Prima di partire avevo riservato il Cheetah Drive della mattina ma penso che, arrivando anche senza aver prenotato, si possa ugualmente partecipare.
In realtà speravo di vedere dei ghepardi in libertà durante il viaggio di due settimane ma non è stato così e neppure all'Etosha, dove ho avvicinato tantissimi animali compresi leoni e rinoceronti, ho potuto avvistarli.
Cheetah Drive al Cheetah Conservation Fund
Il tour viene fatto sopra a jeep, che partono dal parcheggio davanti alla reception, e si entra nella zona della riserva dove ci sono i ghepardi rinchiusi in grandissimi recinti. Qui hanno tanto spazio per girare e alberi per ripararsi dal sole.
Nel primo recinto abbiamo visto tre femmine, una delle quali abbastanza anziana che perciò viene nutrita ogni giorno. La guida durante la visita ci ha raccontato quanti animali vivono nel centro e ci ha parlato in modo particolare degli esemplari che si trovano in quest'area aperta ai visitatori.
Le femmine che sono qui non potranno essere più liberate mentre i tre maschi, che abbiamo visto nell'altro recinto, verranno messi nel programma di reintroduzione e potranno trovare la libertà.
L'anziana femmina che mangia |
I ghepardi, come molte altre specie di felini, sono proprio pigri e stavano sdraiati a terra a sonnecchiare e non erano per nulla infastiditi da noi che ci avvicinavamo con la jeep.
Io preferirei vederli liberi ma, grazie a queste visite guidate, si ha modo di osservarli veramente da vicino. Spesso però nei loro occhi ho letto la tristezza, per animali che necessitano di immensi spazi vivere rinchiusi è comunque come essere in prigione.
Le due giovani femmine di ghepardo |
Per fortuna esistono questi centri di recupero dove lavorano veterinari che si prendono cura di loro e dove esiste un programma per reintrodurli nel loro habitat che in Namibia, hanno detto, essere praticamente ovunque.
I tre giovani maschi che sonnecchiano |
In totale al Cheetah Conservation Fund ci sono circa una cinquantina di ghepardi e molti sono in una zona remota della riserva dove stanno liberi e lontano dall'uomo, solo ogni tanto i guardiani vanno a vedere come stanno. Una volta che viene constatato come possano sopravvivere da soli e nutrirsi autonomamente saranno liberati.
Nel centro vivono altri ghepardi in recinti separati e possono essere visti soltanto quando mangiano: un'esperienza molto particolare da vivere!
Per la verità passando si riescono a scorgere e proprio un maschio molto grande ha attirato la mia attenzione perché faceva avanti e indietro lungo la recinzione, come se volesse trovare un varco per uscire. Questo è uno dei ghepardi che mi sono piaciuti proprio perché appariva in forze, bello vivace e scattante.
Cheetah Feeding al Cheetah Conservation Fund
A seconda del giorno della settimana varia l'orario dei pasti e nel week end abbiamo assistito al pasto dei felini che viene servito alle 12.
I ghepardi stanno dentro ai loro recinti ma, sapendo che presto saranno nutriti, si aggirano impazienti e ho visto un esemplare maschio davvero bello e grande che sembrava pronto a saltare addosso a una preda.
I pezzi di carne di asino o cavallo, arricchiti con calcio, vengono messi dentro bacinelle poste davanti alla recinzione che divide i visitatori da loro. I guardiani aprono le porte e i ghepardi corrono veloci verso il loro pasto, ognuno sembra che sappia quale sia la propria scodella!
Visto che gli animali sono una trentina questa operazione viene ripetuta varie volte e si vede qualche ghepardo che, finito il proprio pezzo, tenta di rubare quello di un altro.
Finito il pasto si allontanano come se niente fosse.
L'habitat ideale dei ghepardi |
In questa occasione abbiamo visto la fondatrice del centro, la zoologa americana Laurie Marker, che ha raccontato il programma del Cheetah Conservation Fund assieme a una giovane ricercatrice inglese. Lei ha parlato delle abitudini dei ghepardi e di come verranno reintrodotti nelle farm della Namibia.
In ogni caso i ghepardi spesso riescono a scavalcare le recinzioni, che delimitano le grandi aree delle farm, e perciò non si può sapere dove andranno a vivere. Quando hanno detto questo ho pensato che potevamo incontrali anche quando facevamo trekking in giro da soli, forse sarebbe stato pericoloso ma avrei tanto voluto incontrarne uno libero.
Come arrivare al Cheetah Conservation Fund
Per arrivare al Cheetah Conservation Fund da Otjiwarongo, che si trova lungo la strada B1 a nord della capitale, si percorre la strada sterrata D2440 per circa 40 chilometri. Subito dopo qualche chilometro si trova il cancello che segna l'inizio della riserva. Lungo questa strada si trovano diverse fattorie e, arrivati davanti alla reception, si possono vedere anche antiche attrezzi agricoli in mostra.
Jacaranda fiorita nel centro |
È possibile anche soggiornare nel centro, io ho solo mangiato al ristorante che serve piatti fatti con ingredienti di produzione locale, tra i quali il latte di capra visto che questi animali vengono allevati lì vicino.
Per chi volesse sapere il costo di queste attività io ho pagato 480 NAD (circa 30 euro) a persona per la visita e 180 NAD (circa 11 euro) per il pranzo.
Adoro i felini e i ghepardi sono meravigliosi. Noi li abbiamo visti nel parco zoologico Africa Alive! in Suffolk e ce ne siamo innamorati, ma la tua esperienza è stata sicuramente più emozionante.
RispondiEliminaIo sono una grande animalista e quando viaggio mi piace andare a vedere i posti dove la fauna viene rispettata e salvaguardata. Posto da mettere sulla mia lista!
RispondiEliminaAvevo già sentito parlare di questo posto in maniera positiva, il lavoro che fanno è davvero enorme!
RispondiEliminaChe animali bellissimi!!
RispondiEliminaUno dei viaggi dei miei sogni è proprio la Namibia e adesso grazie a te avrò un posto in più da segnarmi e visitare quando riuscirò a realizzarlo!
Per esperienza so quanto è bello vedere questi meravigliosi animali nel loro habita africano e chi se ne prende cura per proteggerli svolge sicuramente un lavoro molto importante
RispondiEliminaSe volete saperne di piu’, contattateci o guardate il nostro sito del Cheetah Conservation Fund Italia che cerca di spiegare il lavoro che si fa in Namibia: il ghepardo è a rischio estinzione! www.ccf-italia.org o sul nostro blog savethecheetahsalviamoighepardi.wordpress.com
RispondiEliminaSaremo ben felici di spiegarvi tutto!!
Betty, presidente CCF Italia