Un viaggio itinerante in Bretagna permette di vedere molte città come il capoluogo Rennes, la medievale Vannes, meravigliosi paesi costieri e dell'entroterra per apprezzare il loro fascino che sembra rimasto immutato nel tempo.
Avere un proprio mezzo è il modo migliore per visitare la Bretagna in quanto si abbreviano i tempi per raggiungere le varie località che talvolta non hanno collegamenti diretti con treni e bus.
In questo articolo suggerisco un itinerario da fare in una settimana, ma, avendo più giorni a disposizione, si possono aggiungere altre tappe.
I giardini di Vannes |
Cosa vedere in Bretagna in una settimana
Avendo una settimana di tempo per girare la Bretagna si può pensare a un itinerario che tocchi le località principali e decidere al momento di fermarsi nei luoghi che sono consoni ai propri interessi e che fanno brillare gli occhi di meraviglia.
Sì, esistono ancora dei posti magici che incantano e in questa regione francese se ne incontrano parecchi.
Vannes |
Itinerario in camper con Yescapa
Arrivando dall'Italia l'aeroporto più prossimo è quello di Nantes da dove si può iniziare il viaggio affidandosi al portale Yescapa che è specializzato nel servizio di camper sharing. Si può confrontare il prezzo del noleggio di camper, furgoni camperizzati e van e valutare quello adatto alle proprie necessità.
Girare con un proprio mezzo in Bretagna è la soluzione ideale per potersi tagliare su misura un itinerario e per essere liberi di fermarsi dove si preferisce poiché si trovano tante aree sosta attrezzate.
Il camper è un mezzo che dà molta libertà e che, usando la cucina, fa tagliare i costi per i ristoranti.
Vannes: la città medievale
L'itinerario di una settimana in Bretagna può iniziare dalla città medievale di Vannes nella quale è d'obbligo una camminata sui bastioni e nei giardini.
I giardini di 15 ettari sono una zona tranquilla nella quale passeggiare osservando la città ergersi oltre la cinta muraria con torri merlate come la torre Connétable, che è la più alta, sino a giungere al lavatoio coperto della Garenne.
La cinta muraria più antica venne eretta dai Romani nel III secolo mentre quella più recente risale al XIV secolo.
Poco più avanti si rimane affascinati dalla bellezza del Château de l'Hermine, non l'originale medievale distrutto per prelevare le pietra ma un palazzo privato del XVIII secolo, che si erge su giardini alla francese.
Nel centro storico si rimane affascinati dalla bellezza delle oltre 170 case a graticcio e si pensa che nel XV secolo il loro numero fosse quadruplo.
Le più belle si trovano attorno a Place Henri IV e, soffermandosi a osservarle, si notano molti dettagli. Una casa molto particolare è la Maison aux Lions, in rue Saint Salomon 13, che ha questo nome per la presenza di sculture di animali sui quattro pilastri sulla facciata.
Proseguendo su Rue des Halles s'incontrano altre splendide case tinteggiate nei colori pastello e molte case a graticcio con il primo piano sporgente rispetto a quello del piano terra. Questo espediente architettonico, chiamato anche mensola, veniva usato per aumentare la superficie dell'abitazione e alcune, poste sui due lati delle vie, quasi si toccano. In alcuni casi siano stati realizzati dei passaggi tra una e l'altra.
Una delle case più particolari è quella che raffigura Vannes e sua moglie (Vannes et sa femme) situata all'incrocio tra rue du Bienheureux-Pierre-René-Rogue e rue Noé. Sullo spigolo della casa si vedono due busti in granito dipinti che raffigurano una coppia nell'atto di salutare i clienti del negozio e che sono uno dei simboli della bella città medievale.
Arrivati all'estremità del centro storico s'incontra Porte Saint Vincent, che venne eretta nel 1620 e successivamente decorata con elementi in stile barocco creando nicchie e colonne, oltre la quale si trova il porticciolo turistico di Vannes.
