Avevo letto guide, reportage di viaggiatori e forum ma, finché non ho visto una fotografia dell'arco in pietra, non l'avevo proprio considerato pensando anzi di percorrere una strada che passava da un'altra parte.
Lo Spitzkoppe è una montagna granitica alta 1.728 metri che viene chiamata il Cervino d'Africa per la sua forma aguzza.
Questo massiccio del Damaraland è un antico vulcano ormai spento tutelato dal Ministero del Turismo e custodito dalla comunità locale.
Lo Spitzkoppe visto dall'arco |
Cosa vedere allo Spitzkoppe
Quando si arriva, percorrendo la polverosa strada, si vede questa montagna ergersi dalla pianura così solitaria ma soltanto da vicino si apprezza tutta la bellezza di questo luogo dai colori meravigliosi.
Alla reception dello Spitzkoppe Rest Camp si paga il biglietto per entrare e girare con la propria auto nelle zone consentite e per fare trekking.
Attualmente il prezzo del biglietto per due persone con auto è di 170 NAD che corrispondono a circa 10 euro.
Il gentile guardiano fornisce una mappa e tutte le indicazioni per girare il sito, suggerendo dove fermarsi per vedere le zone più belle, e propone l'escursione guidata che si svolge a orari prestabiliti.
The Bridge |
Io sono arrivata intorno a mezzogiorno, non mi sono quasi mai alzata presto la mattina, e così ho fatto un giro lungo le rosse terre sterrate fermandomi poi vicino all'arco in pietra. Sulla cartina è indicato come bridge e in effetti assomiglia a un ponte in pietra. Salendo lungo alcune rocce arrotondate si arriva proprio sotto e poi naturalmente si sale per farsi fotografare.
Da qui si sale all'arco di pietra |
Qui ci sentiamo piccoli piccoli di fronte alla grandezza della natura!
A quell'ora non riuscivano bene le foto, perché il sole era proprio davanti, e così sono andata dall'altro lato per poter fare scatti decenti.
Ho guardato anche se fosse stato possibile salire sulla sommità ma è meglio non rischiare di farsi male!
Oltre alla bellezza e particolarità di questo ponte di pietra, si rimane affascinati dalle rocce circostanti che sembrano blocchi scolpiti o assumono strane forme.
Sembra incredibile che dalla terra sbuchino queste rocce e invece è così, ma la natura non finirà mai di stupirmi.
Oltre all'arco in questa zona si può vedere la rock pool. Il nome fa pensare a una piscina e infatti salendo sulla roccia si vedono degli incavi dove si accumula l'acqua piovana.
La rock pool |
Su tutto vigila l'imponente figura dello Spitzkoppe che sembra invitarci alla scalata ma l'ascesa è solo per alpinisti!
Visita guidata al Bushmen's Paradise
Alle 3 del pomeriggio, partendo dalla reception, ho fatto la visita guidata di circa 2 ore (costo 50 NAD a persona) assieme ad altri viaggiatori. Ognuno utilizza la propria auto e su una sale la guida che nei punti più significativi fa fermare e racconta curiosità su questo luogo.
Ha raccontato di essere vissuto tutta la vita (ma è ancora giovane) nel villaggio e di come i turisti, venendo qui e pagando l'ingresso, contribuiscano a migliorare le condizioni di vita di questo popolo davvero povero.
La riserva naturale dello Spitzkoppe |
La parte più interessante della visita allo Spitzkoppe è quella oltre il recinto che delimita lo Small Bushmen's Paradise. Qui il paesaggio muta e sembra di stare nella savana e persino alcune zebre hanno salutato il nostro arrivo. Qui le strade sono un po' dissestate e con buche, sarebbe stato meglio avere un 4X4 ma, vista la brevità dell'escursione, anche col 2X4 si riesce a procedere.
L'ingresso alla Daub Cave |
La guida ci ha portato a vedere la stretta Daub Cave e poi le pitture realizzate dai boscimani in epoca imprecisata. Ha parlato di un'epoca compresa tra 200 e 4.000 anni fa e c'è una bella differenza tra questo intervallo di date!
Alcune pitture: qui si vedono un rinoceronte e uomini carponi |
Queste pitture sono divenute Monumento Nazionale per la loro grande importanza nella storia del popolo San.
Ha raccontato la vita di questo popolo che usava il veleno dell'Euphorbia per catturare le prede e aveva un linguaggio con solo 4 suoni, pronunciati con lo schiocco della lingua. Le incisioni che raffigurano animali e uomini che stanno cacciando carponi sono proprio un messaggio per chi passava di qui.
Suggeriscono quali animali si potevano cacciare e dove trovare le pozze d'acqua indicate dal corno del rinoceronte.
Durante la visita abbiamo visto anche i resti di un animale su un albero e questo testimonia la presenza di un leopardo nell'area, ma purtroppo non siamo riusciti a vederlo.
Come arrivare allo Spitzkoppe
Per arrivare allo Spitzkoppe da Swakopmund si percorre la strada asfaltata B2 per 108 chilometri, si prosegue a sinistra sulla D1918 per 17 chilometri per poi svoltare a destra lungo la D3716 per altri 12 chilometri. Queste due strade sterrate hanno tratti abbastanza decenti e altri un po' corrugati che fanno rallentare, anche se in realtà ho letto che accelerando si sentono meno le vibrazioni.
La strada D3716 verso lo Spitzkoppe |
Io ho impiegato circa 2 ore e 30 per arrivare ma mi sono fermata diverse volte a scattare fotografie.
Una volta arrivati nel villaggio si prosegue finché non si arriva all'ingresso del campeggio dove c'è la reception, non date retta ai cartelli precedenti che indicano di svoltare per accedere al massiccio.
La reception |
Vicino al villaggio, ma anche lungo la strada, ci sono i banchetti dove la popolazione locale vende pietre colorate e oggetti di bigiotteria. Costano veramente poco e acquistare da loro è un modo per sostenerli economicamente, visto che sono molto poveri.
Baracche lungo la strada per lo Spitzkoppe |
Quando ci si ferma chiedono anche generi alimentari perciò se si pensa di venire qui consiglio di portare farina, riso o scatolame. Per la verità guardandoli non sembrano patire la fame ma le loro case sono poco più che baracche e questo la dice lunga su come vivano.
Non mi ero mai informata bene sulla Namibia ma questi paesaggi stupendi cominciano a fare gola!
RispondiEliminawow la Namibia è uno dei quei luoghi che desidero visitare da sempre. A livello di sicurezza com'è?
RispondiEliminaIo l'ho trovata sicura, mi hanno detto che c'è microcriminalità e vedendo le recinzioni e le guardie negli alberghi si capisce quanto sia vero. Nei posti in mezzo al nulla non c'è certamente pericolo :)
EliminaSono stata in Namibia la scorsa estate, ma non in questa zona. Davvero bella e affascinante.
RispondiEliminaMa che bello! In alcune foto mi ha ricordato il deserto del Wadi rum in Giordania
RispondiEliminaSono stata a fine luglio 2024 e devo rassicurarti che rischi non ci sono quando hai un'auto affidabile con doppia ruota di scorta, cibo e acqua in auto, una SIM Namibiana che comunque non farà mai copertura completa su questo immenso territorio. Un viaggio incredibile self drive consigliatissimo!
RispondiEliminaVero un viaggio indimenticabile. Pure io avevo la SIM namibiana e non ho avuto problemi.
Elimina