7 luglio 2020

Escursionismo: gli animali pericolosi

Quando si pratica escursionismo bisogna stare attenti a piante e animali che possono essere potenzialmente pericolosi.

Nelle diverse parti del mondo e nelle regioni italiane i rischi sono differenti ma credo che alcuni consigli possano tornare utili anche a chi viaggia frequentemente, perché una breve passeggiata può nascondere insidie.

Recentemente ho visto alcuni interessanti documentari sugli animali più pericolosi nei diversi continenti e sono davvero tanti: pesci, insetti, rettili, mammiferi e pure gli animali domestici possono diventare temibile, basti pensare ai cani randagi.

escursionismo animali pericolosi nei boschi italiani
Un asino non è pericoloso


Animali pericolosi che si possono incontrare nelle escursioni


In Italia, tranne che in Sardegna, uno dei pericoli maggiori per chi fa escursionismo, o solo una passeggiata nei boschi, può essere rappresentato dalle vipere. Questi rettili hanno livree di diversi colori che danno loro una sorta di mimetismo, perciò può essere arduo vederli da distante così da passare lontano.
Essendo cresciuta in campagna le ho viste svariate volte quando andavo a raccogliere funghi nel bosco ma, per fortuna, sempre in tempo per evitare di passare vicino e rischiare il loro morso, che può essere letale.
In ogni caso non è detto che inoculino il veleno o che questo sia in una quantità mortale. Nel caso si venisse morsi sarebbe bene immobilizzare la parte e non muoversi, ma questo diventa impossibile se si è in mezzo ai boschi lontano dalla strada e si deve raggiungere l'ospedale.

Io ho una fobia per i ragni ma, in realtà, in Italia solo una specie è pericolosa: la malmignatta. Questo ragno nero con un dorso con macchie rosse è piccolissimo ma ha un veleno molto potente. Considerato che il suo morso non si sente bisogna stare attenti a sintomi come nausea e cefalea inspiegabili, in quel caso è meglio andare da un dottore.

malmignatta ragno pericoloso
Malmignatta @pixabay

Chi va a fare escursionismo in montagna sicuramente conoscerà le zecche che possono essere portatrici di batteri e virus. Questi sono piccolissimi ma, una volta attaccati alla pelle, iniziano a succhiare sangue e il loro addome si gonfia. Proprio nel momento che succhiano sangue possono trasmettere pericolose malattie come quella di Lyme.
Esiste un vaccino contro la meningoencefalite da zecche (TBE) ma non esclude che si possano contrarre altre patologie per cui, nel caso si venisse morsi, è bene consultare il medico che può prescrivere antibiotici.

Online ho trovato un bel vademecum che spiega come comportarsi nel caso si prendesse una zecca.
Anche molti insetti possono essere pericolosi qui in Italia, ad esempio le vespe e i calabroni perché, in un soggetto allergico, possono scatenare uno shock anafilatico e, se pungono nel collo, causare problemi respiratori.

Passando ad animali di stazza più grande i pericoli non sono certo minori. Nei nostri boschi vivono molti cinghiali che si muovono in branco, soprattutto verso sera, e sono particolarmente ostili se hanno i cuccioli.
Nel caso di un incontro ravvicinato è bene non fare movimenti bruschi, produrre rumore per spaventarli e ripararsi in una zona rialzata. Generalmente fuggono ma è meglio stare distanti da questi ungulati.

Nelle zona appenninica si possono incontrare i lupi che, generalmente, scappano se fiutano la presenza umana.

vespa su un fiore
@pixabay

Nel caso stiano consumando un pasto o abbiamo i cuccioli possono diventare pericolosi. In questo caso è bene indietreggiare senza voltare mai le spalle, fare rumore e cercare riparo sugli alberi. Detta così sembra facile ma è bene non fare incontri potenzialmente pericolosi, anche se sarebbe bello vederli.
Posto qui sotto un video che ha girato un mio collega in inverno sulle Apuane nel quale si sente solo il verso dei lupi.


In alcune zone d'Italia, soprattutto in Abruzzo, si possono incontrare gli orsi e, anche in questo caso, è bene tenersi a distanza. Gli esperti suggeriscono di parlare, senza urlare, di non lanciargli contro pietre e di stendersi a terra a faccia in giù.
L'orso corre veloce, sale sugli alberi ed è tanto grosso perciò sarebbe difficile fuggire, meglio fargli capire che non siamo una minaccia!

Un altro rischio per chi fa escursionismo può essere quello dei cani pastori che difendono il loro gregge. Qunado si vedono è bene stare lontani e aspettare che passino e portino lontano le pecore, senza entrare in quello che considerano il loro territorio da difendere.Si possono incontrare frequentemente lungo il Cammino dei Briganti in Abruzzo e in Sardegna.

In Italia i pericoli rappresentati dagli animali sono minori rispetto a quelli che si possono correre nel resto del mondo, spesso sono sottovalutati da chi viaggia.

bosco nel parco portofino
Escursione nel Parco di Portofino

Nelle zone tropicali esistono molti animali minuscoli ma letali.

Le zanzare possono essere vettori di malattie pericolose
come la malaria, la dengue, la zika, la febbre gialla perciò è bene irrorare gli abiti con prodotti a base di DEET, vestirsi con colori chiari, non mettere profumo e usare repellenti potenti per evitare di essere punti. In molti posti, nel periodo di maggior diffusione delle zanzare, viene consigliato l'utilizzo della zanzariera attorno al letto.
In ogni caso è bene sapere che esistono tanti insetti vettori di malattie: le mosche tse tse possono trasmettere la malattia del sonno e le sand fly, una specie di moscerini, la leishmaniosi.

schitosomiasi diffusione
Diffusione schitosomiasi: grafica di Percherie - Muskadia, CC BY-SA 3.0

Un pericolo sottovalutato da molti è quello dei parassiti, le cercarie, che possono entrare per osmosi nella nostra pelle e provocare malattie. Facendo il bagno nelle acque dolci di fiumi e laghi in molte zone tropicali, ma non solo, si rischia di venire a contatto con la schitosomiasi, la seconda malattia tropicale nel mondo per diffusione dopo la malaria.
Quando si viene a contatto con le larve dei parassiti si può restare asintomatici per anni oppure sviluppare dermatiti, febbre e diverse tipologie di schitosomiasi.
Anche le acque delle pozzanghere possono essere infette perciò è bene stare attenti a tutto quando si va nelle zone a rischio.

Fare escursionismo è un'attività molto bella perché consente di stare in mezzo alla natura, ma è bene camminare consapevoli dei pericoli che si possono correre.

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