[Aggiornato a novembre 2025]
La visita alla città di Istanbul non può che iniziare dal suo centro storico, un concentrato di meraviglie che offre davvero tantissimo da vedere.
Questa parte della città è inserita tra i siti Patrimonio dell'Umanità UNESCO grazie alla straordinaria bellezza dei suoi monumenti, testimonianze preziose dell'architettura bizantina e ottomana.
Visitare tutto in un solo giorno è praticamente impossibile: il mio consiglio è di dedicare mezza giornata alle attrazioni principali e l'altra a perdervi tra i quartieri, lasciandovi guidare dai profumi, dai colori e dal ritmo della città. In tre giorni riuscirete così non solo a vedere i monumenti più importanti, ma anche a farvi un'idea autentica di com'è Istanbul, curiosando tra i bazar e le sue viuzze intricate.
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| La Moschea Blu |
Cosa vedere nel centro storico di Istanbul
Per comprendere davvero l'eterogeneità di Istanbul, vale la pena fare un piccolo tuffo nella sua storia.
Fondata dai Greci con il nome di Bisanzio, la città fu per secoli uno dei fulcri della cristianità, fino a diventare la celebre Costantinopoli. Dopo la caduta dell'Impero Romano, divenne capitale dell'Impero bizantino, ruolo che mantenne fino al 1453, quando venne conquistata dai Turchi ottomani
Oggi il centro storico di Istanbul si estende dal Mar di Marmara al Corno d'Oro, fino a raggiungere le antiche mura teodosiane: un'area ricchissima di testimonianze che raccontano la sua anima complessa e affascinante.
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| Hagia Sofia |
Tra le cose da vedere a Istanbul, alcune attrazioni sono davvero imperdibili per la loro bellezza e il loro peso storico. Peccato che, proprio durante la mia visita, molti monumenti erano in fase di ristrutturazione e parzialmente coperti dalle impalcature.
I siti del centro storico riconosciuti dall'UNESCO si trovano distribuiti in quattro aree distinte.
- Sultanahmet: Palazzo Topkapi
- Sultanahmet: Hagia Sofia
- Sultanahmet: Moschea Blu
- Sultanahmet: Ippodromo di Costantino
- Sultanahmet: Cisterna Basiclica
- Süleymaniye: Moschea di Solimano
- Zeyrek: Moschea di Zeyrek
- Edirnekapı: Chora Museum
- Le mura di Costantinopoli
Qui di seguito ho raccolto — senza alcuna pretesa di completezza — ciò che sono riuscita a visitare durante il mio soggiorno a Istanbul. Tra i monumenti più significativi spiccano chiese, moschee, antiche cisterne e palazzi dal passato glorioso.
- Free tour in lingua inglese di due ore e 30 minuti
- Tour delle Moschee in lingua italiana di 4 ore
- Tour della Moschea Blu, della Basilica di Santa Sofia e della Basilica Cisterna di 3 ore comprensivo di biglietti.
Cosa vedere a Sultanahmet: il Palazzo Topkapi
Sultanahmet è il cuore storico di Istanbul, la zona che racchiude i monumenti più iconici della città e, inevitabilmente, anche la più frequentata dai turisti.
Tra questi spicca il magnifico Palazzo Topkapi, fatto costruire a metà del XV secolo dal settimo sultano ottomano, Mehmet II.
Oggi il complesso è un museo e solo una parte delle sue numerose sale è aperta al pubblico. In molte di esse è vietato scattare fotografie, perciò ciò che resta impresso sono i ricordi: le armature e le armi dei giannizzeri, i ritratti dei sultani che si sono succeduti nei secoli, le delicate porcellane, gli oggetti di uso quotidiano e perfino il grande pentolame impiegato nelle immense cucine del palazzo.
La visita al Topkapi, che nelle foto panoramiche della città appare quasi nascosto tra gli alberi, richiede almeno un paio d'ore. Considerate che per accedere alle diverse sale è spesso necessario mettersi in fila — ma l'attesa sarà ampiamente ripagata.
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| Fontana del Sultano Ahmet III |
Il complesso del palazzo si sviluppa attraverso quattro ampi cortili, ognuno con funzioni e atmosfere diverse. L'ingresso monumentale è il Cancello Imperiale, davanti al quale si trova la splendida Fontana del Sultano Ahmet III, un gioiello architettonico decorato con eleganti motivi del rococò turco.
L'accesso effettivo per i visitatori avviene però dal Cancello del Saluto, che conduce direttamente al secondo cortile. Questa struttura fortificata, con i suoi torrioni ottagonali merlati, richiama nello stile alcune influenze bizantine e regala subito la sensazione di entrare in un luogo carico di storia.
