Il Vesuvio si staglia dietro la città di Napoli con la sua sagoma inconfondibile e chi ama l'escursionismo almeno una volta avrà desiderato di salire al cratere.
L'ingresso all'ultima parte di percorso che conduce alla sommità del Vesuvio si può raggiungere comodamente coi bus che partono da Pompei o con tour privati da Napoli.
Qui racconto come arrivare partendo a piedi da Ottaviano per attraversare la spettacolare Valle dell'Inferno.
Il Vesuvio e sotto la Valle dell'Inferno |
Salita al Vesuvio da Ottaviano
La cittadina di Ottaviano si raggiunge in breve tempo con la circumvesuviana che parte da Napoli in direzione di Sarno e sul sito ufficiale potete trovare gli orari.
Arrivati alla stazione si sale seguendo Via Municipio, una via interna del centro storico, per proseguire sulla trafficata Via Papa Giovanni XXIII e successivamente su Via Cesare Augusto. Il cammino, sempre in leggera salita, continua sulla Strada Provinciale 159 Ottaviano-Monte Somma.
Itinerario: Ottaviano - Vesuvio (traccia su Wikiloc)Sentiero: asfalto - sentiero 1
Lunghezza: circa 9 km
Difficoltà: E
Tempo: circa 3 ore
Dislivello: quota max 1.000 m s.l.m.
Alla fine della cittadina si può vedere su una collinetta a sinistra il Palazzo Mediceo di epoca medievale che appartenne ai Medici e oggi la sede dell'Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
Salendo sulla strada provinciale il traffico diventa sempre più rado e, nonostante i quattro chilometri di asfalto, la camminata è piacevole. Dai 190 metri di altitudine di Ottaviano si giunge, dopo circa un'ora di cammino, ai 490 metri del piazzale dal quale inizia il sentiero vero e proprio.
Dopo la sbarra che delimita l'accesso al Parco del Vesuvio s'incontrano diversi pannelli che illustrano la flora e la fauna locale e le indicazioni dei percorsi escursionisti che si possono seguire.
Qui si sale sulla strada asfaltata con tornanti che diventa successivamente uno sterrato che attraversa una pineta e un bosco misto con piante di leccio, robinia, castagno e due varietà endemiche: l'ontano napoletano e l'acero napoletano.
Largo sterrato e tratto in mezzo alla vegetazione |
Questa parte del sentiero numero 1 per la Valle dell'Inferno è in comune con quella del numero 2 dei Cognoli, così denominato per la forma delle rocce laviche. I due percorsi si separano quando si giunge al Largo Angelo Prisco, intitolato al finanziere assassinato dai bracconieri nel 1995.
Qui il sentiero da seguire per la Valle dell'Inferno è quello centrale che sale verso sinistra e che si restringe passando tra le ginestre.
All'interno dell'area del parco sono state catalogate ben 774 specie vegetali, quindici delle quali endemiche, tipiche delle zone mediterranee. Nel sottobosco crescono rose selvatiche, pungitopo, gigli, edera e le rare orchidee selvatiche e nel periodo autunnale si possono vedere oltre duecento specie di funghi.
Lasciato il fitto bosco si prosegue a mezzacosta nella pineta, in parte bruciata in seguito a un incendio, e s'inizia a vedere in basso Ottaviano, il punto di partenza dell'escursione e dall'altro lato cittadine sotto le pendici del vulcano nella penisola sorrentina.
Il sentiero giunge al Largo della Legalità, il punto intermedio, in un'area formata da depositi piroclastici dalla quale s'inizia a vedere il Vesuvio.
Poco più avanti si prosegue in discesa su un tratto di sentiero ripido, non segnalato, su fondo di ghiaia lavica che porta nella Valle dell'Inferno che è racchiusa tra il Vesuvio e il Monte Somma. Questo è l'unico punto del percorso un po' difficile e da fare con cautela onde evitare di scivolare.
La valle è così chiamata per il paesaggio brullo ed è la parte più bella di tutto il percorso per la particolarità delle formazioni di lava e per la vegetazione fiorita.
Nella radura in località Teatro, dove è posta un'edicola votiva, si può vedere sopra di noi un arco naturale davvero particolare che viene chiamato l'Occhio del diavolo. Il suolo in questa zona è fatto di detriti di eruzioni vesuviane, ovvero di sabbia e di ghiaia.
Proseguendo sul sentiero, i tronchi di albero bruciati in un recente incendio lasciano il posto a una fitta e bassa vegetazione. Dopo poco si giunge su un largo sterrato, in prossimità del Rifugio Imbò in quella che un tempo era la biglietteria del parco.
Da qui, proseguendo su asfalto per circa un chilometro, si giunge all'ingresso del sentiero numero 5 che porta al Gran Cono. Per accedere è necessario acquistare il biglietto online con largo anticipo, oppure comprarlo last minute ma la connessione internet è scarsa ed è difficile collegarsi alla rete WIFI del parco.
I biglietti sono spesso esauriti in quanto vengono acquistati dalle agenzie che propongono i tour da Napoli e questa è una buona soluzione per chi desidera visitare il Gran Cono senza fare trekking. Su Getyourguide si possono acquistare i soli biglietti d'ingresso o anche il servizio di transfert persino il giorno precedente.
Se non si possiede il biglietto consiglio di acquistarlo prima di scendere nella Valle dell'Inferno dove non c'è segnale internet.
Dal piazzale antistante l'ingresso al cono del Vesuvio partono i bus che giungono a Pompei da dove si può fare ritorno a Napoli o ad altra località dove si alloggia. In alternativa, se si è lasciata l'auto all'ingresso del sentiero, si può completare un percorso ad anello che richiede circa sei ore di tempo.
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