16 dicembre 2025

Cosa vedere a Caccuri in Calabria in occasione del Premio Letterario

Nel cuore della Calabria, tra le colline della Sila e la suggestiva valle del Neto, sorge Caccuri, uno dei borghi più affascinanti del Crotonese. Dominato dall'imponente castello, conserva un centro storico caratterizzato da vicoli lastricati in pietra e balconi panoramici che offrono viste spettacolari sul paesaggio circostante.

Ogni anno, il borgo si anima ulteriormente grazie al Premio Letterario Caccuri, un evento culturale di rilievo che celebra la lettura e la creatività attraverso incontri con autori, concerti, spettacoli dal vivo e workshop, rendendolo un punto di riferimento per la cultura e l'arte in Calabria.


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Cosa vedere a Caccuri

La visita a Caccuri è stata una tappa dell'Educational Tour organizzato in collaborazione con I Tre Borghi, a cui ho preso parte insieme alle colleghe travel blogger di AITB.

Caccuri, uno dei Borghi più Belli d'Italia, è ubicato su un colle alle pendici della Sila. Superati i resti dell'antica porta d'accesso si percorrono viuzze acciottolate che conducono a piazzette dalla forma irregolare. Tra queste strade risuona il vociare degli abitanti e dei visitatori, molti dei quali tornano ogni anno nella loro terra d'origine, animando il paese nelle calde serate estive.

Nel cuore del centro storico si erge la chiesa settecentesca di Santa Maria delle Grazie, costruita in pietra locale, che unisce una struttura di tipo romanico a decorazioni barocche. All'interno conserva importanti opere di arte sacra, tra cui affreschi dedicati a figure femminili della Bibbia, cappelle riccamente decorate e una pregevole tela di San Vito, oltre a un fonte battesimale.


interno chiesa santa maria grazie Caccuri

Nel dedalo di viuzze di Caccuri si incontrano alcune opere di street art e nel Vicolo degli Artisti si vedono le dediche che musicisti, scrittori e giornalisti hanno lasciato in occasione del Premio Letterario. Da non perdere anche la visita al Vicolo degli Innamorati e al Rione Judeca con l'ex sinagoga ebraica, testimonianze della storia e della vita culturale del borgo.


vicolo artisti innamorati caccuri

Salendo nella parte alta del borgo si giunge al Castello di Caccuri, nato come fortificazione di epoca bizantina e trasformato in dimora nobiliare sul finire del Seicento dai Cavalcanti. Oggi fonde elementi medievali, settecenteschi e ottocenteschi. Appartiene alla famiglia Fauci, che lo acquistò dalla famiglia Barracco, ma è aperto alle visite e utilizzato come sede di eventi culturali.

Oltrepassato il portale seicentesco, si entra nel cortile dal quale si accede all'atrio dal quale una scala monumentale conduce gli ampi saloni affrescati che ospitano una collezione di dipinti seicenteschi di scuola napoletana. Tra gli ambienti meglio conservati spicca la cucina ottocentesca, un tempo adibita alla preparazione dei pasti delle famiglie nobili, con pareti piastrellate, motivi barocchi e raffinate porcellane.


cucina ottocentesca castello Caccuri

La splendida Cappella Palatina, riccamente decorata, custodisce il prezioso dipinto raffigurante Santa Barbara e lo stemma della famiglia Cavalcanti.

Completa il complesso la Torre Mastrigli, una struttura cilindrica realizzata alla fine dell'Ottocento per celare una cisterna d'acqua, oggi uno degli elementi più caratteristici del profilo del castello.


torre castello caccuri calabria

Dalla terrazza con mura merlate del castello si apre una vista panoramica a 360° sulla vallata sottostante, regalando scorci incantevoli in ogni direzione.

Durante la giornata è piacevole fare una sosta nel parco urbano di Caccuri, dove imponenti alberi offrono ombra e frescura, anche nelle più calde giornate estive, per poi proseguire la visita del borgo.

La Chiesa di Santa Maria del Soccorso faceva parte del complesso del convento dei Domenicani e, ancora oggi, conserva la facciata a capanna del Seicento con rosone, stemmi e portale decorato, affiancata da un campanile semplice. All'interno presenta un soffitto cassettonato e meravigliosi altari in legno intagliato risalenti al finire del seicento. La chiesa custodisce opere di grande valore come la statua cinquecentesca di Santa Maria del Soccorso, l'altare settecentesco di San Domenico nella cappella dei Cavalcanti e un coro ligneo del XVI secolo.


Chiesa Santa Maria Soccorso Caccuri

Appartiene allo stesso complesso la Cappella della Congregazione del Santissimo Rosario che è uno dei luoghi artistici più importanti di Caccuri. All'interno spiccano il pavimento settecentesco in maiolica, le memorie della famiglia Cavalcanti e l'altare con la Vergine del Rosario affiancata da statue lignee di grande valore. Qui è conservata la bolla papale che, fin dal 1679, concede l'indulgenza plenaria. Un tempo l'accesso alla cappella era riservato esclusivamente ai frati e ai membri della famiglia Cavalcanti, che la fecero erigere.


altari chiesa santa maria soccorso Caccuri

Il piazzale antistante si trasforma ogni anno in occasione del Premio Letterario Caccuri, giunto nel 2025 alla sua XIV edizione, un appuntamento che esalta il ruolo della cultura come strumento di incontro e crescita collettiva. In quei giorni il borgo si anima con spettacoli teatrali, concerti, dialoghi con gli autori e laboratori creativi, creando un'atmosfera vivace e coinvolgente che ho potuto vivere in prima persona durante una serata speciale con Carmen Floccari e la band Nufolk, conclusa da un intenso ed emozionante finale firmato Enzo Avitabile.


concerto premio letterario caccuri

Il Premio Letterario Caccuri, nato dalla passione dell'Accademia dei Caccuriani per diffondere cultura e valorizzare un borgo senza tempo, è riconosciuto con medaglia dal Presidente della Repubblica e patrocinato da istituzioni nazionali ed europee.


