Al mattino le visite sono alle ore 10 e alle ore 11.30, per informazioni contattare l'ufficio del turismo.
Palazzo Giardino |
La visita guidata di Sabbioneta
La visita guidata alla città inizia da Palazzo Giardino ammirando una serie di sale che conservano ancora parte degli affreschi di Bernardino Campi, ricchi si simbologia, e bellissimi stucchi di gusto manierista.
Questo palazzo era il luogo scelto dal Duca per riposare e dedicarsi allo studio ma non manca un grande salone per le feste, la Sala degli Sposi. Caratteristico il Camerino delle Grazie decorato dal Fornarico. È proprio un piacere soffermarsi ad ammirare queste decorazioni, soprattutto se si è accompagnati da una guida che illustra il loro significato e che racconta dove si possono ritrovare in altri palazzi mantovani.
Una delle bellezze di questo edificio è la Galleria degli Antichi, un lungo corridoio che Vespasiano Gonzaga in pratica utilizzava per esporre trofei di caccia, statue e oggetti d'arte della sua ricca collezione. I marmi sono ora esposti a Mantova a Palazzo Ducale e Palazzo San Sebastiano.
Una delle particolarità del corridoio è che le colonne affrescate, alle due estremità, siano in prospettiva. Anche se non ci sono più oggetti da ammirare si possono osservare gli affreschi, uno nella parte centrale raffigura una donna seduta e le sue ginocchia sembra che si spostino, da destra a sinistra, a seconda da come la si guardi.
La seconda tappa della visita guidata di Sabbioneta è al Teatro all'Antica, che è il primo esempio di teatro stabile costruito solo per rappresentare opere. Fu progettato da Vincenzo Scamozzi tra il 1588 e il 1590 e all'esterno reca la scritta latina ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET, un epigrafe quanto mai profetica sulle sorti della città. Sul palcoscenico c'è una scena fissa, costruita nel '900, ma bisogna pensare all'originale ma soprattutto al soffitto di cannicci con la rappresentazione di un cielo stellato.
La bellezza del teatro è il loggiato che s'innalza dalle gradinate. Si possono vedere 12 colonne in stile corinzio sopra le quali sono poste statue di divinità. Sul fondo ci sono tre statue romane e quella centrale raffigura l'imperatore Vespasiano, proprio dietro al posto riservato allo stesso Vespasiano Gonzaga!
Io l'ho trovato molto bello e particolare ma nello stesso tempo sembra eccessivo questo sfarzo autoreferenziale voluto da Vespasiano.
Affresco che raffigura l'imperatore Vespasiano |
Curioso l'affresco che raffigura un cerusico che aveva operato Vespasiano al cervello per lenire i mali della sifilide, malattia che lo colpì in giovane età.
Affresco col cerusico che aveva operato Vespasiano al cervello |
Spostandosi poco più avanti si arriva al Palazzo Ducale, residenza del Duca e sede amministrativa e politica. Costruito su due piani ha un porticato con 5 aperture. Dall'androne, dove c'è una copia della statua di Vespasiano, si scende a destra in alcune sale con soffitti lignei dorati e si può vedere nella Sala del duca d'Alba un grande camino in marmo rosa di Verona. Nella Saletta dei dardi si può vedere sul soffitto lo stemma del ducato con il Toson d'Oro, l'onorificenza ricevuta da Vespasiano.
Salendo al primo piano si entra nella Sala delle Aquile dove si trovano alcune statue equestri in legno che raffigurano gli ascendenti di Vespasiano, che si trova al centro. Purtroppo i colori delle statue non sono quelli originali.
Si passa poi in diverse sale una delle quali ha un bellissimo soffitto in noce e un altro di pregiato cedro. Anche queste sale si ritrovano stemmi del casato e riferimenti alla vita di Vespasiano e ai suoi viaggi. Proprio i bellissimi soffitti intarsiati sono la bellezza di queste sale altrimenti spoglie.
Il Toson d'Oro raffigurato sul soffitto |
Stemma di Vespasiano Gonzaga Colonna |
Uscendo si può ammirare la grande Piazza Ducale sulla quale si affaccia la Chiesa dell'Assunta, aperta al pomeriggio solo nel pomeriggio, con la sua bella facciata bicromatica.
Sinceramente la piazza non è niente di particolare rispetto al resto che ho visto durante la visita.
Poco più avanti si trova la Sinagoga, che dall'esterno sembra un edificio parecchio decadente.
All'interno si può visitare una sala che ripercorre la storia degli ebrei a Sabbioneta dove avevano un ruolo importante come stampatori. La sala delle cerimonie presenta un Aròn delimitato da due colonne con capitelli corinzi. Rivolgendo lo sguardo verso l'ingresso si può vedere in alto il matroneo. Le pareti rifinite a stucco che dà l'impressione di essere marmo. Pure bello il soffitto che sembra ricoperto da un telo.
L'edificio che ospita la Sinagoga con un porticato al piano stradale |
Ho trovato molto istruttiva la visita guidata che permette di conoscere aneddoti su Vespasiano, la sua casata e su questi bei monumenti che impreziosiscono Sabbioneta che non per niente è stata inserita tra i siti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO. Perciò se avete in programma un viaggetto da queste parti non esitate a prenotare la visita con una delle brave guide.
Come arrivare a Sabbioneta
Sabbioneta si trova a poco più di 30 chilometri da Mantova e in auto si raggiunge in circa 40 minuti percorrendo la SP420.
Se invece come me la vuole raggiungere in bus può informarsi sugli orari sul sito della compagnia di bus cittadina. Considerare che i mezzi pubblici impiegano più di un'ora per arrivare e che al ritorno si aspetta la corsa alla fermata posta sul viale molto trafficato esterno alla città.
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