieta vegana può trovare qualche difficoltà a individuare ristoranti che offrano piatti completi e ben bilanciati, ma con un po' di ricerca è comunque possibile scoprire opzioni interessanti e gustose.
In centro, consiglio la birreria La Raposa che propone birre artigianali e un menù completamente vegano che comprende burger, arancini e crocchette accompagnati da salse.
Accanto si trova la caffetteria Mediafresa, un locale vegano dove assaporare biscotti e dolcetti.
Per quanto riguarda gli alloggi, la disponibilità è ampia e per tutte le tasche. Chi arriva in auto, può optare per l'Ibis Budget Oviedo che dispone del parcheggio privato. Si trova un poco fuori dal centro, ma in circa 15 minuti a piedi si raggiunge la cattedrale e in 10 minuti si arriva alla stazione ferroviaria.
Chi arriva in città per percorrere il cammino primitivo può trovare alloggi a modico prezzo come il Green Hostel che dispone di dormitori e di camere private.
Come arrivare
Oviedo è servita dall'Aeroporto delle Asturie (OVD), situato a circa 40 km dalla città grazie al servizio di bus ALSA operativo sino a tarda notte. Il tempo di percorrenza del bus è di crica 45 minuti.
Attualmente, operano voli tre volte la settimana Volotea da Bergamo e Ryanair da Roma Fiumicino e Volotea due volte la settimana da Venezia.
Un'altra opzione, è quella di arrivare a Madrid e da lì prendere un bus, che però impiega ben 7 ore, il treno che impiega circa 3 ore oppure un volo interno, cosa possibile anche da altri aeroporti spagnoli.
A chi arriva in aereo consiglio di noleggiare un'auto e di andare alla scoperta delle Asturie, una regione che ancora non è toccata dal turismo di massa e nella quale si possono trovare gioielli nascosti come la stessa Lugo. Perciò, noleggiata l'auto da un servizio affidabile ed economico. può iniziare un bellissimo viaggio.
Oviedo è collegata da treni e bus con numerose città spagnole, perciò può essere inserita in un viaggio on the road che tocchi Gijón, León e Lugo, solo per citare le più vicine.
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