5 dicembre 2023

Escursione al Villingadalsfjall sull'isola di Viðoy

Una delle escursioni più belle da fare sulle isole Faroe è quella sul Villingadalsfjall partendo dal villaggio di Viðareiði.

Salendo sulla terza montagna più alta dell'arcipelago si ammirano splendidi panorami delle insenature che separano le isole vicine a quella di Viðoy.

Proprio per godere della bellezza di questi scenari è bene programmare l'ascesa in una giornata di sole, altrimenti non avrebbe senso salire senza vedere un tale spettacolo della natura.


Escursione Villingadalsfjall isola Viðoy Faroe
Veduta dal pianoro


Escursione alla vetta del Villingadalsfjall

Viðoy è una delle isole più orientali dell'arcipelago delle Faroe e, nonostante sia piccola, presenta diverse cime montuose che superano i 700 metri di altezza, in ordine di altezza sono: Villingadalsfjall, Nakkurin e Malinsfjall.

In lingua faroese fjall significa montagna mentre il nome dell'isola significa boscosa perché vi arriva, galleggiando sull'oceano, il legname secco dal Nord America e dalla Siberia.

Una delle escursioni da fare sull'isola è quella alla vetta più elevata, che raggiunge gli 841 metri di altezza, e che può essere fatta in autonomia.


monte villingadalsfjall isole faroe
La montagna vista dalla strada

Itinerario: Viðareiði - Villingadalsfjall - Viðareiði
Lunghezza: circa 4,8 km (traccia su Wikiloc)
Difficoltà: EE
Tempo: circa 2 ore e 45 minuti (escluse le soste)
Dislivello: quota max 841 m s.l.m.

Il punto di partenza di questa escursione, che si può classificare per escursionisti esperti per il dislivello, è il villaggio di Viðareiði, il centro abitato più grande dell'isola di Viðoy.

Lasciata l'auto al parcheggio, s'inizia la salita sul sentiero, chiuso da una cancellata che impedisce alle greggi di pecore di uscire, e si attraversa un pendio erboso in leggera salita nella prima parte.


sentiero Villingadalsfjall Viðareiði,

Volgendo lo sguardo verso il basso s'iniziano a vedere bellissimi panorami del paese che è stato costruito tra le alte montagne dell'isola ricoperte in estate da un manto erboso dalle mille sfumature.

Qui si cammina tra le pecore che guardano con curiosità chi passa, ma spesso ignorano la presenza umana.

Il sentiero inizia a salire, pur rimanendo sempre agevole la camminata sul fondo di terra tra zolle d'erba e piccoli rocce. Il percorso è abbastanza battuto e dei paletti blu aiutano a seguire meglio il tracciato.


panorama Viðareiði Viðoy faroe

Proseguendo il sentiero diventa molto più ripido e si deve passare su roccia e, in alcuni punti, anche con l'aiuto delle mani se si è bassi di statura come me! Sarebbero d'aiuto i bastoni da trekking, ma viaggiando col bagaglio a mano in genere non passano ai controlli della sicurezza in aeroporto.

Dopo circa un'ora dalla partenza si arriva sul primo pianoro con alcune pietre messe in verticale per delimitare lo strapiombo.

Un sentiero non segnalato verso sinistra conduce sulla scogliera di Capo Enniberg che coi suoi 754 metri è la più alta d'Europa, ancor più di quella del monte Borgarin sull'isola di Kalsoy. Viene consigliato di fare questo percorso solo con una guida.

La scogliera viene scelta per la riproduzione da molti uccelli marini quali pulcinella di mare, urie comuni e urie nere e procellarie.


panorama sentiero Villingadalsfjall Viðoy
Veduta sulle isole Borðoy, Kunoy e Kalsoy

Il tracciato per raggiungere la vetta non risulta molto evidente perché si passa su un fondo di pietre, ma l'importante è andare verso l'alto.

