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2 ottobre 2025

Cammino Primitivo: A Fonsagrada - O Cadavo - Lugo - Ferreira - Melide

Dopo i tratti aspri e solitari delle montagne delle Asturie, il paesaggio della Galizia si apre in colline morbide e campagne verdeggianti.

Il cammino diventa più disteso, mentre ci si avvicina a Melide all'incontro con il Cammino Francese sul quale i pellegrini si moltiplicano e l'arrivo a Santiago si fa sempre più vicino.


Cammino Primitivo: A Fonsagrada - O Cadavo - Lugo - Ferreira - Melide


Cammino primitivo in Galizia

Queste quattro tappe da Lugo a Melide, sul Cammino Primitivo, attraversano zone rurali della Galizia, più dolci e pianeggianti rispetto alle precedenti, ma capaci di conservare intatta la bellezza dei paesaggi agresti che rendono questa regione sempre più affascinante.


cammino primitivo Galizia

Cammino primitivo: A Fonsagrada - O Cádavo

Lasciata Fonsagrada, il centro abitato più alto e il comune più esteso della Galizia, il percorso prosegue su strade bianche e brevi tratti asfaltati, attraversando vallate ampie e silenziose.

Poco fuori dal paese si incontra la chiesa di San Juan de Padrón, chiusa al pubblico come molti altri edifici religiosi lungo il cammino.

La salita verso Montouto offre uno sguardo retrospettivo su Fonsagrada che si distingue in lontananza arroccata sul colle.


ermita santiago Montouto

È qui che si raggiunge il punto più alto della tappa, segnato dalla presenza di pale eoliche e da un'ampia radura. Vi si trova anche la cappella di Santiago, costruita nel 1997 in omaggio all'apostolo.

Poco distante si incontrano i resti del Real hospital di Montouto, fondato nel 1357 dal re Pedro I di Castiglia. Fu uno dei primi ricoveri per pellegrini sul tratto galiziano del cammino. Abbandonato nel XX secolo, l'edificio in pietra conserva ancora una certa solidità. Nelle vicinanze, un dolmen testimonia la presenza di un'antica necropoli megalitica.


hospitale montouto galizia

La discesa successiva porta al bar Meson, punto di sosta utile per riempire la borraccia alla fontana, apporre il timbro sulla credenziale e fare una breve pausa.

Il percorso costeggia, sopra o sotto, la strada statale e permette di apprezzare la bellezza dei boschi nei quali si odono soltanto i canti degli uccellini. In alcuni punti si aprono visuali su colline punteggiate di ginestre.

Si attraversano piccoli insediamenti rurali con costruzioni a pianta tonda, sentieri attraversati da ruscelli (per lo più asciutti, ma superabili tramite ponticelli in pietra in caso di pioggia), e si prosegue all'interno di boschi affiancati da felci e sulle passerelle in legno lungo il bordo della strada.

Una breve ma ripida salita porta ad A Lastra, da cui si imbocca una strada forestale che conduce a Fontaneira. Qui si trovano la chiesa di Santiago e, proprio di fronte, un antico ospitale per pellegrini.


ostello Fontaneira

Il cammino continua tra dolci saliscendi, senza tratti tecnicamente difficili ma con una pendenza costante che si fa sentire. Se la giornata è serena, la luce valorizza i colori del paesaggio galiziano.

Si arriva infine a O Cádavo, capoluogo del comune di Baleira, passando accanto ad alcuni granai tipici che sono chiamati hórreo.


veduta cadavo baleira galizia

Lunghezza: circa 25 km
Difficoltà: E facile (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 6 ore e 20 minuti
Dislivello: quota max 1.027 m s.l.m.

Consigliato l'Albergue San Mateo, una delle strutture più curate lungo il cammino. Offre camerate spaziose e luminose con ampi bagni.

Nel paese sono presenti bar e ristoranti, tra cui il Mesón A Marronda che propone anche opzioni vegane come la paella di verdure.


ostello ristorante granaio cadavo galizia


Cammino primitivo: O Cádavo - Lugo

Lasciata O Cádavo con il sole alle spalle, si attraversa la piazza ancora deserta di prima mattina per scendere verso Pradeda e risalire fino all'Alto da Vacariza, il punto più alto della tappa.