Dove mangiare e dormire

Immerso nella natura si trova la Grancia del Vurdoj, una storica azienda agricola che la famiglia Marrazzo conduce con dedizione da generazioni, valorizzando una distesa di ulivi secolari della varietà Pennulara, eredità dei monaci Basiliani che un tempo abitavano questo casale. Oggi questi alberi monumentali creano una cornice suggestiva intorno alla piscina, aperta anche agli ospiti esterni durante il giorno.

Nel corso della visita, il proprietario ha illustrato con passione tutte le fasi della produzione dell'olio extravergine biologico, ottenuto con spremitura a freddo secondo metodi tradizionali. Ho avuto il piacere di degustarlo in purezza, apprezzandone il profumo intenso, il carattere fruttato e quella lieve nota piccante capace di esaltare il palato con equilibrio e raffinatezza.


chiesa piscina grancia vurddoj caccuri

La grancia è costituita da alcuni antichi fabbricati e si può visitare l'antica chiesa dedicata a San Giacomo, già documentata all'epoca di Federico II, che, nonostante sia spoglia, conserva un fascino particolare.

Al ristorante della Grancia del Vurdoj è possibile assaporare una cucina genuina e abbondante, fatta di antipasti rustici a base di verdure di stagione, formaggi locali, frittelle, bruschette e olive. Il menù prosegue con pasta fresca fatta in casa, zuppe di legumi, secondi di carne e insalate fresche, in un viaggio nei sapori autentici del territorio.


ristorante grancia vurdoj caccuri

Nel cuore di Caccuri è possibile trascorrere una serata piacevole alla Pizzeria F.lli Pitaro, dove si possono gustare la pinsa romana e pizze preparate con ingredienti freschi e di qualità, il tutto accompagnato da una selezione di vini locali che esaltano i sapori e rendono l'esperienza culinaria ancora più ricca.


pinsa pitaro caccuri

Nel borgo calabrese si può trovare ospitalità in alcuni b&b e nelle tre suites del castello che hanno accesso alla terrazza solarium. Le camere, eleganti e confortevoli, sono dotate di tutti i comfort moderni, bagno privato e area salotto. Ogni giorno viene servita una ricca colazione continentale, italiana e vegetariana.

In alternativa, si può soggiornare nella vicina Santa Severina, dove la ricettività è garantita da accoglienti strutture come il B&B Mesovia, nel cuore del centro storico.


centro storico Caccuri

Cosa vedere nei dintorni

Chi ama vivere esperienze in mezzo alla natura può pedalare sulla ciclovia della Val di Neto lungo un percorso ciclopedonale di 38 km, quasi interamente pianeggiante, che arriva fino al Mar Ionio. Lungo il tragitto si incontrano scorci panoramici, laghetti e le suggestive pozze sulfuree, perfette per bagni di fanghi naturali, mentre pannelli informativi raccontano la flora, la fauna e la storia di Caccuri e dei comuni limitrofi, trasformando la pedalata in un'esperienza completa.


pozza acque bruciarello Caccuri

Nel territorio di Caccuri, in località Calusia, si attraversa un ponte, illuminato di notte, che conduce alle pozze di acqua sulfurea di Bruciarello, dove ci si può concedere rilassanti bagni termali immersi nel verde.

Negli ultimi anni questi luoghi stanno ricevendo crescente attenzione e iniziative di valorizzazione, con l'obiettivo di promuovere il turismo sostenibile e far scoprire la bellezza naturale e culturale del territorio.


ponte ciclovia val neto Caccuri Calabria

Come arrivare

Per chi desidera raggiungere Caccuri ci sono diverse opzioni di viaggio che combinano comodità e flessibilità, a seconda dei mezzi preferiti. Il borgo è ben collegato e può essere raggiunto in auto, treno o aereo:

  • In auto: percorrere l'autostrada A2 del Mediterraneo (ex Salerno-Reggio Calabria) fino all'uscita Cosenza, poi continuare sulla SS107 verso la Presila e infine sulla SP30 in direzione di Caccuri.
  • In treno: raggiungere le stazioni di Cosenza o Crotone tramite treni ad alta velocità o regionali, quindi completare il tragitto con autobus locale o taxi fino al borgo.
  • In aereo: volare verso gli aeroporti di Lamezia Terme o di Crotone e proseguire con auto a noleggio, a tal proposito suggerisco Discovercars per gli ottimi prezzi, oppure trasferimenti privati.

Queste soluzioni permettono di scegliere il percorso più comodo, combinando velocità e piacere del viaggio attraverso le bellezze della Calabria.


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