Arroccato su uno sperone roccioso nel cuore delle Alpilles, Les Baux-de-Provence è uno dei borghi più affascinanti e scenografici della Provenza.
La sua posizione spettacolare e l'equilibrio perfetto tra natura, storia e cultura lo rendono una tappa imperdibile per chiunque sogni un itinerario autentico nel sud della Francia.
Cosa vedere a Les-Baux-de-Provence
Non avevo pianificato di fermarmi a Les Baux-de-Provence. Eppure, mentre percorrevo un sentiero panoramico tra le colline delle Alpilles, l'ho visto stagliarsi come una visione: un borgo di pietra, incastonato su uno sperone calcareo a oltre 240 metri d'altitudine. Sembrava sospeso nel tempo.
Les Baux è uno di quei luoghi che sanno sorprendere. Le sue case color miele, le botteghe artigiane e i vicoli acciottolati che profumano di lavanda e raccontano storie d'altri tempi. Arrivare al mattino presto è il modo migliore per cogliere la sua essenza: il silenzio del borgo, ancora addormentato, regala un'atmosfera quasi mistica, prima dell'arrivo dei visitatori.
Ogni angolo racconta una storia: scorci sulla valle, finestre scolpite, insegne in ferro battuto e tracce di un passato glorioso e combattuto. Durante il regno di Luigi XIII, infatti, la città fu assediata e le sue fortificazioni distrutte. Da allora non ha più avuto un ruolo strategico, ma ha saputo trasformarsi in uno scrigno di memorie e bellezza.
Un dettaglio curioso: Les Baux conserva un legame simbolico con la famiglia reale di Monaco. Dal 1642, il titolo di "Marchese dei Baux" viene trasmesso agli eredi al trono monegaschi. Oggi lo porta il giovane principe Jacques, figlio di Alberto II e Charlène. Un frammento di nobiltà che aggiunge un tocco di fascino in più.
Passeggiando nel centro storico, non perdete:
- La Maison du Roy, oggi sede dell'Ufficio del Turismo.
- L'Hôtel de Manville, raffinata dimora rinascimentale del 1571, appartenuta a una famiglia protestante.
- Una finestra con accanto una bifora e l'incisione calvinista "Post Tenebras Lux 1571", che racconta un frammento di storia religiosa.
Sulla piazzetta panoramica si affaccia la suggestiva Chiesa di San Vincenzo, risalente al XII secolo. All'interno, oltre alla cappella gotica della famiglia Manville, colpiscono le moderne vetrate create dal maestro vetraio Max Ingrand.
Proprio accanto si trova la Cappella dei Penitenti Bianchi, del XVII secolo, con un affresco del 1974 firmato da Yves Brayer che raffigura il Natale nella tradizione pastorale provenzale.
Il punto culminante della visita è senza dubbio lo Château des Baux, una cittadella medievale arroccata sull'altopiano. Fu la dimora della potente famiglia dei Baux che, seconda la tradizione, discendeva dal re magio Baldassarre. Il castello si estende su 5 ettari e regala una vista impagabile sulla Camargue e, nelle giornate più terse, sul Mar Mediterrane.
La visita, un vero e proprio tuffo nel Medioevo, include torri, bastioni, catapulte e spazi scenografici. È possibile acquistare il biglietto singolo per il castello oppure il Pass Baux-de-Provence, che include anche l'ingresso a un'esperienza immersiva davvero unica.
Proprio ai piedi del borgo, un'ex cava di pietra è stata trasformata in un sorprendente centro d'arte digitale: le Carrières des Lumières. Qui, capolavori di grandi artisti vengono proiettati su pareti gigantesche, accompagnati da musica e giochi di luce. Ogni anno il tema cambia: da Van Gogh a Cézanne, da Klimt a Dalí.
Il nome Lex Baux deriva dal termine provenzale "baou", che significa sperone roccioso o promontorio e da questa zona prende il nome la bauxite, la roccia dalla quale si estrae l'alluminio, che venne trovata nelle vicinanze dal geologo Pierre Berthier nel 1821.
All'ingresso del castello, la Cappella romanica di San Biagio testimonia l'antico ruolo delle corporazioni di tessitori e cardatori di lana. Salendo fino al pianoro più elevato, si trova un antico mulino a vento del 1652, l'unico sopravvissuto di tre.
Poco più in là, un monumento ricorda Charloun Rieu, poeta popolare provenzale, simbolo della rinascita della lingua e cultura occitana.
Lungo le stradine di Les Baux-de-Provence si incontrano piccole gallerie d'arte, negozi di prodotti locali, profumerie artigianali e bistrot accoglienti. L'atmosfera è autentica, curata nei dettagli ma mai troppo turistica.
Per visitare la Provenza si può alloggiare in una posizione centrale e il Résidence Odalys Le Mas des Alpilles è una buona soluzione. Offre appartamenti dotati di cucina, piscina interna ed esterna, palestra e la comodità del cibo d'asporto disponibile la sera accanto alla reception.
Come arrivare
Les Baux-de-Provence si raggiunge facilmente in auto: 15 minuti da Saint-Rémy, 30 da Arles, 45 da Avignone.
I parcheggi si trovano appena fuori le mura e nel 2025 la tariffa per un'ora era di 5 euro.
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