Poco dopo, s'incontra un bivio: il tracciato ufficiale prosegue a sinistra verso Villale, mentre a destra il cammino complementare passa da Vilabade, allungando il percorso di appena 700 metri.

Ho scelto quest'ultimo, in solitaria: tutti gli altri pellegrini avevano già svoltato dall'altra parte.

Il sentiero attraversa una pineta da cui si aprono scorci sulla valle. Poco più avanti, si raggiunge la Cappella della Vergine del Carmen, costruita nello stile tradizionale galiziano e immersa in un piccolo parco. Ogni prima domenica di agosto diventa luogo di pellegrinaggio.


chiesa Santa María Vilabade Castroverde

Poco dopo si arriva alla chiesa di Santa María di Vilabade, spesso definita "la Cattedrale di Castroverde" per la vicinanza al paese. L'edificio, del XV secolo, combina elementi neoclassici e barocchi. L'accesso agli interni è limitato alle funzioni religiose.

Nel villaggio, costruito in pietra e ardesia, si trovano i resti di un antico castello e il Pazo, una dimora storica con giardino di ortensie dove è anche possibile soggiornare per vivere un'esperienza unica.


Pazo Vilabade Castroverde

Il cammino si ricongiunge a Castroverde, passando per la piazza del municipio. Qui si trovano la chiesa di Santiago Apostolo e la Fonte dos Nenos, una fontana in pietra che raffigura un gruppo di bambini abbracciati sotto un ombrello.


fontana municipio Castroverde

Superata Castroverde, si continua tra campi coltivati, boschi e ruscelli, come il rio Chamaso. Le zone rurali della Galizia offrono un ritmo diverso, più quieto: si incontrano piccole chiese con cimiteri annessi, come San Tomé de Souto de Torres, croci di pietra (cruceiro), e laghetti come quello nei pressi di Pallota.


cammino primitivo cadavo lugo

Salendo verso Gondar, si trova un punto di ristoro provvidenziale: El Oasis del Primitivo. Qui si può mangiare frutta fresca in un giardino con sculture lignee e apporre un timbro sulla credenziale per fissare il ricordo della giornata.


El oasis Primitivo Lugo

Il percorso prosegue tra saliscendi su strade bianche, ancora in piena campagna nonostante la vicinanza a Lugo.

A un certo punto, ho incrociato un piccolo cerbiatto — troppo distante per una foto, ma comunque un'apparizione che rompe la monotonia.


cammino primitivo Lugo

Si supera l'autostrada su un cavalcavia e si arriva alla periferia di Lugo. Da qui si scorge il ponte ferroviario a 20 arcate, inaugurato nel 1879, che attraversa il rio da Chanca.

Il quartiere della Chanca è ancora immerso nel verde. In passato ospitava artigiani, lavandaie, cardatori e mulini.

All'ingresso della città, un cippo segnala i 100 km mancanti a Santiago. Nella stessa piazza, un monumento ne celebra il simbolico traguardo: la foto è quasi obbligatoria.


monumento 100 km Lugo

Varcata la Porta di San Pedro si entra nel centro storico, ancora circondato dalle mura romane. Di fronte alla Cattedrale si conclude la tappa del Cammino Primitivo.

Della città parlerò in un articolo a parte: Lugo merita almeno due notti. Serve tempo per visitarla con calma, e anche per lavare gli abiti in una lavanderia automatica economica e pratica.


Porta San Pedro Lugo

Lunghezza: circa 30,3 km
Difficoltà: E facile (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 8 ore
Dislivello: quota max 870 m s.l.m.

Consiglio di scegliere una camera privata per un po' di comfort. La Pension San Roque, a pochi passi dalle mura, ha un buon rapporto qualità-prezzo.