Nel centro storico si può visitare la cattedrale Saint-Pierre che venne realizzata su una preesistente di epoca romanica. La basilica gotica ospita le reliquie di Saint Vincent Ferrier dal 1419 ed è un luogo di pellegrinaggio lungo il percorso di Tro Breiz, che nel Medioevo celebrava i Sette Santi Fondatori della Bretagna.
Di fronte si trova La Cohue che ospita il Museo delle Belle Arti di Vannes. Un tempo venne utilizzato come mercato coperto tra due edifici e, dopo l'ampliamento e la coperta con un tetto divenne tra il 1675 e il 1690 la sede del Parlamento della Bretagna.
Il museo è aperto tutto l'anno dalle 13.30 alle 18.00, tranne il lunedì, a giugno e settembre tutti i giorni e a luglio e agosto dalle 10.00 alle 18.00.
In città è presente anche il museo di storia e archeologia all'interno del Château-Gaillard, ma attualmente è chiuso per lavori. Si può vedere da fuori la residenza privata del XV secolo costruita da Jean de Malestroit, cancelliere del duca Giovanni V di Bretagna (1408-1442), su un'antica proprietà di un certo Gaillard Tournemine, da cui il nome Château Gaillard.
L'altra zona interessante da visitare a Vannes è il quartiere di Saint-Patern dove si possono vedere tante altre case a graticcio e la chiesa Saint-Patern che venne ricostruita nel XVIII secolo su una precedente. La chiesa è aperta dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00.
Case nel quartiere Saint-Patern |
Soggiornando più giorni in città si può considerare l'acquisto del Vannes City Pass che dà diritto a viaggi illimitati sui trasporti cittadini e sconti su molti luoghi da visitare.
I megaliti di Carnac
La Bretagna è una terra ricca di testimonianze dell'antico passato e una delle zone dove vedere i megaliti è quella della penisola di Carnac.
Qui si trovano oltre tremila menhir disposti a file lunghe un chilometro e si pensa che fossero usati per studi astronomici. La datazione dei monumenti preistorici va dal 5.000 a 3.000 anni a.C.
La regione è bella da visitare per le costa frastagliata nella quale si aprono incantevoli baie e spiagge e per la presenza delle saline a Carnac-plage che attirano uccelli migratori.
Concarneau: la città fortificata
Proseguendo il viaggio itinerante in camper si giunge a Concarneau che si trova in una delle insenature più belle della Bretagna. La visita può iniziare dalla ville close, la fortificazione medievale costruita su un isolotto roccioso.
Oltrepassato il ponte pedonale si passa accanto alla Tour du Gouverneur che è parte integrante della fortificazione e si percorrono viuzze sino a raggiungere alcuni punti panoramici sulla città come la Tour des Larrons. In questa città fortificata si possono ammirare diversi esempi di case da quella a graticcio a quelle senza finestre, purtroppo molte sono andate distrutte dagli incendi.
I bastioni del XIV secolo, completati da Vauban nel XVII secolo, evidenziano l'importanza che ebbe la cittadina bretone per la presenza del porto. Oggi nel porticciolo sono all'ancora oltre duecento pescherecci e questa rimane la principale attività della zona.
Cornaneau @Pixabay |
Una delle cose da vedere è il Museo della pesca, aperto dal 1961, che racconta la sua storia su scala mondiale, le tecniche di pesca e la vita dei marinai. Nelle sale sono esposti oltre 150 modelli di imbarcazioni antiche e recenti, utensili, carte nautiche e il peschereccio Hémérica.
La visita dura circa un'ora e mezza. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 e nei mesi di luglio e agosto tutti i giorni sino alle 19.00. Rimane chiuso nel mese di gennaio.
Il biglietto d'ingresso consente la visita anche alla Casa del patrimonio, in ogni caso gratuita, e al Marinarium che è un laboratorio di biologia marina che racconta la storia dei vivai della zona.