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| Cancello del Saluto |
Da qui, sulla sinistra, si snodano le varie sale visitabili del palazzo, mentre sulla destra si trovano le antiche cucine imperiali, dove fanno bella mostra di sé enormi pentoloni e alti comignoli che raccontano la vita frenetica di un tempo.
Il percorso all'interno del Palazzo Topkapi prosegue nel terzo cortile, accessibile attraverso la Porta della Felicità. Un tempo, varcare questo ingresso significava entrare nella zona più privata del complesso, quella riservata agli appartamenti del sultano.
Dopo la visita alla Camera delle Udienze — decorata da eleganti piastrelle e arricchita da lunghi divani con cuscini ricamati con perline — si raggiunge la splendida Biblioteca di Ahmet III, uno spazio luminosissimo e finemente ornato. Da qui si accede al quarto cortile, dove si susseguono padiglioni, giardini e terrazze che regalano scorci panoramici sulla città.
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| Lo splendore delle piastrelle del Topkapi |
Molto suggestivo il Giardino dei Tulipani, con il Padiglione di Baghdad che si staglia sullo sfondo. Questo edificio, perfetto esempio di architettura classica ottomana, custodisce al suo interno splendidi decori: piastrelle di Iznik provenienti dall'omonima cittadina anatolica, raffinati intarsi in madreperla e delicate lavorazioni in legno che rendono l'ambiente ancora più affascinante.
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| Padiglione di Baghdad |
Sulla terrazza si affaccia anche la Sala delle Circoncisioni, costruita nel 1641 e interamente rivestita da splendide piastrelle che ne esaltano la ricchezza decorativa.
Ma la visita al Palazzo Topkapi non si conclude qui. Manca infatti quella che, a mio avviso, è la parte più affascinante e imperdibile: l'Harem, al quale si accede dal secondo cortile.
L'Harem era la residenza privata della famiglia imperiale, dove vivevano le mogli del sultano — fino a quattro — insieme alla madre del sovrano ((queen mother o valide sultan), alle principesse, alle dame di compagnia e alle concubine. In questo complesso, un tempo abitato da oltre 400 persone, si susseguono decine e decine di ambienti: durante la visita se ne possono esplorare solo alcuni, ma sono più che sufficienti per immergersi nell'atmosfera intima e sofisticata della vita di corte ottomana.
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| Le bellissime piastrelle che decorano le pareti |
La visita inizia scendendo nel Dormitorio del Corpo di Guardia, dove è possibile vedere gli ambienti in cui vivevano questi uomini: la loro stanza, i bagni con l'hammam e la piccola moschea.
Da qui si prosegue verso gli appartamenti degli Eunuchi Neri, i sorveglianti e servitori dell'harem. L'area si apre su un bellissimo cortile piastrellato che introduce all'atmosfera più intima del complesso.
Superata questa sezione, si entra nel cuore dell'harem vero e proprio. La camera più elegante e sontuosa era quella riservata alla madre del sultano, la potente valide sultan. È qui che si percepisce appieno lo sfarzo di Topkapi: decorazioni raffinate, colori intensi, motivi geometrici e floreali che raccontano la ricchezza e la complessità della vita di corte.
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| Appartamenti della Queen Mother |
Vicino si trova la Camera privata di Murat III, uno degli ambienti più affascinanti dell'harem. Le pareti sono ricoperte di eleganti piastrelle e al centro spicca una fontana a tre livelli, pensata per diffondere un delicato suono d'acqua e garantire privacy durante le conversazioni. In un angolo si trova anche un raffinato baldacchino, sotto il quale era allestita la zona salotto.
Molto interessante è anche l'hammam, dotato perfino di un piccolo bagno. Sono sempre curiosa di scoprire come fossero questi spazi all'epoca, e vedere queste stanze perfettamente conservate permette davvero di immaginare la vita quotidiana all'interno del palazzo.
Il palazzo è aperto dalle 9.00 alle 18.00 e, attualmente, il biglietto combinato che comprende l'Hagia Irene Sofia Museum costa 2400 ₺ (circa 49 €) ma si può risparmiare acquistando il Museum Pass come ho illustrato in un altro articolo. Il biglietto per il Topkaki e l'Harem costa 900 ₺, circa 18 €. Il martedì è il giorno di chiusura del sito.
Cosa vedere a Sultanahmet: Hagia Sofia
A poca distanza si trova Hagia Sofia, o Aya Sofya in turco, uno dei monumenti più iconici di Istanbul. Costruita originariamente come chiesa ortodossa nella metà del VI secolo, divenne poi chiesa cristiana e, dopo la conquista ottomana del 1453, moschea. Oggi la Basilica di Santa Sofia, voluta dall'imperatore Giustiniano, dopo essere stata un museo è tornata a svolgere la funzione di moschea.
Per esplorare con calma questo straordinario edificio, che si trova nel cuore del quartiere di Sultanahmet, mettete in conto circa un'ora di visita.