Per mangiare Lugo offre molto. Se cercate un'alternativa vegana, A Seimeira è una scelta valida: menù vario, pranzo a prezzo fisso. È aperto dalle 9.00 alle 17.00, tranne la domenica. Il pranzo si serve dalle 13.00, e il venerdì sera anche a cena, dalle 21.00 alle 23.30.



Cammino primitivo: Lugo - Ferreira

All'interno delle mura di Lugo, il Cammino Primitivo offre due tracciati che si separano nei pressi della cattedrale.

Il più breve attraversa la Porta di Santiago, uno degli accessi risalenti all'epoca romana. Nel Medioevo apparteneva alla Chiesa ed era riservata ai canonici e ai loro servitori che la utilizzavano per raggiungere gli orti. Rimaneva aperta anche durante le epidemie di peste. Alla fine del Settecento fu ampliata per permettere il passaggio dei calessi: a quell'intervento risalgono anche i decori interni. Sulla sommità è raffigurato Santiago Matamoros, mentre in basso compare lo stemma del vescovo Izquierdo, promotore dei lavori.


porta santiago Lugo

Oltrepassata la porta, si scende lungo una strada piuttosto ripida che porta alla Calzada da Ponte, oggi zona pedonale, recentemente riqualificata.

Il secondo percorso esce da Porta Mina e attraversa il quartiere Carme, passando accanto alla cappella della Cofradía de la Virgen del Carmen. L'area, nonostante appaia trascurata, mantiene un certo fascino grazie alle case basse e all'atmosfera popolare.


quartiere Carmen Lugo

I due itinerari si ricongiungono nei pressi del Ponte Vella sul Miño, costruito in epoca medievale su fondamenta romane. Un tempo collegava Lugo a Orense lungo antiche rotte commerciali e di pellegrinaggio. Oggi è un ponte pedonale lungo 370 metri, con sette arcate. L'arco principale risale al 1679.


ponte vella Minho Lugo

Seguendo il corso del fiume si raggiunge la chiesa di San Lázaro. Da qui, il cammino prosegue in salita verso le campagne galiziane. Questa tappa è considerata meno gradevole per via dei lunghi tratti asfaltati, anche se si cammina spesso immersi in un paesaggio rurale di campi coltivati, fioriture stagionali e piccoli nuclei abitati. Non è raro incontrare pellegrini in bicicletta, data la natura del percorso.


cammino primitivo Lugo

A Burgo è possibile fare una sosta a Casa Zapateiro, un punto di ristoro con servizi igienici e distributori automatici. Qui si può timbrare la credenziale per attestare il proprio passaggio.

Tra strade secondarie e tratti boschivi si superano piccoli borghi fino a raggiungere San Román da Retorta, punto più elevato della tappa. La chiesa locale, di origine romanica, conserva due portali con colonne e archivolto. Rimaneggiata nel tempo, presenta un tetto a capanna in ardesia e un semplice campanile.


chiesa San Román Retorta galizia

Lungo il cammino, il paesaggio alterna il nero sabbioso dei terreni, il marrone della terra lavorata e il verde dei prati, creando un contrasto visivo netto.


paesaggi cammino primitivo galizia

Poco prima dell'arrivo, si può fare una pausa al bar O Lar de Alecrin, con terrazza panoramica affacciata sul villaggio di O Burgo de Negral.

Proseguendo sulla strada asfaltata s'incontra la chiesa di Santa María do Pacio, affiancata dal cimitero e da una croce in pietra.


granaio cammino primitivo

Il termine della tappa è a Ferreira, nel comune di Palas de Rei, un agglomerato formato da diversi piccoli nuclei ma alcuni preferiscono continuare e raggiungere As Seixas.

Lunghezza: circa 26,3 km
Difficoltà: E facile (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 6 ore e 30 minuti
Dislivello: quota max 618 m s.l.m.

Ho pernottato all'Albergue A Nave de Ferreria che offre camerate e stanze private. Il giardino, ampio e ombreggiato da grandi alberi, è uno spazio piacevole dove rilassarsi. Poco distante si trova la Cantina Ferreira, ideale per la cena, ma i vegani devono accontentarsi di un'insalata o patatine fritte.


giardino nave ferreira


Cammino primitivo: Ferreira - Melide

Il Cammino Primitivo, conosciuto anche come Camino del Norte del Interior, si unisce al Cammino Francese a Melide. Questa può quindi essere considerata l'ultima vera tappa autonoma di questo percorso di pellegrinaggio.