Nella Maison du Patrimoine de Concarneau, aperta da aprile a ottobre, viene raccontata la storia della città e si svolgono sovente delle mostre temporanee.
Avendo tempo a disposizione si può passeggiare lungo la costa e raggiungere le spiagge di Rodel e di Les Sables Blancs che sono luoghi rilassanti nei quali godersi la bellezza della costa della Bretagna, anche senza fare il bagno.
Alla periferia della cittadina si trova il castello di Kériolet che è stato costruito in stile neogotico tra i secoli XV e XIX. Questo maniero fu la residenza della principessa russa Zénaïde Narischkine Youssoupoff e del marito, il conte Charles de Chauveau. Dopo un restauro è stato aperto alle visite e perciò si può accedere alla sala delle armi, a quella delle guardie, ai salotti e alle cucine.
Generalmente è visitabile nel periodo estivo da giugno sino a metà settembre, tranne il sabato. Vengono effettuate visite guidate a orari prestabiliti e perciò occorre prenotare per tempo.
Vista su uno dei fiumi di Quimper |
Quimper: la città sui fiumi
Il suo nome bretone, Kemper, significa confluenza infatti la città si trova tra quattro fiumi: Steïr, Odet, Jet e Front.
Il fascino indiscusso di Quimper è dato da questa particolarità e dalle tante case a graticcio del centro storico. In epoca medievale ebbe un grande sviluppo in quanto attraversata dal traffico fluviale delle imbarcazioni che risalivano dalla costa, ma le sue origini sono ben più antiche.
Venne fondata nel V secolo quando il re Gradlon donò il vescovado a Saint-Corentin e, attorno alla cattedrale che da lui prese il nome, venne costruito il villaggio.
La chiesa fu eretta nel 1239 sulle fondamenta di una cattedrale romana e presenta guglie gemelle nel tipico stile gotico alte ben 75 metri e al suo interno si possono vedere vetrate colorate del XV secolo che illuminano la navata centrale inclinata di 5 gradi rispetto al coro. La facciata è uno straordinario esempio di stile gotico.
Nell'antico palazzo episcopale si trova il museo dipartimentale bretone che è il più antico del Finistère poiché aperto nel 1846. Durante la visita si possono vedere parti dell'edificio del XVI secolo come la cucina, la sala degli affreschi, gli appartamenti e la torre di Rohan. Nel percorso di visita sono esposti reperti che vanno dal paleolitico al medioevo, nonché abiti tradizionali del XIX secolo, mobili e ceramiche.
Il museo è aperto da settembre a giugno dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.30 e il sabato e la domenica dalle 14.00 alle 17.30, a luglio e agosto tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00.
Il centro storico si distingue in tre aree e nella prima i nomi delle strade lastricate ricordano antichi mestieri rue Kéréon (calzolai), Place au Beurre (lattai) e rue des Boucheries (macellai), mentre quella dei Duchi di Bretagna conta oltre 70 case a graticcio che si trovano lungo rue Saint Matthieu e place Terre au Duc.
La visita di queste zone centrali si può fare seguendo uno degli itinerari proposti dalla brochure offerta dall'ufficio del turismo che porta a scoprire vere chicche come la Maison du Patrimoine
Due luoghi dove stare in relax godendosi la bellezza della cittadina bretone sono il Jardin exotique de la Retraite e l'attiguo Jardin de la Paix che racchiusi nella cinta muraria che delimita il centro storico cittadino.
Torre sulle mura attorno ai giardini |
La zona più antica di Quimper è il quartiere di Locmaria che si raggiunge con una breve passeggiata lungo le sponde del fiume Odet.
Qui si può visitare la chiesa di Notre-Dame, risalente all'XI secolo, che conserva un bel chiostro del 1670 i cui resti si estendono dal braccio sud del transetto fino al muro di cinta del cortile est e sono presenti resti di arcate. La chiesa è quasi tutto ciò che resta dell'abbazia fondata nell'XI secolo e che comprendeva un monastero maschile e uno femminile.
