La spiaggia di Bazzina ad Alicudi

La spiaggia di Alicudi si raggiungere in barca oppure a piedi percorrendo un sentiero che parte dalla contrada denominata Vallone che è quella più abitata.

Chi arriva sull'isola deve tenere conto che non ci sono strade e perciò camminare sulle mulattiere fatte di gradini è la normalità, inutile dire come sia il paradiso per gli escursionisti che cercano la tranquillità e desiderano stare a contatto con la natura.

La spiaggia vista dalla barca

Escursione alla spiaggia di Bazzina ad Alicudi

Appena arrivata ad Alicudi ho iniziato l'esplorazione dell'isola andando alla spiaggia di Bazzina seguendo un percorso ad anello così da non passare due volte sullo stesso sentiero.

La mulattiera che porta alla spiaggia inizia nella contrada Vallone, appena sopra la chiesa del Carmine, e si raggiunge dal porto in circa 15 minuti di dura salita sugli scalini in pietra.

I sentieri sull'isola sono indicati con pallini di diverso colore e cartelli che segnano i percorsi principali. Nel negozio al porto si trova in vendita la mappa dei vari percorsi con il numero di gradini da fare, così da rendersi conto di quanto sia più o meno impegnativo il percorso.

Trovate la traccia del percorso che ho seguito su Wikiloc.

Itinerario: Vallone - Bazzina - Sgurbio - Vallone
Lunghezza: circa 3,2 km
Difficoltà: E
Tempo: circa un'ora e 20 minuti (escluse le soste)
Dislivello: quota max 225 m s.l.m.

Il sentiero verso la spiaggia passa accanto ad alcune case tipiche con il patio porticato e i tetti terrazzati.

Nelle giornate trascorse sull'isola ho alloggiato proprio in una di queste case godendo della bellezza dei panorami e di tanta tranquillità.

Poco dopo inizia la discesa su gradoni, in questo punto sono un po' sconnessi, e quindi s'incontra un punto panoramico dal quale ammirare l'isola di Filicudi che spesso viene associata ad Alicudi perché sono quelle più lontane e più selvagge, ovvero dove si vive più a contatto con la natura.

Il sentiero prosegue abbastanza pianeggiante passando accanto a tantissimi fichi d'India. Non presenta alcuna difficoltà per cui può essere percorso da tutti ma consiglio l'utilizzo delle scarpe da trekking mentre i bastoncini non sono necessari perché non vi sono tratti ripidi o troppo sconnessi.

La bellezza di questa camminata verso contrada Bazzina è quella di avere sempre davanti a noi la sagoma inconfondibile di Filicudi e un ricco contrasto di colori tra quelli della vegetazione spontanea e del mare.

Raggiunte alcune case sparse nella contrada Bazzina inizia la discesa su gradoni per arrivare alla spiaggia dopo circa 40 minuti dalla partenza dalla località Vallone.

Il percorso è sempre ben segnato e i viottoli che portano alle proprietà private sono ugualmente indicati da cartelli di divieto di accesso.

La spiaggia è una lunga striscia di ciottoli di diversa grandezza che offre un ampio spazio dove rilassarsi tra il mare e la montagna che qui scende gradatamente.

Proprio questo è il tratto costiero dell'isola più fruibile e perciò molti persone in estate affittano le barche per arrivare qui o fanno escursioni per fare snorkeling visto che i fondali sono meno profondi di quelli sull'altro lato dove le falesie scendono a picco.

Visto che la spiaggia di Bazzina si raggiunge solo percorrendo il sentiero, oppure in barca, qui si può trascorrere una giornata in relax e con poche persone attorno per godere della bellezza del mare.

L'unico aspetto negativo è che i ciottoli non sono l'ideale per stare sdraiati comodamente ma si può cercare una zona dove le pietre sono più piccole e piatte, un po' come faccio quando vado al mare a Corniglia nelle Cinque Terre.

Per non fare lo stesso percorso, al ritorno al primo bivio si prosegue dritti salendo su una mulattiera con gradoni in pietra che passa tra grossi macigni e muretti a secco che un tempo delimitavano le coltivazioni.

Si nota come i terrazzamenti siano in stato di abbandono e in balia della vegetazione spontanea che occupa parte del passaggio sul quale si possono trovare pietre.

La salita termina nella contrada Sgurbio dove vi sono alcune case e questo è il punto più elevato di questo percorso ad anello. A destra si vede la deviazione che porta a Bazzina Alta, una località ormai abbandonata, e dritto la mulattiera che conduce alla contrada San Bartolo.

Il percorso più semplice e diretto che porta al punto di partenza è quello a mezza costa che è il tratto più bello di questa escursione per i panorami che offre e per il paesaggio nel quale si cammina fatto di rocce di varia forma, muretti a secco e bassa vegetazione.

In circa quaranta minuti dalla partenza dalla spiaggia si arriva in prossimità delle case della contrada Vallone poco sopra il sentiero fatto all'andata.

Chi alloggia sull'isola può proseguire verso la propria dimora mentre scendendo si ritorna al porto per prendere l'aliscafo.

Io ho proseguito l'esplorazione dell'isola lungo altre mulattiere abbastanza agevoli che portano verso la contrada Tonna e un punto panoramico denominato Tramonto.

Qui però non sono arrivata perché alcuni segnali indicavano la chiusura ed erano invaso dalla vegetazione e, visto che stava venendo buio, ho preferito tornare indietro.

Lungo il tracciato ho trovato anche diverse pietre con incavi che forse erano usate come abbeveratoio per gli animali, oppure sono soltanto erose dall'azione degli agenti atmosferici.

Pietra con incavi usata come abbeveratoio?

Il giorno successivo ho concluso l'esplorazione via terra dell'isola raggiungendo la vetta al Filo dell'Arpa come avevo fatto sulle altre isole Eolie in due settimane di viaggio.

Alicudi è un'isola molto bella ed è perfetta per chi ama camminare e non si spaventa per i tanti grandini che si devono salire e scendere ogni giorno in quanto l'unica zona pianeggiante, dove ci sono un paio di negozi e i ristoranti, è quella del porto.