La tappa di oggi è relativamente breve, un vantaggio se il meteo costringe a ritardare la partenza, come è accaduto nel mio caso.

A seconda dell'alloggio scelto per la notte, si può iniziare la giornata passando accanto al ponte medievale di Ferreira che sorge probabilmente su un precedente ponte romano, poiché qui transitava l'antica via da Lugo a Iria Flavia. Il ponte, costruito in conci di granito, è a campata unica con arco a tutto sesto.


ponte medievale ferreira

Il cammino si snoda tra strade secondarie poco trafficate, sentieri sterrati e piccoli insediamenti rurali. Una tappa silenziosa e introspettiva, interrotta da scorci significativi come la Fonte de San Xurxo de Augas Santas, dove una statua di Santiago introduce a un paesaggio sempre più ampio.

In queste zone rurali si passa accanto ai tipici granai galiziani chiamati hórreos.


granai tipici galizia

Oltrepassata As Seixas, scelta da molti pellegrini per la presenza di un ostello municipale e altre strutture, si sale verso l'Hospital das Seixas. I panorami, avvolti da una leggera foschia, si aprono tra colline disseminate di pale eoliche che oggi ridisegnano l'identità del paesaggio.

Dopo un tratto pianeggiante, si attraversa un bosco di eucalipti, per risalire verso il punto più alto della tappa: il passo del Careón (706 m). Qui si incontra il confine tra le province di Lugo e La Coruña, segnato da vento e silenzi.


hospital seixas cammino primitivo

La discesa porta nel territorio del Concello de Toques dove si attraversano Vilouiriz e, poco dopo, si passa nella zona dove si trova il Petroglifo da Pena Ferrada, un affioramento di gneiss che potrebbe coincidere con il tracciato della via romana che univa Lugo a Braga.

I paesaggi si aprono tra muretti a secco, e il cammino segue il corso del rego dos Lagares, un ruscello immerso nella vegetazione, fino a Vilamor, dove un cruceiro in pietra si trova accanto a una zona sosta con fontana e panchine.

S'incontra, accanto al cimitero, la chiesa di Santo Stefano con una facciata sobria con un'apertura con arco a tutto sesto, campanile a vela e pinnacoli. In questo e altri villaggi, il fenomeno dello spopolamento è evidente: un'anziana abitante, incontrata per caso, mi ha raccontato qualche aneddoto sulla chiesa, felice di condividere la sua memoria.


cruceiro chiesa Vilamor Galizia

Dopo l'attraversamento del fiume Furelos, un cippo segnala che mancano 55 km a Santiago. Si è ormai nei pressi di Melide, dove le frazioni si fanno più grandi. Alzando lo sguardo, ho notato un nido di cicogna: inaspettato in questa zona abbastanza urbanizzata.

Molti procedono senza alzare lo sguardo, ignorando ciò che il cammino regala lungo la via.

Lunghezza: circa 20,9 km
Difficoltà: E facile (traccia su Wikiloc)
Tempo: circa 6 ore e 30 minuti
Dislivello: quota max 707 m s.l.m.

Melide si attraversa passando per il centro storico. Il cuore è Praza do Convento, dove si affaccia il municipio, un tempo casa rurale del Marchese di Corvera. Considerando le numerose cose da vedere, vale la pena fermarsi per la notte.


municipio Melide


Cosa vedere a Melide

Melide, punto d'incontro tra Cammino Primitivo e Francese, custodisce un centro storico ricco di arte, tradizioni e testimonianze del pellegrinaggio.

Nelle zone attigue alla piazza centrale si passeggia tra strette viuzze e case in pietra, con antichi granai ben conservati, e tra larghe strade sulle quali si affacciano edifici con ampie vetrate in legno.

Queste sono le cose più importanti da vedere.


