Treviso è una deliziosa cittadina che si può visitare in un solo giorno facendo una passeggiata nel centro storico dove i canali le conferiscono un'atmosfera d'altri tempi.
Propongo un itinerario a piedi toccando i punti di maggior interesse turistico ma consiglio di vagare nei vicoli del centro storico dove a ogni angolo si può trovare qualcosa da vedere.
Visto che ho scelto di visitare la città di lunedì, quando i musei sono chiusi, ho dedicato il mio tempo all'esplorazione delle vie centrali visitando diverse chiese e godendomi l'atmosfera rilassata della cittadina veneta che mi ha conquistata.
Ponte sul fiume Sile |
Treviso: itinerario di un giorno con mappa
Questa volta sono partita senza stillare un itinerario di visita ma lasciandomi trasportare da ciò che vedevo e dando solo uno sguardo alla cartina con le attrazioni principali della città.
Qui sotto trovate la mappa con l'itinerario a piedi che ho fatto ma nel centro storico sono passata in quasi tutte le viuzze cercando un posto dove mangiare e per ritornare a vedere alcuni posti che mi avevano incantato per la loro bellezza.
Ponte San Francesco sul Cagnan |
Arrivando in treno dalla stazione di Treviso si raggiunge per prima cosa la chiesa di San Niccolò che consiglio di visitare di mattina in quanto è aperta, come le altre chiese della città, nei giorni feriali dalle 8.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00 e nei festivi al pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30. Tenete presente che la domenica mattina sono vietate le visite turistiche.
La Chiesa di San Nicolò è la più grande della città ed è un esempio di stile gotico. L'edificio originale risale al XII secolo ma venne restaurata dopo il bombardamento del 1944.
All'interno si possono vedere sulle colonne affreschi realizzata da Tomaso da Modena, ovvero Tommaso Barisini, e dai suoi allievi. Sulla navata destra si nota il grande organo di Gaetano Callido con ante dipinte che raffigurano scene della vita di papa Benedetto XI e sul lato un affresco di San Cristoforo dalle dimensioni considerevoli.
Nell'abside del presbiterio si vedono il monumento sepolcrale del Senatore Romano Agostino Onigo, scolpito da Antonio Rizzo e con lo sfondo che si pensa sia stato dipinto da Lorenzo Lotto, e di fronte il monumento funebre di Benedetto XI realizzato alla fine del '600 da Giovanni Comin.
Organo e affresco di San Cristoforo |
All'interno della chiesa si può vedere la macchina dell'orologio costruita da Gian Maria Fiorentino nel 1793 in ferro e a forma di parallelepipedo come usava al tempo.
Questa è stata la prima bella scoperta durante la visita della città che è proseguita lungo via Isola di Mezzo, una delle stradine caratteristiche di questa parte di Treviso, per raggiungere Piazza del Duomo.
Qui sono stata attratta dalla facciata in stile gotico veneziano di Casa dal Corno, un edificio del XV secolo sulla quale si notano gli stemmi di questa famiglia.
La cattedrale di San Pietro Apostolo è in stile neoclassico con un pronao con sei colonne posto in posizione rialzata rispetto il piano stradale. La parte più bella della chiesa è la cripta con una serie di colonne sulle quali sono visibili affreschi un po' rovinati dal tempo. Qui si trova anche il reliquiario di San Liberale che è il patrono della città.
Cripta della cattedrale |
Altri pregevoli affreschi si possono vedere nell'attiguo Battistero di San Giovanni in stile romanico che presenta sulla facciata bassorilievi di epoca romana. Si può notare come il campanile sia incompiuto e questo perché i Dogi di Venezia non vollero che superasse in altezza quello di San Marco.
Battistero e torre campanaria |
L'itinerario di visita a Treviso continua lungo Calmaggiore che è una delle vie più belle del centro storico dove si affacciano antichi edifici con portici.
Quasi alla fine sulla sinistra s'incontra una stretta viuzza e nel cortile di palazzo Zignoli si trova la fontana delle Tette che è una copia in pietra d'Istria dell'originale posto in una teca sotto il loggiato del Palazzo dei Trecento.
Fontana delle Tette e dei Tre Visi |
Questa scultura venne fatta realizzare dal podestà Alvise Da Ponte nel 1559 e sino al 1797 in occasione dell'elezione del podestà dai suoi seni sgorgavano vino rosso e vino bianco offerti ai cittadini.