In circa un'ora e 40 dalla partenza si arriva sulla terza cima più alta dell'arcipelago delle isole Faroe, il Villingadalsfjall, a quota 841 metri. Chi cammina a spasso più veloce riesce a salire anche in minor tempo, mentre i meno allenati impiegano anche due ore per la salita che sotto il sole mette a dura prova.

Proprio l'ultima giornata di vacanza mi ha regalato un bellissimo sole, così in maniche corte e pantaloncini, ho concluso la bellissima ascesa su un sentiero misto come piace a me, un poco impegnativo e con panorami incredibili.

Se volete fare escursioni molto più facili, con poco dislivello e comunque panoramiche consiglio quelle sull'isola di Vágar.


vetta Villingadalsfjall isola Viðoy
Panorama dalla vetta

Osservando il panorama si nota come le isole dell'arcipelago si assomiglino molto in quanto le loro montagne s'innalzano a pochi metri dal mare con una base ricoperta d'erba, muschi e licheni e strati rocciosi di basalto vulcanico grigio-nero plasmati dall'azione erosiva dei ghiacciai.

La veduta a 360° dall vetta consente di vedere a sinistra il monte Oyggjarskoratindur, che raggiunge i 687 metri di altezza, con la particolare forma curva con la cresta molto stretta, e in lontananza le isole Fugloy e Svínoy.


veduta Oyggjarskoratindur faroe
Il monte Oyggjarskoratindur

Guardando in basso si scorge il villaggio da dove è iniziata l'escursione e dietro la vetta del Malinsfjall, mentre a destra si vedono le isole Borðoy, Kunoy e Kalsoy.

La vetta del Villingadalsfjall offre davvero uno spettacolo straordinario ed emozionante, perciò prendetevi del tempo per sedervi e ammirare la bellezza di questo scenario.


panorama vetta Villingadalsfjall isola Viðoy
Veduta dalla vetta sul villaggio

La discesa dalla montagna è sempre sullo stesso tracciato e in circa un'ora si arriva in paese, stando sempre attenti a dove si mettono i piedi nei punti più ripidi e tra le pietre.


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L'isola di Viðoy

Il villaggio di Viðareiði è il più grande dell'isola di Viðoy e, considerato che secondo l'ultimo censimento la popolazione supera di poco i 500 abitanti, si capisce quanto sia poco abitato. La zona più bella è quella in prossimità della chiesetta dietro la quale s'innalza l'alta montagna.

Nel paese sono presenti un negozio di alimentari, un ristorante, un albergo e diversi appartamenti dove poter soggiornare se si amano i posti tranquilli come questo.

veduta Viðareiði Viðoy

Una strada passa sui due versanti dell'isola collegando questo paese al villaggio di pescatori di Hvannasund. Qui si possono vedere la chiesetta in riva al mare, costruita dai suoi abitanti nel 1949, e nell'insenatura molti allevamenti di salmoni che sono una delle fonti di sussistenza della popolazione.

Dal porto di questo paese parte il traghetto Ritan che raggiunge le isole di Svínoy e di Fugloy, quest'ultima famosa per un arco in pietra; entrambe sono visitate da pochissime persone e sono consigliate a chi predilige i luoghi più remoti.

L'abitante più illustre dell'isola di Viðoy è stato Christian Matras che, dopo essere divenuto docente universitario a Copenaghen, tornò in patria e fondò nel 1965 l'Università delle Isole Fær Øer che ha sede nella capitale. Matras ha pubblicato molte opere in lingua faroese, soprattutto di poesia naturalistica. Vedendo la bellezza dell'arcipelago si può capire come potesse prendere ispirazione da tali scenari.


villaggio Hvannasund Viðoy faroe
Hvannasund visto dalla strada

Come arrivare a Viðoy

Viðoy è collegata da un ponte all'isola di Borðoy, perciò in una ventina di minuti si raggiunge la cittadina di Klaksvík che è il posto ideale dove soggiornare alcuni giorni per poter visitare le isole orientali delle Faroe.

Occorre circa un'ora per arrivare nella capitale Tórshavn percorrendo ponti, tunnel terrestri e marini che collegano le diverse isole dell'arcipelago.


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