Chiesa di Sancti Spiritus

Un tempo parte dell'antico convento del Terz'Ordine francescano, fondato nel XIV secolo. Dell'edificio originale resta una cappella laterale dedicata a San Cristoforo con volta a botte e arco trionfale a sesto acuto. Due sepolcri gotici si trovano ai lati dell'altare maggiore, mentre la pala barocca dell'altare, opera di Francisco de Castro Canseco, raffigura la Pentecoste.


altare Chiesa di Sancti Spiritus Melide

Cappella di San Antón Obra Pía

Fondata nel 1671 dall'arcivescovo Mateo Segade Bugueiro, nativo di Melide, è a navata unica con volta a botte e galleria lignea. I primi gradini della scala, posta nella prima sezione, sono sorretti da una colonna medievale. All'interno, due statue oranti scolpite da Mateo de Prado raffigurano il patrono Don Antón Varela de Segade e l'arcivescovo fondatore.


Cappella San Antón Obra Pía Melide

Museo da Terra de Melide

Ubicato nell'ex hospitale per pellegrini di Sancti Spíritus, risalente al 1375 e rimaneggiato nel 1502, si articola su tre piani. La sezione archeologica espone reperti del Neolitico, dell'epoca romana, capitelli di epoca medievale e un sarcofago del XV secolo. La parte etnografica racconta la vita rurale e i mestieri tradizionali con ambienti ricostruiti, abiti d'epoca e strumenti, tra cui un recipiente per la produzione del sidro.


reperti museo etnografico Melide

I reperti esposti provengono da vicini siti come il Castro da Graña o Vila de Piñeiro.

Orari del museo:

  • Martedì - sabato: 10.30-13.30 e 15.00 - 20.00
  • Domenica: 11.00 - 14.00
  • Ingresso gratuito.

museo etnografico Melide

Cappella di San Rocco e Cruceiro de Melide

La cappella di San Roque, aperta solo la mattina (esclusi lunedì e sabato), è stata costruita nel 1949 recuperando elementi di due chiese romaniche. Il portale romanico, ad esempio, proviene dalla chiesa di San Pedro risalente al XIII secolo. Accanto, il Cruceiro de Melide, risalente al XIV secolo, è uno dei più antichi della Galizia: vi è scolpito Cristo crocifisso con tre chiodi, affiancato da San Giovanni e dalla Vergine.


cruceiro cappella san rocco Melide

Accanto si trova la scultura "Be Welcoming", realizzata dal canadese Timothy Schmalz, che rappresenta un angelo che porge la mano, simbolo di accoglienza e incontro tra i cammini. La sua collocazione è significativa: Melide è il punto di unione tra il Cammino Primitivo e quello Francese.

Nei pressi si trovano due cippi che indicano i 53 km mancanti a Santiago; uno di essi è una scultura con iscrizioni in giapponese e un riferimento al Cammino di Shikoku88, itinerario spirituale nipponico gemellato con il Cammino di Santiago.


cippo 53 km scultura melide

O Castelo

Nella parte alta della cittadina, da cui si gode di una vista panoramica, si trova la Cappella del Carmen, costruita in stile barocco nel 1741 dal cappellano Blas Núñez de Segade con il sostegno degli abitanti. In questa zona, già abitata nell'età del ferro, nel XIV secolo venne costruito il castello di Mitra de Compostela poi abbattuto durante la guerra del secolo seguente.


cappella carmen melide

Chiesa di Santa María de Melide

Costruita nel XII secolo in conci di granito, è un raffinato esempio di romanico rurale. Si trova poco fuori dal centro, ma rientra nel percorso del Cammino Primitivo, quindi può essere visitata anche nella tappa successiva.


centro storico ristorante melice


A Melide sono disponibili numerose strutture per il pernottamento: ostelli, appartamenti e alberghi. Tra gli ostelli consigliati: l'Albergue San Anton che, pur trovandosi nel centro storico, dispone di un giardino e di una piscina per fornire un'accoglienza speciale ai pellegrini.

Per mangiare, il ristorante Duas Ruas Bodeguilla offre anche alcune opzioni vegane.



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