Proseguendo si giunge in Piazza San Vito dove si ergono le due chiese contigue di San Vito e Santa Lucia. Proprio quest'ultima è una chiesa molto suggestiva per la sua atmosfera resa speciale dalla poca luce che crea un bell'effetto tra le volte a crociera con archi ogivali interamente coperte da affreschi trecenteschi.
Le due chiese contigue |
Proseguendo lungo via del Municipio si passa sotto un colonnato dove vi invito a osservare i capitelli scolpiti con un motivo che ricorda un labirinto e con teste e pigne.
Poco dopo sulla sinistra si vede la fontana dei Tre Visi che è ricostruzione di una statua distrutta dai bombardamenti. La scultura con tre volti e quattro bocche di leone dalle quali sgorga l'acqua è molto particolare ma in una collocazione infelice e confesso di essere tornata a cercarla perché, passando sulla strada, non l'avevo vista!
Volta nella chiesa di Santa Lucia |
Sembra che il nome di Treviso derivi dalla tre alture sulle quali fu costruita e che perciò la statua rappresenti la città.
Scendendo verso il ponte Rinaldi si arriva al canale dei Buranelli che offre gli scorci più belli di tutta la città. Il canale prende il nome da un palazzo cinquecentesco dove dimorarono commercianti provenienti da Burano che qui avevano i depositi delle loro merci.
Il canale e a destra l'opera di Martinelli |
Proprio vicino al ponte si vede un'opera che rende omaggio allo scrittore Giovanni Comisso che visse proprio in una di queste abitazioni. Mario Martinelli ha realizzato un murale che raffigura il naufragio de la bronsa, una piccola barca di pescatori.
Costeggiando il canale si vedono altri scorci panoramici di questo canale abbellito con fioriere, salici piangenti e ponti che sono lo sfondo perfetto per le foto degli innamorati.
Poco più avanti si giunge al Ponte della Malvasia dal quale si può ammira la statua della Tuffatrice di Romano Costi.
La Tuffatrice |
Prima di continuare l'esplorazione del centro storico si può andare vero le mura di Treviso per una breve passeggiata sul terrapieno. Quelle che si vedono oggi sono le mura cinquecentesche ricoperte da una spessa muraglia in laterizio per resistere all'artiglieria. Nel XIX divennero un viale alberato per il passeggio e una barriera daziaria con diverse porte d'accesso.
Porta San Tomaso fu fatta costruire nel 1518 dal podestà Paolo Nani e doveva chiamarsi porta Nana, invece le diedero il nome della chiesa intitolata a San Tommaso di Canterbury che si trovava lì vicino e che andò distrutta sotto i bombardamenti.
La porta, rivestita completamente da elementi decorativi in pietra d'Istria, ricorda un arco trionfale con cupola amovibile in legno e piombo con sopra la statua di San Paolo. Il leone di San Marco al centro del frontone è stato posizionato qui solo nel 1857.
L'itinerario di un giorno a Treviso prosegue verso il canale Cagnan lungo il quale si vedono antichi mulini ad acqua e questo è un altro bel posto dove passeggiare lungo gli argini godendosi l'atmosfera rilassata della città.
Lungo questo canale s'incontra l'Isola della Pescheria dove sin dal 1856 si tiene il mercato del pesce tutte le mattine tranne il lunedì.
Qui si assapora la bellezza autentica della città ammirando gli antichi edifici che si riflettono sulle acque dove nuotano i cigni.
Il centro storico di Treviso la mattina è molto animato per la tanta gente che viene a fare la spesa mentre al pomeriggio diventa un'isola pedonale dove si passeggia molto più volentieri.
Per la pausa pranzo consiglio il locale Brunch Republic dove ho gustato un buon avocado toast vegano accompagnato da una centrifuga detox.
Nel pomeriggio ho continuato l'esplorazione della città verso il palazzo medievale Casa dei Carraresi che ospita una galleria d'arte e la Loggia dei Cavalieri che è uno degli edifici simbolo di Treviso.
Casa dei Carraresi |
Questo loggiato si trova dove un tempo sorgeva il foro romano all'intersecazione tra il cardo e il decumano dell'antica città di Tarvisium, il vetusto nome di Treviso. La loggia venne costruita intorno al XIII secolo e vi si tenevano gli incontri dei nobili e dei cavalieri durante il periodo del Libero Comune.