Ho visitato l'edificio quando era ancora un museo, quindi il percorso interno che descriverò differisce da quello attuale, ma questo non toglie nulla al fascino straordinario di Hagia Sofia.
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| Fontana per le abluzioni |
Prima di entrare sulla destra si può vedere la splendida fontana per le abluzioni.
All'interno, colpisce subito la perfetta fusione di elementi cristiani e musulmani, integrati armoniosamente nella struttura bizantina dell'edificio. L'atmosfera è davvero magica: si resta incantati di fronte alla maestosità della cupola dorata e ai mosaici che decorano le pareti. Salendo le scale si raggiunge la galleria superiore, da cui si può osservare ancora più da vicino la cupola e l'abside, cogliendo ogni dettaglio di questa straordinaria opera architettonica.
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| La volta della chiesa - museo |
All'interno si trova anche una lapide che segna la tomba del doge di Venezia, Enrico Dandolo, protagonista della quarta crociata e dell'occupazione della città.
Prima di uscire, fermatevi un attimo e guardatevi indietro: sopra il portale potrete ammirare un altro splendido mosaico, che raffigura Giustiniano e Costantino mentre rendono omaggio a Gesù, simbolo della storia e della sacralità di questo straordinario edificio.
L'Hagia Sofia è aperta in estate dalle 8.00 alle 19.30 e in inverno dalle 9.00 alle 19.30. Il biglietto costa attualmente 25 € e non è compreso nel Museum Pass.
Si può acquistare il biglietto salta la fila online, comprensivo di audioguida.
Cosa vedere a Sultanahmet: la Moschea Blu
Proprio di fronte a Santa Sofia si trova la Sultan Ahmet Camii, meglio conosciuta come la Moschea Blu. Costruita alla fine del XVI secolo per volere del sultano Ahmed I, l'edificio doveva competere in grandiosità con Hagia Sofia. Dopo aver visitato entrambe, però, posso dire che, sebbene maestosa, la Moschea Blu non raggiunge la stessa imponenza storica e architettonica del vicino capolavoro bizantino.
La Moschea Blu deve il suo nome all'incredibile decorazione interna: oltre 20.000 piastrelle turchesi rivestono le pareti, creando un'atmosfera unica.
Una particolarità che la distingue è la presenza di ben sei minareti, un dettaglio che le permette di "battere" la vicina Hagia Sophia in quanto a slancio e imponenza esterna.
L'ingresso alla Moschea Blu è gratuito e si trova sul lato destro dell'edificio, dove sono anche presenti i bagni. Se non avete un foulard per coprire testa e braccia, nessun problema: ve ne verrà fornito uno all'ingresso, così da rispettare le regole del luogo sacro senza pensieri.
Cosa vedere a Sultanahmet: l'Ippodromo di Costantinopoli
Proprio accanto alla Moschea Blu si trovava un tempo l'Ippodromo di Costantinopoli, fatto costruire dall'imperatore Settimio Severo. Oggi restano solo alcuni frammenti, e l'area è diventata una piazza. Al centro si erge l'imponente Obelisco di Teodosio, scolpito nel granito e originario dell'Egitto, posizionato su un piedistallo decorato con scene che ne celebrano la storia.
Nello stesso spazio si trova anche la elegante Fontana dell'Imperatore Guglielmo, donata dallo stesso sovrano al sultano nel 1898, che aggiunge un tocco di finezza al panorama storico della piazza.
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| Obelisco di Teodosio |
Cosa vedere a Sultanahmet: la Cisterna Basilica
Sultanahmet è un quartiere molto turistico, ma incredibilmente ricco di cose da vedere. Tra le attrazioni più affascinanti c'è la Cisterna Basilica, o Yerebatan Sarnıcı, la più grande cisterna sommersa ancora esistente e anche la più antica, costruita da Giustiniano nel 532.
Oggi si può scendere all'interno di questo straordinario spazio sotterraneo, dove si ergono 336 colonne, ciascuna con uno stile differente, disposte su 12 file. L'ambiente, semi-illuminato e con il costante gocciolio dell'acqua, crea un'atmosfera surreale, quasi magica. Non stupisce quindi che la Cisterna Basilica sia stata scelta come set per numerosi film, grazie alla sua unicità e al fascino misterioso.
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| Testa di Medusa alla base di una colonna |
Le colonne più fotografate si trovano in fondo alla cisterna e hanno come base una gigantesca testa di Medusa, che aggiunge un tocco di mistero al luogo. Purtroppo, la scarsa illuminazione rende difficile ottenere fotografie davvero nitide, ma la magia dell'ambiente rimane intatta, anche solo a occhi aperti.
Il sito è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle alle 18.30 il biglietto costa 1500 ₺ (circa 30€), in serata è aperta dalle 19.30 alle 22.00 è il biglietto aumenta a 2400 ₺.
