23 agosto 2018

La storia della corrida a Plaza de Toros Monumental

La Plaza de Toros Monumental è un edificio in stile modernista che si trova all'incrocio di due grandi viali a Barcellona. Essendo animalista avrei solo voluto vederla dall'esterno per ammirare la sua architettura, ma su insistenze del mio compagno il giorno successivo siamo tornati e abbiamo visitato l'arena e il Museo Taurino che permette di conoscere la storia della corrida.
Visto che aveva seguito il mio programma di viaggio almeno dovevo accontentarlo in qualcosa. 😉

Questa arena fu progettata da Ignaci Mas Morell e Domenech Sugrañes Gras e fu inaugurata nel 1914 con il nome di Plaza de El Sport.

La storia della corrida a Plaza de Toros Monumental. l'esterno dell'arena


La Plaza de Toros Monumental di Barcellona


Dal 2012 sono state vietate le corride in Catalogna per cui ho visto all'esterno della Plaza de Toros le locandine che ancora pubblicizzavano, eravamo nel 2008, questa attività tradizionale assieme ad altre praticate all'epoca come spettacoli circensi e musicali

locandina con le corride in programma

Questa arena è rivestita di mattoni color rosso e ha una forma arabeggiante con cupole dalla forma ovale decorate con i famosi azulejos di colore bianco e azzurro. Ha finestre dalla forma lobata od ogivale e la parte terminale decorata con una merlatura. La serie di piante di palma attorno crea un'atmosfera esotica.
Il mio racconto della visita fatta un decennio fa porta indietro a un'epoca ormai passata.

Appena superato l'ingresso si vede come la struttura sia circolare, come quella di un anfiteatro, e i visitatori possano girare tutto intorno percorrendo una galleria su uno sterrato. Dalla galleria partono le scalette che conducono ai posti più in alto e alle gradinate inferiori. Naturalmente siamo saliti sulle gradinate, che hanno sedili in plastica simili a quelli degli stadi di calcio, e abbiamo guardato l'interno dell'arena.

arena della plaza de toros monumental a barcellona

Lo sterrato dell'arena aveva ancora delle striature di sangue perché il giorno precedente vi si era svolta una corrida! Più che di spettacolo sarebbe meglio parlare di tradizione tipica della Spagna, dove vi si svolge da secoli. Nell'arena c'è un palco dedicato alle autorità e dalle gradinate si possono osservare meglio le cupole dell'edificio e ammirarne i mosaici.
Attorno all'arena ci sono il vicolo, un riparo usato in caso di emergenza, e due portoni che permettevano l'ingresso ai toreri e ai tori. L'interno è molto spartano ed essenziale ma per gli spettatori ho visto che c'era la possibilità di noleggiare un cuscino per rendere meno scomoda la seduta durante lo spettacolo.
Nella galleria attorno alle gradinate c'era l'infermeria che diventava essenziale in caso di infortunio, ovvero incornata del toro! Dalla galleria si vede molto bene la porta di accesso all'arena da dove venivano fatti entrare i tori, attraverso un passaggio chiuso da barriere movibili che conduceva alle stalle adiacenti.

tribuna d'onore alla plaza de toros monumental


Il Museo Taurino di Barcellona


Salendo una scaletta si entra nel Museo Taurino dove si trovano un'infinità di locandine, praticamente tutte quelle esposte dall'apertura dell'arena, e oggetti inerenti alla corrida così da poter conoscere la storia della corrida a Plaza de Toros Monumental.

Possiamo vedere gli abiti usati dai toreri, i loro cappelli, le spade e le mulete.
Il custode del museo è stato molto disponibile a fornire informazioni e a indicare i pezzi più rari ma sinceramente a me non interessava più di tanto. Appese alle pareti ci sono anche teste di toro imbalsamate, spettacolo non proprio entusiasmante ma che per amore ho dovuto sopportare.

In un'altra sala sono esposti manichini che indossano abiti dei toreri dal 1800 ai giorni nostri e si vede come sia cambiato lo stile e come siano state arricchite le dorature delle vesti. I primi abiti risalgono al XV secolo e sono molto semplici successivamente sono stati resi più resistenti alle incornate con l'uso di fasce colorate e maniche spesse. A metà dell'800 è iniziato l'utilizzo del cappello tipico, la montera, i calzoni in seta, il bolero, la fascia in vita, una sorta di cravattino e la camicia bianca. I toreri soprattutto alla metà del 1900 erano grandi personalità che acquisivano fama mondiale e diventavano molto popolari e si avvicinavano al mondo dello spettacolo. Quindi i loro abiti sono diventati sempre più ricchi di bordature dorate come simbolo di sfarzo e ricchezza.

Quando sono andata io le due sale del Museo erano separate da un terrazzo che si trova sopra le stalle e all'epoca era così possibile vedere i tori nei loro recinti. Visti da lontano sembravano pacifici animali intenti solo a ruminare standosene sdraiati sul fieno. Non sembravano neppure tanto grandi, peccato fossero destinati a entrare nell'arena e subire un triste destino.

Purtroppo non ho fotografie del museo, ahimè avevo finito la batteria della fotocamera, che sicuramente è interessante per conoscere la storia della corrida che per fortuna almeno qui a Barcellona non viene più fatta.

6 commenti:

  1. Museo Taurino è un nome buffo, ma io ho una passione per le locandine vintage... credo che lo amerei molto!

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  2. La corrida è una pratica che io non ho mai capito fino in fondo. Da una parte la considero importante perché è una delle tradizioni spagnole più antiche e più conosciute. Parte integrante della storia di questa nazione. Dall'altra parte però non so fino a che punto questi poveri animali debbano subire questo trattamento. La corrida non metterà mai tutti d'accordo secondo me!

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  3. La corrida è una profonda tradizione della cultura spagnola. Interessante conoscerla, ma è troppo dura per me!

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  4. Difficile riuscire a comprendere la corrida, ma per la storia della Spagna è molto importante. Io preferisco quelle di oggi che non vedono il coinvolgimento dei tori e spargimento di sangue. La mutata sensibilità di oggi ha fatto sì che le Plazas de Toros oggi propongano per fortuna spettacoli di cavalieri sui cavalli.

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  5. In Spagna il toro è un animale sacro. Il combattimento nell'arena rappresenta la sfida dell' uomo alla morte attraverso il destino. Il torero è sempre visto come colui che deve sopravvivere e se raramente viene applaudito è perché lo ha fatto con coraggio e verità! Mai barare davanti alla morte. Egli non può sbagliare, solo la morte e il toro non sbagliano mai. Ecco il significato di questo rito ancestrale.

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