Nel quartiere, chiamato il distretto degli artigiani, si trovano negozi di maioliche come la fabbrica di terracotta Henriot-Quimper, e di ricami.
Nel quartiere si può passeggiare nel Jardin du Prieuré tra piante rampicanti, rose, alberi da frutto e piante aromatiche. Viene considerato un giardino a tema medievale in quanto allestito come quelli monastici del periodo di Anna di Bretagna.
Il giardino da aprile a ottobre è aperto tutti i giorni dalle 9.00 sino alle 21.00 mentre negli altri mesi chiude alle 19.00.
In città è da visitare il Museo delle Belle Arti che espone opere della Scuola di Pont-Aven e di Max Jacob.
Il museo è aperto a orari differenti a seconda del periodo dell'anno e a luglio e agosto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.
Tra le opere presenti dipinti di Artemisia Gentileschi e di pittori bretoni come Maxime Maufra, che ha raffigurato paesi come Locronan, Henry Moret ed Emile Bernard. Una delle opere più rappresentative è La Bretagne di Jean Brunet che personifica la regione francese con le sembianze di giovinette intente a fare il bagno.
Quimper è davvero una splendida cittadina da inserire nell'itinerario di una settimana in Bretagna e la sera con le luci soffuse si rimane affascinati dalla sua atmosfera d'altri tempi.
Nelle vicinanze di Quimper si può visitare il castello di Lanniron immerso in un parco di 38 ettari con giardini alla francese. L'ex residenza estiva dei vescovi di Cornovaglia è un monumento storico dal 1988.
Locronan: la perla della Bretagna
La cittadina di Locronan è inserita tra le Petites Cités de Caractère per la sua bellezza e come luogo d'interesse architettonico. Questo è uno dei paesi più belli di Francia e perciò da inserire nell'itinerario di una settimana in Bretagna.
La località venne scelta dai Celti per creare un percorso sacro, denominato nemeton, contrassegnato da stazioni che rappresentano i mesi dell'anno, e venne fondata nell'XI secolo da Saint Ronan dal quale prende il nome.
Nel medioevo la sua prosperità si deve alla produzione della tela in canapa per le vele e per i commerci di spezie e tessuti e la presenza di case in pietra, invece di quelle in legno, evidenzia la sua ricchezza.
Passeggiando tra le viuzze del paese sembra di tornare indietro nel tempo tra le case in granito, tre sono unite e ospitano l'ufficio del turismo, e la bella chiesa di Saint-Ronan con vetrate colorate e al cui interno si trova la tomba del santo. Da vedere anche l'attigua chapelle du Pénity, una fontana monumentale e un antico pozzo.
Il dipinto Rue descendent de Locronan di Maufra |
Avendo tempo si può fare una breve passeggiata risalendo rue Moal per raggiungere la chiesa di Notre-Dame de Bonne Nouvelle accanto alla quale si trovano una cappella e una fontana.
Un poco più distante e dall'altro lato del paese si trova la Chapelle ar Sonj sopra una montagnola a 289 metri che offre un bel panorama sulla vallata.
Il viaggio in Bretagna da Quimper, avendo più giorni a disposizione, può continuare verso la penisola di Crozon, che offre panorami spettacolari e sentieri nella natura, oppure in direzione di Rennes che è il capoluogo della regione e una delle città più belle da visitare.
Rosporden e il bosco di Goarlot
Altrimenti sulla via del ritorno per riconsegnare il mezzo a Nantes si può fare sosta a Rosporden che si trova sulle rive del lago formato dal fiume Aven. La cittadina ebbe un periodo di splendore nel XIV secolo grazie ai commerci del grano e del vino.
Risale a questo periodo la costruzione della chiesa di Notre-Dame dedicata a Saint Alar, ricostruita più volte, e che conserva pregevoli sculture. Nella cittadina sono diversi gli edifici religiosi da vedere ma molti arrivano qui per godere della bellezza della natura circostante e in particolar modo del bosco di Goarlot.
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