Un'ottima opzione per evitare la fila è quella di acquistare il biglietto in anticipo: il prezzo è il medesimo.
Posso consigliare di soggiornare nella zona centrale di Sultanahmet lungo la linea del tram 1 così da potersi spostare con maggior facilità nelle altre zone della città.
Questa soluzione ha il vantaggio di essere vicini ai principali monumenti della città.
Cosa vedere a Süleymaniye: la moschea di Solimano
Su una delle colline di Istanbul svetta la grandiosa moschea di Solimano il Magnifico, la Süleymaniye Camii, visibile praticamente da ogni punto panoramico della città e persino navigando sul Bosforo. Ho apprezzato molto questa moschea perché, considerato che i visitatori non erano moltissimi, ho potuto dedicarle molto tempo.
Costruita a metà del XVI secolo e ispirata all'Hagia Sofia, già trasformata in moschea, la Süleymaniye è circondata da ampi giardini. Nel cortile spicca una elegante fontana per le abluzioni.
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| La fontana nel cortile della moschea |
L'interno, molto luminoso, colpisce per le decorazioni sobrie e armoniose, eccezion fatta per il miḥrāb, rivestito di magnifiche maioliche di İznik (l'antica Nicea) e arricchito da vetrate policrome che catturano la luce in modo straordinario.
Dietro alla moschea si estende il cimitero, dove si trovano le tombe di Solimano il Magnifico e della sua amata moglie Rosselana, una concubina che divenne sultana. Questi sepolcri sono straordinari da ammirare, decorati con piastrelle dipinte a mano con raffinati motivi floreali, che aggiungono un tocco di delicatezza e poesia a questo luogo di memoria.
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| Interno della tomba di Rosselana |
La moschea è accessibile gratuitamente tutti i giorni, ma il venerdì quando è dedicata alla preghierea gli orari possono variare.
Cosa vedere a Zeyrek: la moschea
La moschea di Zeyrek è un esempio di architettura bizantina,
ma l'avevo trovata in restauro e perciò non era visitabile.
Anche questa in precedenza fu una chiesa dedicata al Cristo Pantocratore,
poi divenne moschea.
Cosa vedere a Istanbul: Chora museum
Nel quartiere di Edirnekapı si trova il Chora Museum, o Kariye Müzesi in turco, ciò che un tempo fu la Chiesa di San Salvatore in Chora. Originariamente chiesa ortodossa in stile bizantino, fu poi trasformata in moschea e oggi è un museo.
All'interno si possono ammirare straordinari mosaici risalenti al 1312, le cui tematiche principali sono la salvezza e la reincarnazione, che in parte mi hanno ricordato quelli visti a Ravenna. Purtroppo durante la mia visita l'edificio era in restauro: l'esterno completamente coperto dai ponteggi e l'interno solo parzialmente accessibile.
Tra i mosaici, uno dei più affascinanti raffigura Teodoro che dona la chiesa a Cristo, ma in realtà tutti meritano attenzione. Posso dire senza esitazioni che il Chora Museum è una delle tappe imperdibili per chi visita Istanbul.
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| Mosaico che raffigura Gesù e l'iscrizione "dimora vivente" |
Il museo è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, rimane chiuso il venerdì, e il biglietto costa 20 €.
Ho scritto anche un post con un itinerario completo per visitare la città di Istanbul in 4 giorni, pensato per chi vuole vedere i principali monumenti senza perdere il fascino dei quartieri meno turistici.
Cosa vedere a Istanbul: le mura di Costantinopoli
Le mura di Costantinopoli, o mura teodosiane — così chiamate perché fatte erigere dall'imperatore Teodosio II — costituiscono un imponente complesso difensivo bizantino costruito in pietra. Si tratta delle mura più grandiose dell'antichità, capaci di resistere a numerosi assedi.
Originariamente lunghe oltre 5,5 km, racchiudevano il centro storico lungo il Corno d'Oro. Un tratto si estendeva anche lungo la costa, per proteggere la città dagli attacchi via mare. La struttura era articolata in più linee difensive: una cinta interna molto alta, una esterna più bassa, un'ulteriore cinta e un fossato che circondava l'intero complesso.
Oggi è ancora possibile ammirare tratti di queste mura in diverse zone della città, una testimonianza di secoli di storia.
Io le ho ammirate nei pressi del Chora Museum, lungo un tratto recentemente restaurato.
Visitando i siti patrimonio dell'umanità UNESCO di Istanbul si può davvero scoprire la sua storia millenaria, ma la bellezza della città va ben oltre i monumenti più famosi: si trova anche nei quartieri, nelle vie secondarie, nei bazar e negli angoli più nascosti che raccontano la vita quotidiana di questa straordinaria metropoli.




















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