Oggi è una zona circondata da localini come la vicina Piazza dei Signori che il salotto della città e tra le zone più belle per la presenza di storici edifici accanto ad altri più moderni costruiti dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Piazza dei Signori |
Qui sorgono il Palazzo del Podestà che risale al XIII secolo, la Torre Civica alta 48 metri dove si trova la campana detta marangona che risale al 1328, il Palazzo del Pretorio e il Palazzo dei Trecento che prende il nome dal numero dei membri della corte d'assise civica.
Quest'ultimo è stato parzialmente ricostruito ma conserva la loggia cinquecentesca realizzata da Andrea Valle e il Salone dei Trecento con bifore mentre nuovi sono lo scalone sul lato orientale e le merlature di foggia guelfa.
Palazzo dei Trecento |
La visita del centro storico può continuare verso via Barberia dove s'incontra Ca' dei Ricchi che è un palazzo in stile gotico costruito nel '300 che fu sede anche del municipio. Si possono notare le finestre in stile veneziano e le decorazioni al piano nobile.
Edifici nel centro storico: a destra Ca' dei Ricchi |
In un solo giorno si riesce a visitare anche il Quartiere Latino, dove sorge l'Università, e raggiungere le sponde del fiume Sile ma prima consiglio una capatina in Piazza Santa Maria dei Battuti che è stata riqualificata da pochi anni ed è attorniata da edifici tinteggiati da variopinti colori.
Questa è un'altra bella zona della città, un poco più moderna, dove passeggiare sul lungofiume nella riviera Santa Margherita. Nei pressi del ponte Dante si scorge l'opera in bronzo del maestro Alfiero Nena intitolata Pace in volo libero che rappresenta dei gabbiani con le ali aperte che quasi si sfiorano librandosi sopra un tronco d'ulivo.
La scultura Pace in volo libero |
Le due sponde del fiume sono attraversate da ponti che sono lo scenario per belle fotografie che immortalano la bellezza di questa città attraversata da numerosi canali.
Si può tornare in stazione terminando così la visita di Treviso ma consiglio di fermarsi almeno due giorni per avere l'opportunità di esplorare altre zone.
Lungo il fiume Sile si può percorrere una bella passeggiata, la Restera dell'Alzaia, fino a raggiungere il cimitero dei Burci a Casier e, se si è allenati, si può percorrere in bici tutta la ciclabile di quasi cinquanta chilometri per arrivare a Jesolo o Mestre.
La restera era un'antica via d'acqua sulla quale i buoi trainavano controcorrente le barche a fondo piatto chiamate burci.
Ponte sul fiume a Treviso |
Il percorso sino a Casier è di circa tre ore tra andata e ritorno e permette di osservare molte specie animali come la folaga e il germano reale e di vedere i resti delle antiche imbarcazioni, soprattutto in inverno mentre in estate le più piccole vengono ricoperte dalla vegetazione.
Mulino ad acqua sul canale Cagnan |
A Treviso si possono visitare i musei Civici che comprendono il Museo Bailo e il Museo Santa Caterina, all'interno di un ex monastero, che sono aperti dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Ospitano reperti archeologici, affreschi e opere d'arte dal XIV al XVIII secolo.
Su richiesta telefonica è possibile visitare il Museo diocesano dove sono esposte opere che vanno dal I sec d. C. al XX secolo.
Cigno nel Cagnan accanto all'Isola della Pescheria |
Nei dintorni di Treviso si possono fare tante esperienze differenti.
Chi ama prendere parte a degustazioni di vino abbinato con prodotti tipici può visitare le tenute Tomasella, ospitate in una vila dell'Ottocento, dove è stata creata un'oasi arborea per le api.
Dove dormire e come arrivare a Treviso
Ho soggiornato una notte a Treviso trovando alloggio al Centro della Famiglia che si trova di fronte alla chiesa di San Nicolò. La struttura è nuova e le camere sono spaziose, silenziose e confortevoli e lo consiglio per il rapporto qualità/prezzo. Presso la struttura si possono affittare anche biciclette per fare l'escursione lungo la pista ciclopedonale sul Sile.
Treviso si raggiunge con facilità in treno da molte località del veneto. Da Venezia il treno regionale impiega una trentina di minuti mentre da Padova e da Vicenza all'incirca un'ora.
Una città che consiglio come tappa per un tour tra le città venete che include proprio quelle che ho menzionato e che riserva una piacevole scoperta per la sua bellezza.
Il passeggiata mi e piaciuto molto. Grazie!!!
RispondiEliminaSono felice di esserti stata di aiuto. Cosa ti è piaciuto in particolare di Treviso?
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